Martina dal bel canto

La prima donna valtarese ad essersi laureata al Conservatorio in canto lirico oltre a qualche ricordo del passato
È sorta una stella, una promessa…” Così ci siamo detti, incontrando Maria Pina al mercato del sabato. Sì, perché Martina Granelli è la prima donna della valle a laurearsi al Conservatorio in “Canto lirico”. Pare che per coglierne la bravura non dovremo nemmeno attendere più di tanto, visto che il suo grande desiderio sarebbe di “gorgheggiare”, più brillantemente che mai, nel paese dove è nata e vive: Bedonia. La data della sua "Prima" bedoniese è prevista verso la metà dicembre presso la chiesa parrocchiale.
Nessuno prima di lei era riuscito, qui da noi, a perfezionare lo strumento naturale per eccellenza, la voce -fatta eccezione per il borgotarese Fiorello Biacchi, che si è laureato in “Canto jazz indirizzo Popular Music”.

Martina, nel 2015, consegue appunto l'ammissione al corso universitario di "Canto Barocco", dopo circa tre anni di formazione preaccademica. Così, parallelamente al nuovo anno scolastico da professoressa di lingue, inizia l'anno accademico da studentessa al Boito di Parma. Un percorso che, comportando l'obbligo di frequenza, si rivelerà da subito molto pesante e poco adatto a chi lavora. Negli anni successivi, con molto impegno e sacrifici, sceglierà cattedre "part-time" e corsi serali per poter adempiere alla frequenza.

Talvolta è arrivata a pensare di mollare tutto, perché dopo aver lavorato, corretto verifiche, preparato lezioni, mettersi a studiare, cantare, suonare non è proprio semplice, tant’è che più volte si è chiesta il classico “Ma chi me lo fa fare?". Negli ultimi quattro anni ha dovuto, così, organizzare e calcolare al minuto il tempo per poter conciliare lo studio, il lavoro e il divertimento (che non disdegna): “Spesso ho paragonato la mia vita al gioco del Tetris, dove bisogna incastrare attentamente tutti i pezzi per non perdere la sfida”.

Poi, finalmente, arriva il fatidico 22 ottobre 2019, il giorno più bello della sua vita, il concerto finale di laurea. Lì ha cantato per quaranta minuti di fronte a professori, genitori, familiari e amici, molti dei quali non l’avevano mai ascoltata, tutti piacevolmente sorpresi da questa “ugola d’oro”.

Anche Maria Pina, entusiasta dell’affermazione di Martina, resta in tema e mi racconta che, a Bedonia, non ci sono mai stati tanti melomani: la distanza dai teatri e la difficoltà a raggiungerli erano, fino agli anni Sessanta, elementi sfavorevoli; tant’è che per raggiungere il Teatro Regio di Parma erano necessarie almeno un paio d’ore. L’aneddoto che ricorda risale agli anni Trenta (del '900), quando un gruppo di Bedoniesi, sempre e solo uomini, tutti appassionati di lirica, decisero di raggiungere il Regio di Parma per assistere all’opera “Cavalleria Rusticana”:

Ricordo bene che mio padre (Giovanni Agazzi) mi raccontò di quando lui, l’avvocato Angelo Silva, tuo nonno Luigi (Cavalli), Giacomino Pizzi (papà di Federico), Costantino Serpagli (papà di Peppino) e Vittorio Bertani “Bunasèira” partirono con l’auto di Giacomino, allora tassista, dopo aver caricato qualche bottiglia di vino e una valigetta con all’interno il cibo necessario per accompagnare il brindisi: bicchierata poi tenutasi direttamente sul palco prenotato dall’Avv. Silva. Era questo infatti il modo, per i nostri Bedoniesi, di complimentare il tenore senza attendere il finale, ma direttamente nella rappresentazione, mentre l'artista era intento alle sue romanze: ragion per cui, venivano additati dai loggionisti e invitati dalle maschere a fare silenzio e a non disturbare. Al loro ritorno, e per molto tempo, si vantarono di aver assistito all’opera e di aver avuto il buon orecchio di comprendere e cogliere ogni aria, proprio da veri Parmesàn”.

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13 Commenti
  1. Barbara Cavalli

    Brava Martina, congratulazioni! Porta il tuo nome e Bedonia in giro per il mondo!!!

