
Cara Laura,
posso immaginarlo, a questo punto ti starai ponendo una domanda: “o le mie foto gli fanno schifo o si è dimenticato di me?”. Assolutamente nessuna delle due ipotesi. So anche sono passati circa tre anni da quella notte piovosa d’agosto in cui abbiamo parlato delle tue fotografie, della partecipazione ai vari concorsi, dei premi che avevi anche vinto, dei tuoi viaggi sempre ricchi d’immagini.
Ne approfitto anche per dirti che non mi sono nemmeno dimenticato delle fotografie che dovremmo fare assieme alle cave di marmo della tua Carrara, luogo così ricco di contrasti, fatiche e reminiscenze artistiche.
Questa mia intenzione, quella di raccogliere qui nel blog tutte quelle fotografie che negli anni mi hai inviato, la consideravo da tempo, aspettavo solo il momento giusto. Sì perché ogni volta che apro la posta e mi appare davanti il tuo ultimo scatto, proprio come adesso, penso sempre che hai del talento, che nelle tue foto ci vedo dentro qualcosa di diverso. Sono foto attente, meditate, premurose.
Ora, più che continuare a scrivere, dovrei dare finalmente spazio alle tue "visioni", condividere con altri quelle che sono le tue emozioni, tratte da quel mondo che ci e ti circonda.