Su al nord, la Norvegia - II Atto

Cara Graziella,
eccomi di ritorno, ancora tutto d’un pezzo nonostante quello straordinario andirivieni su e giù per la Norvegia. Sai che anche altri me lo hanno ripetuto e in ogni occasione, sono stato fortunato, praticamente ho sempre incontrato sole e temperature davvero piacevoli, dai 18 ai 25 gradi, facevano persino il bagno in mare e nei laghi… e pensare che mi ero attrezzato proprio come Totò e Peppino quando dovettero partire per la "fredda" Milano.
L’occasione che mi è stata offerta da te e da tutti i membri dei Circoli della Dante Alighieri è stata davvero meravigliosa. In questi dieci giorni sono venuto in contatto con molte persone, tutte ospitali e gentilissime, in particolare la tua famiglia, sono stato trattato e considerato come una persona di casa, tant’è che ora devo pensare seriamente a come sdebitarmi.

Avermi dato la possibilità di far conoscere la mia terra, raccontandola attraverso le pieghe della vita quotidiana, ma soprattutto per le sue bellezze naturali e antiche tradizioni, è stato più che gratificante. È stato un onore raccontare la nostra storia attraverso lo Stato Landi e con i suoi due castelli di Compiano e Bardi; far conoscere la Via Francigena, la Via degli Abati e il Seminario Vescovile; mostrare l’Oasi del WWF dei Ghirardi, oltre a monti, laghi e fiumi attraverso le quattro stagioni; far rivivere le tradizioni come il Carnevale, la Sagra della Trota o la raccolta dei funghi, ma anche attraverso le processioni di San Terenziano o l’infiorata del Corpus Domini; disquisire sulle nostre abitudini culinarie con ricette tipiche e infine mostrare i visi delle persone che contraddistinguono e tengono in vita i nostri paesi. La lettera dell’Assessore al Turismo e alla Cultura, consegnata insieme allo stemma del Comune di Bedonia, conteneva anche la disponibilità a contraccambiare il vostro gesto di ospitalità, un’indicazione che mi piacerebbe portare avanti e dargli un seguito tangibile.

Per ora ti voglio solo dire che la tua idea di farmi vivere la festa nazionale del 17 maggio, occasione dove si festeggiava quest’anno il 200° anniversario della costituzione, è stata veramente indovinata. Lì ho potuto rendermi conto dell’orgoglio nazionale della popolazione, ed era talmente intenso da sentirlo vibrare nell’aria, nessuno ne era escluso: bambini, anziani, associazioni, squadre sportive, studenti di ogni grado, ognuno con indosso l’abito tradizionale e l’effige della propria appartenenza.
Vedo che mi sto dilungando più del previsto, allora ti scriverò di nuovo nei prossimi giorni per parlarti delle mie impressioni di viaggio e mostrati qualche altra fotografia del "Grande Nord"… a presto.
Io, Esvaso e la Norvegia - I Atto

Foto: la giornata del 17 Maggio



13 Commenti
  1. Trilussa

    Mi fai rammentare i 150 anni della nostra unità nazionale e quindi domandarmi cosa significa essere italiani e cosa rappresenta la nostra identità. Ma esiste, c’ è ? Ci colpisce quanto e tanto come su i visi delle gente qui rappresentata ? A noi ci manca quell’orgoglio in cui loro credono e confidano, un po’ come tutti i popoli nordici, dall’Austria in su.
    Tutti facciamo finta che l’orgoglio nazionale non esista, così il 2 giugno ce ne andiamo al mare mentre nella Roma Capitale quattro Generali di Corpo d’Armata rimangono sull’attenti mentre le frecce tricolore rievocano la nostra italianità .
    Difficile trovare un paese come il nostro attraversato da diverse differenze culturali, costume, stile di vita, siamo sessanta milioni di teste che ragionano differentemente, impossibili da unire nell’amor di Patria. Per non porre l’accento sulle differenze tra sud, centro, nord, tra di loro distanze sconfinate. Non andremo mai da nessuna parte, nel mondo conteremo meno del nulla. Guardiamo verso nord e impariamo.

  2. Micol

    Scorrendo i momenti di questa festa sei riuscito a cogliere la totale sintonia, l'orgoglio, la concordia, su questi visi traspare l' emozione di sentirsi un popolo unico ed unito. Ciao GG e ti saluto con un pò di invidia

  3. Remo Ponzini

    Ci è stato descritto e documentato uno spaccato su una nazione del nord Europa che sembra distante anni luce dal nostro modo di vivere e dal nostro senso civico che non c'è. Provo sofferenza a denigrare la nazione in cui vivo ma la realtà che mi si presenta me la fa apparire e connotare come un complesso di abitanti che hanno perso dignità e decenza.
    Non abbiamo più il senso dello Stato, la fierezza e l'orgoglio di essere italiani, la consapevolezza di essere un popolo che ha un passato fatto di arte e di cultura. Siamo governati da faccendieri che depredano sistematicamente denaro pubblico senza alcun limite, sempre impunemente, e non restituendo quasi mai il maltolto.
    Tutte le volte che sentiamo i TG veniamo sommersi da notizie che riguardano le ruberie dei nostri pubblici rappresentanti. Proprio coloro che dovrebbe essere d'esempio, per il ruolo che occupano, a tutti i cittadini.
    Non vado oltre perchè il quadro che ci ha fatto Trilussa è anche troppo esauriente.

