58^ Sagra della Trota
Una sorta di "Mezzogiorno di fuoco" in piazza del Municipio
Sono 58 anni che il rituale della Sagra della Trota si ripete, ma credo che mai come quest’anno sia stato così difficoltoso affrontare paioli, padelle e cabarè.
Lungo le vie del paese il pensiero era unico e ricorrente, non tanto per darsi appuntamento per il pranzo o la cena in piazza, ma per solidarietà verso tutti i volontari che si stavano dando da fare per cucinarci e servire la prelibata trota Fario della Val Gelana.
L’anticiclone “Lucifero”, il settimo e ultimo di questa torrida estate, era ben visibile anche sui volti dei cinquanta giovani camerieri, provati da sudore, fatica e dalla solita infinita pazienza. Ad ogni modo è stata un’edizione perfetta sotto ogni profilo: organizzazione, tempi e presenze… “Complimenti”.
P.s.
Anche quest’anno mancava lo stendardo originale della “Sagra della Trota”, che da sempre ha dominato i giganteschi padelloni. Un vero peccato averlo perduto, ma perché rassegnarsi e non farlo rifare? Non credo sia una gran spesa realizzarlo, dopodiché si potrebbe appendere in una stanza del Comune di Bedonia e lì custodirlo proprio come una reliquia.
Il mio figlio vuole la polenta!
Mi emoziona ancora oggi a vedere queste fotografie e questa gente.
Un saluto a Fabrizio
Ottima trota autoctona, bravi ragazzi e ragazze, ottimo servizio meglio che al ristorante
Ciao a tutti.
Grazie a tutti coloro che, esperti e meno esperti di festa della trota, hanno lavorato tutto il giorno e penso anche oltre per la bella riuscita.
Ci sono alcune persone del paese che per la trota sono sempre in prima linea. Molto bello. Le guardo con un po' di deferenza perchè hanno nella loro storia, nella loro passione tutta l'esperienza della festa della trota e penso come potrebbe essere organizzato questo evento senza di loro?
Per gli eventi estivi mi sono riproposto di non fare critiche anche se costruttive perché mi sento in difetto verso coloro che tanto danno del loro tempo libero per il paese ma non posso non associarmi a Gigi per l'appello dello stendardo.
Iniziamo a dire che lo stendardo difficilmente si perde quindi o lo si trova o qualcuno se ne appropriato magari per un eccesso di attaccamento alla festa.
Manca a Bedonia una associazione super partitica che si faccia garante della tradizione del paese, degli eventi, che si prenda cura di ricordare le cose come erano e come possono essere riproposte, che si prenda a cuore il tramandare le tradizioni che piano piano verranno dimenticate che valorizzi ancora di più gli eventi importanti (trota, Madonna di San Marco).
Avevo proposto su forumvaltaro la costituzione di un'azienda autonoma che potesse, oltre che farsi carico del coordinamento delle attività annuali, gestire tutti questi aspetti. Un'azienda trasparente, con funzioni ben precise, con dati pubblicati che partisse con sani principi. Fui miseramente tacciato di creare ulteriore confusione.
Gigi lo dico a te e agli amici di Bedonia (ma anche Compiano e Tornolo) perché non ci si pensa seriamente?
Claudio Agazzi
Mi esprimo sul gagliardetto perchè la trota non ero a mangiarla, hanno ragione perchè è importante salvaguardare le vecchie tradizioni, se tutto andasse perso sarebbe un peccato. Il signor Agazzi mi sembra una persona di buoni propositi e va ascoltato. Complimenti per lo spirito che ci mettete.
Devo confessare che io quest'anno mi sono arreso alla calura ed ho disertato la sagra della trota. Ma, mentre me ne stavo in casa a poltrire con le finestre tutte aperte per procurarmi un po' di piacevole auto-ventilazione, il mio pensiero correva a tutti coloro che, in quella rovente giornata, si erano prestati stoicamente per rendere possibile la nostra più storica e più importante manifestazione.
Mi ha sempre infastidito l'abuso dell'aggettivo "eroico" ed ho sempre evitato di usarlo ma questa volta penso proprio che sia quello più appropriato per definire queste persone impavide ed oltremodo generose. Meritano tutto il nostro rispetto, la nostra gratitudine, i nostri encomi.
