Mario Previ: un cantastorie col pennello in mano
Nonostante tutto non vedevo l’ora, volevo averlo tra le mani, iniziare ad osservarlo, tentare di trovare le figure celate o scovare quelle minuscole, quasi impercettibili se non gli riservi l’attenzione dovuta, ma soprattutto comprendere quale storia ha voluto narrare. Centocinquanta ore di paziente lavoro per raccontarmi l’emozione di un momento: “Questa sera qui c’è posto”.
Sì perché nei suoi naif "sotto vetro" traspare sempre un filone logico, strappato ad una realtà ormai scomparsa, narra storie reali se pur in tono fiabesco, fa rivivere tradizioni perdute, spaccati di vita appartenuta ad altre generazioni, quelle della civiltà contadina, ma ciò che più emerge dalle sue visioni sono le “forë”, quelle che si potevano ascoltare un tempo nei “firossi”, di fronte al fuoco del caminetto, quando fuori c’era freddo e nevicava.
Sì, se Mario non avesse fatto il pittore, sarebbe stato un bravissimo cantastorie.
Grazie GG,
ci fai un bel regalo pubblicandolo. Proprio ieri alla fiera di San Terenziano a Isola di Compiano ho visto la stampa della Benedizione delle Acque di Mario Previ. Mi son detto... "Prima o poi me ne compro uno!" per poi soffermarmi su un piccolo pensiero. Tanti corrono a comprare i poster dell'uomo vitruviano di Leonardo, o il particolare della Creazione di Adamo di Michelangelo, o degli angeli di Raffaello da mettere sopra il letto, quando i tanti artisti li abbiamo in casa nostra e che - come dici - raccontano storie e descrivono l'ambiente che ci circonda: vedi Luisella Bosi, Chicco, tua cugina Roberta Cavalli, ed altri del passato - cito Romeo Musa - uno per tutti. E' proprio vero che a volte... "u sercava l'asi quandu gh'era a cavallu!"
Saluti
una visione della natività molto fiabesca a tratti chiaroscurali veramente d'effetto. complimenti all'artista!
Mi associo ai complimenti al pittore..... oltre il colore c'è sentimento, l'anima
Signor Mario, non so il motivo per cui questo quadro mi possa
scatenare una sensazione di intima famigliarità, però mi trasmette un senso di leggerezza, gioia, felicità.
I miei complimenti
Sara
Caro Gigi, hai proprio ragione: se Mario non avesse fatto il pittore sarebbe stato un cantastorie. Che bello sarebbe... una sera d'inverno, la neve scende dolce dal cielo grigio, il fuoco scoppietta nel camino scaldando i nostri volti che ascoltano rapiti gli intensi racconti che il nostro amico Mario dipinge con le parole. Racconti di vita vissuta che solo una persona speciale puà far conoscere e capire con un crescendo di emozioni che dimorano nelle sue opere così come nelle sue parole. Grazie Mario, sei una persona straordinaria e grazie ai tuoi quadri, presenti nelle nostre case, riesci in qualche modo a far apprezzare maggiormente la nostra vita. Un bacio