
Questa mattina nevicava. Il mio primo pensiero è andato alla sfilata del pomeriggio. Invece è andato tutto bene, nonostante la temperatura non sia mai andata oltre lo zero e qualche fiocco di neve si sia mescolato al diluvio di coriandoli.
Il martedì pomeriggio bedoniese prende sempre vigore, non c’è che dire. Per la qualità e il numero dei carri sempre in crescita; per l’ampio numero di persone che sfilano mascherate; per le scuole che danno un tipico contributo e per il pubblico sempre più entusiasta di assistere a un così bello spettacolo.
Tutti questi fattori positivi fanno pensare a come migliorare questo evento, troppo ristretto e troppo spesso in balia delle avverse condizioni meteorologiche. Il lavoro è molto, le ore di spettacolo poche e il rischio di vanificare tutto è alto. Un vero peccato per i risultati ottenuti. Dispiace per il gran numero di persone che ci lavorano per mesi, per i contributi pubblici e privati elargiti, per il tempo sottratto a famiglia e lavoro.
Credo che la formula vada ormai riconsiderata, ovvero ampliare le giornate bedoniesi dedicate al carnevale, almeno a due o tre. Ad esempio riempire la giornata del sabato, al mattino potrebbero sfilare i bambini dell’asilo (anziché al martedì mattino in una Bedonia praticamente deserta); fare due sfilate al sabato pomeriggio, una come anteprima e una il sabato successivo, utilizzando solo i carri di Bedonia e Compiano, mentre quelli di Bardi e Albareto rimarrebbero al martedì, ci sarebbe senza dubbio gente per il paese tutto il giorno, almeno fino a mezzanotte, prima di andare al Palasabione a Borgotaro.
È solo un’idea, uno dei tanti coriandoli che svolazzavano in Piazza Senatore Micheli.