Mi fa piacere che Gigi, che dispone di un cellulare efficiente come una macchina fotografica di pregio, li abbia immortalati dando loro il riconoscimento che meritano. Tutte le età erano rappresentate. Dalle belle ragazzine addette alla distribuzione ai fusti, anche attempati, che menavano polenta e trote.
Spero anch'io, parimenti a Claudio e Giovanna, che la bandiera/stendardo di questa festa, giacente consunta in qualche angolo, venga riparata o rifatta ex-novo conforme a quello originale. Si tratta della "griffe" più importante che il nostro paese possa vantare. E quindi va tutelata, pubblicizzata ed esposta al vento.
Un GRAZIE, molto caloroso (da 40 gradi), a tutti coloro che si sono prestati ed una tiratina di orecchie agli indolenti (vedi il sottoscritto).
Remo.
Bravi ed "eroici", come sempre, i volontari che hanno lavorato, con temperature da "sahara" per la buona riuscita della festa della Trota.
La trota e la polenta, erano ottime , gustose e cotte al punto giusto, con un servizio ai tavoli degno del miglior Ristorante.
Elogio "solo" trota e polenta perchè sono loro le regine della festa.
Complimenti agli organizzatori.
Peccato per lo stendardo, ma quanti anni sono che non viene esposto.
Il 19 agosto 2012 sarà sicuramente una data indimenticabile non solo per l 'eccezionale riuscita della manifestazione ma anche per il gran caldo.
A tutte le persone, giovani e meno giovani, che sotto la cappa di lucifero hanno lavorato incessantemente per la riuscita della festa, in particolar modo gli addetti alle padelle e ai paioli, per ovvi motivi, meritano un applauso ed un ringraziamento grandissimo.
UNA 58° FESTA DELLA TROTA MERAVIGLIOSA SOTTO TUTTI GLI ASPETTI da quelli organizzativi a quelli culinari e alla bellissima musica di Camillo del Vho.
BRAVI RAGAZZI SIETE STATI DEI GRANDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIi.......
Braviiii e Grazie perchè lavorare con quel caldo non è facile. Anche quest'anno non sono venuto ne a mangiare ne a menare una polenta per ovvi motivi, ma non si sà mai per l'anno prossimo.
Come dice Claudio va fatta una associazione o altro gruppo di difesa della tradizione gastronomica, io parlo della gastronomia perchè ancora direttamente interessato, ma ci sarebbero a mio avviso molte altre cose da tutelare e promuovere, con intensità e decisione.
Le solite cose, nulla di nuovo, percorsi a piedi, a cavallo, in bici, in moto, il fiume e i nostri favolosi monti, sicuramente ho elencato solo una piccola parte delle svariate particolarità di Bedonia.
Poi come ho già più volte accennato a GG bisogna promuovere il Crocetto Bedoniese, è una particolarità gastronomica non dico unica ma molto rara.
comunque Bravi a tutti!!
Non volevo dire nulla sulla sagra della trota per non apparire retorico ......e, infatti non lo faccio. Rispondo invece a Michele...il fiume, le montagne i sentieri, e tutto quello che hai citato sono una peculiarità della VALLE non di Bedonia o Borgotaro o Albareto ecc.
Basta con il concetto Bedoniese o di chiunque altro.
Non si cresce con questa mentalità, se vogliamo crescere cresciamo come Valle ...se no si MUORE, mettiamocelo in testa una volta per tutte.
Mi sono divertito a sfogliare con più attenzione le foto e, tra i "martiri" condannati a lavorare con calure torride, mi hanno colpito alcune istantanee ritraenti padre e figlio che, armati di grossi bastoni, rimestavano polenta in paioli arroventati dalle fiamme .
Mi riferisco a Marco Benaglia ed al figlio Daniele che, in un perfetto insieme domestico, pur soffrendo pene simili ad un girone infernale dantesco, si adoperavano, gratis et amore Dei, per la perfetta riuscita della manifestazione.
Va da se che tutti quelli che si sono resi disponibili meritano uguale attenzione e riconoscimento ma, quello che mi premeva sottolineare, è l'aspetto educativo che queste immagini hanno evidenziato. Una lezione di rettitudine morale e di amore per il proprio paese che va giustamente rimarcata.
Una splendida dimostrazione di sani insegnamenti familiari, non basata sulle solite esortazioni, spesso vacue, che si disperdono al vento, ma su atti partecipativi concreti.
Un bravo al padre ma anche al figlio che, anzichè andarsi a rinfrescare in piscina, ha fatto una scelta generosissima.