    Viene spontaneo fare raffronti fra il nostro status e quello dei paesi nordici. La distanza è abissale ed incolmabile. Sia morale che culturale. Lassù hanno uno Stato che è a fianco dei cittadini e che fornisce una assistenza da sogno. Noi quanto dobbiamo confrontarci con il mondo dei dipendenti pubblici (salvo eccezioni), invece di trovare doverosa collaborazione che ci aiuti a districarci, percepiamo di avere di fronte un burocrate che fa collezioni di cavilli e pretesti con i quali ci complica la vita. Esattamente l'opposto.
    Gigi ci ha fatto comprendere quanto i norvegesi si identifichino con la Stato perchè hanno un orgoglio di appartenenza che noi abbiamo smarrito.Hanno scuole che funzionano e che sfornano alunni di qualità. Mio figlio va spesso in Svezia per lavoro e mi riferisce che li tutti parlano l'inglese e che lui non ha mai avuto problemi di comunicazione. In Italia lo studiano (?) ma non lo parlano.

    Speriamo, almeno, che questi confronti di culture, possano aiutarci a migliorarci. Ringrazio L'Esvasante per il suo contributo informativo, educativo e culturale.


    P.S.- Se vi interessa sapere come l'OCSE giudica il livello di istruzione in Italia cliccate sul link a piè di pagina.

  4. Cesare

    Per quella che è la mia esperienza qua a Londra posso dire che l Italia nn è così indietro o così diversa.. anche qua i treni sono in ritardo, gli enti pubblici lenti, ci sono tasse alte forse nn come in italia ma cmq alte, c'è chi lavora in nero e per concludere il sistema scolastico non è da invidiare al nostro.. ciò che ho notato, forse è solo una mia impressione è che i mass media tendono a dare sempre una immagine positiva del paese e dei politici.. il ché ovviamente non è un bene, ma credo che aiuti a mantenere una certa coesione e amor di patria.. che poi coesione fino a li, molti in scozia e galles vorrebbero l indipendenza.

  5. Caterina

    Come dite giustamente voi nessuno è perfetto ma la Norvegia è di gran lunga il paese migliore, è in cima alle classifiche mondiali per la qualità della vita, della cultura e della sostenibilità! Ho vissuto 2 anni a Oslo per corsi universitari (gratuiti) e non c’è confronto, oltre a natura mozzafiato, eccellente stato sociale e prospera economia dovuta al petrolio. E no, non tutti siamo perfetti!

  6. Dolores

    Per forza di cosa, sono concorde con quanto hanno scritto Trilussa e Remo......... siamo in un mare di guai, ma nessuno si salva, specialmente nella politica: chi non 'ha rubato', lo farà, lo farà, magari evitando gli errori di chi si è fatto scoprire....
    Ma voglio dare il benvenuto a Gigi e ringraziarlo ancora una volta per la sua cultura e per tutto quello che ci dona ogni settimana! Grazie!

  7. Remo Ponzini

    La Caterina, accennando allo stato sociale della Norvegia, mi ha fatto venire in mente che questa nazione ha il reddito pro-capite più alto del mondo. Oltretutto è quello maggiormente redistribuito. Una nazione senza debito pubblico; anzi ha la cassa piena di soldi.

    Ho trovato un articolo (si legge velocemente) che ci fa il quadro completo di questa nazione. Probabilmente è quella meglio governata anche dal punto di vista economico. I proventi del petrolio vengono accantonati e gestiti in un fondo in modo che i giovani, quando andranno in pensione, non abbiano alcuna preoccupazione economica.

    Ovvero quando i politici fanno veramente gli interessi dei cittadini.

  8. Lorella Aviano

    Chiediamo ai norvegesi qual'è il tasso di evasione fiscale e di lavoro nero in Norvegia. Chiediamo cosa chiedono loro ai politici e cosa fanno se uno ruba ... certo che se noi siamo già rassegnaati che chi governerà ruberà e se non si fa scoprire è perché l'ha fatto "meglio" beh già ci siamo firmati il fallimento della nostra nazione.
    Tempi bui! (io il 150 dell'Italia l'ho molto sentito, e anche a scuola da noi è stato commemorato, con tanti che hanno partecipato all'alzabandiera quel giorno: è stato molto emozionante ... ma pare che di Italie non ce ne sia una sola, questo è il problema).

  9. Federica N

    Avete ragione ma non ho mai capito perché fare paragoni? In Italia va meglio o è peggio. Chi alla fine ci abita si sente sempre di difendere in qualche modo il suo paese, il che sta a significare “ma sì non si sta poi tanto male”. Se allora ti va bene te la tieni così com’ è e non ti lamentare se poi abbiamo le tasse oltre al 50%, che non c’è il lavoro, che la cosa pubblica e lo Stato non funzionano, che la politica fa schifo da morire, che esistono i parassiti dall’università all’ufficio affissioni, ci sono i corrotti che alimentano la burocrazia per mettere in ginocchio l’intero paese ! Dicevate ? Che non è poi così male vivere in Italia?

  10. Sergente Lorusso

    Be'...io ve lo avevo detto nel 1992

  11. Dolores

    Lorella, guarda indietro, guarda adesso e i fatti parlano da soli: cosa vuoi aspettarti, che quelli che verranno saranno santi? Non sarà così, fidati!

  12. Lorella Aviano

    No, io non sono per il disfattismo. Se ognuno fa la sua parte si può migliorare: io credo nei giovani e negli onesti. Credere e agire per qualcosa di buono ti cambia la vita ... fidati :) Se non altro si vive per qualcosa che ne vale la pena

  13. Dolores

    Anch'io la penso come te, parola per parola, ma sono tristemente realista!

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