  2. Fiora du curado

    Complimenti Martina! Unica e inimitabile!. Per favore fatemi sapere la data del primo concerto a Bedonia. Non me lo voglio perdere.

  3. Daniela

    Complimenti. Mi viene in mente quando ero in collegio ed abitavo con una cantante! Mi ero fatta una dose di Aria della Regina della Notte, visto che l'aveva portata al diploma!

  4. Claudio Agazzi

    Compliementi davvero.

    Mi sorprende sempre piacevolmente conoscere e scoprire talenti. Mi sorprende ma allo stesso tempo rimango in ammirazione per il tanto sudore che queste persone hanno versato per arrivare a questi livelli. Complimenti ancora... e grazie

    Claudio Agazzi

  5. LINA PISCINA

    ... ma complimenti vivissimi Martina !!! Brava !!! Sarò sicuramente presente alla tua "Prima Bedoniese" per poi seguirti nelle altre tue date teatrali !!! ... ma che bello !!! Lina

  6. Caroline

    Brava Marty! Hai tenuto duro e hai raggiunto la meta... non vedo l'ora di ascoltarti.

  7. Piero Rizzi Bianchi

    Di ritorno da una serata tutta di "lieder" in una chiesa del centro di Milano, cantati da una bravissima giovane che ho la fortuna di conoscere, sarei nella disposizione di spirito ottimale per dire anch'io alla nostra ragazza: "Evviva! Ma che bello!"
    Ma le congratulazioni e i compiacimenti di tipo artistico ed estetico preferisco farglieli dopo che avrò avuto l'occasione di sentirla, ed è beninteso che non mancheranno.
    Quelli che si merita ora, invece, sono dei complimenti ben più sostanziali, del tipo di quelli che ha già fatto l'amico Claudio: "Brava, Martina! Giovani come te sono la dimostrazione vivente che non tutto è perduto della nostra povera umanità sbalestrata e bombardata a tappeto dall'idiozia consumistica, e che la PASSIONE e la VOLONTA', se applicate con COERENZA, sono ancora -come nei secoli passati- le armi vincenti per fare bella la vita nostra e del prossimo".

  8. Katia

    Brava Martina! Non vedo l'ora di ascoltarti...Una grande soddisfazione sicuramente per te che in questi anni di sacrifici sei riuscita a laurarti al conservatorio ma la soddisfazione è anche la nostra. Sei un talento. Buona giornata e buona vita. Come sempre bravo GG è sempre un piacere leggere quelle che scrivi. ( bellissimo il racconto di Maria Pina )

  9. Peppino Serpagli

    Auguri vivissini a Martina. Se ben ricordo, nel secondo dopoguerra si parlava molto di un'esibizione (forse in un Rigoletto) della famosa soprano Lina Pagliughi, la cui madre era di Albareto, in un cinema-teatro di Borgotaro.
    Peppino Serpagli

  10. Maria Pia

    Ironica, autoironia, pungente, acuta, simpatica , impegnata e seria quando serve, attualissima e tradizionale, tutto questo è molto altro è ciò che “incarna” Martina per me, ...e so che lei apprezzerà molto l’uso di questo termine... ma Martina cara niente eguaglierà mai il tuo Bam bino di qualche anno fa... scherzi a parte brava davvero!

  11. Jojuly87

    Ringrazio di cuore Gigi per il suo ennesimo omaggio e tutti voi per le vostre bellissime parole. Alla fine purtroppo non sarà possibile organizzare un concerto a Bedonia prima della fine del 2019, ma mi auguro di potermi fare ascoltare dai miei concittadini quanto prima.
    Vi abbraccio con affetto e gratitudine. Martina

  12. Remo Ponzini

    Ricordo benissimo le serate in cui si esibiva in piazza. Una ragazza che, anche quando cantava brani di musica leggera, si capiva che con quella voce avrebbe potuto aspirare anche alla musica operistica.
     
    Non ho mai interagito con Lei anche per la differenza generazionale di età ma non mi è mai sfuggita l'arguzia sbeffeggiante e la briosa vivacità di spirito che  possedeva . Riusciva a divertire in modo intelligente ed, al tempo stesso, divertente. Era anche irriverente ma sempre educata. 

    Ora l'attende un futuro molto impegnativo ma, la passione che la pervade, l'aiuterà a superare ogni difficoltà.  In bocca al lupo Martina.. Io, da appassionato di musica classica ed operistica, ti seguirò con interesse e profonda stima. 

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