Mi è parso doveroso porlo all'attenzione anche di chi, distrattamente, non l'aveva notato.
Remo, bene hai fatto a rimarcare questo particolare attaccamento della famiglia Benaglia alla Sagra della Trota.
Ad onor del vero c'erano anche le altre due figlie di Marco, Chiara e Letizia erano addette al servizio ai tavoli, anche loro presenti nelle foto.
Mi dispiace che la fotografia che ritraeva ai paioli anche la figlia più piccola sia venuta scura, però accanto a me c'era Valeria e la sua sì sarà perfetta, quindi non mancherò di aggiungerla al foto-album della giornata.
Caro Gigi,
Hai fatto bene a rimediare alla mia lacuna informativa. Il maschio mi capita di vederlo in officina accanto al padre mentre le due bimbe non li conosco altrettanto bene.
Comunque questa tua ulteriore precisazione non fa che aggiungere meriti su meriti a questa famiglia meravigliosa così prodiga nei confronti della nostra comunità.
Un padre che da un ottimo esempio di dedizione ed i tre figli che lo seguono, semplicemente e serenamente, senza indugiare e con un sorriso sul volto.
Grazie.
Commentando questa Esvasata comincerei col dire che il termometro della Farmacia sopra nominata è uno strumento sufficientemente preciso basta confrontarlo con quello delle proprie auto quando si transita in via Mons. Checchi, tutte tranne una.....quella del Sig. Gigi Cavalli che è tarata ad un unica temperatura estate e inverno di 26 °C. Sarà per questo che non si è ancora compreso l'eziologia della sua cervicale???
Tralasciando questo ricamo polemico direi che la Festa della Trota è stata ben organizzata soprattutto togliendo dalla piazza, e lasciando chiuso nella casetta in legno con un piccolo ventilatore, Luigiotto Battoglia.....non l'ho ancora visto per giudicare se l'effetto sauna possa avergli giovato alla linea!!!
Sono stati davvero molto veloci nel servire le pietanze ittiche come anche le numerose salsicce che immagino diano sempre disturbo agli ingranaggi organizzativi!!!
Al turbolento Ruggero
Guarda che quel termometro funziona solo quando il cielo è interamente coperto. Diversamente ha delle turbolenze pari alle tue. Se ti può consolare anche quello della farmacia concorrente ha delle lacune. Basta guardarlo di notte e confrontarlo con quello della macchina. Segna sempre un paio di gradi in più che, probabilmente, sono originati dal calore emesso dalla lampada installata nei pressi.
Ma noi siamo qui a parlare di cose serie e non delle tue balzanate. E sappi che Luigiotto il Dotto ha assunto quella posa da Cristo in croce per autoventilarsi.
E' un "Dotto" e sa quello che fa.
Tu quest'anno hai latitato ma nella prossima edizione ti incateneremo a quel paiolo rovente e ti faremo menare per l'intera giornata. Vai a sprecare energie infruttifere in bici anzichè metterle a disposizione della collettività.
Ed il buon Gigi, coadiuvato dalla Vale, ti dedicherà l'intero servizio fotografico e noi saremo li a dileggiarti. E per ora beccati una nota di demerito.
Stammi bene ..per ora ma poi si vedrà.
Ah giusto...le ormai famose foto di Vale...anzi le famosissime foto di Vale!!
Comunque sia mi associo ai complimenti alla famiglia Benaglia che in effetti sfugge sempre le polemiche della Festa per impegnare il tempo a menare la polenta che in questa estate torrida è senz'altro un impresa titanica!!!
Non mi mettete in mezzo eh??? Ho fornito al GG le foto della famiglia Benaglia al lavoro....tranquillo ruggero non ho fornito le vostre foto!!
Tornato dalle vacanze con un po' di tristezza ho riavviato il computer per leggere la posta elettronica accumulata e rientrare nel tran tran.
Devo dire, caro Gigi. che l'invio del tuo post mi ha fatto veramente ridere, mi ha messo allegria e ha riportato l'umore a livelli normali.
Complimenti a te e un grande "bravò" a tutti.
L'anno prossimo farò di tutto per esserci anch'io.
Ciao Luciano,
Bentornato dalle tue vacanze francesi !!!
Avrei preferito che tu avessi acquistato una casa nel paesello che ti diede i natali ma la vita ti ha fatto compiere altre scelte. Ricorda però che questo è il momento delle occasioni e dei saldi e con pochi spiccioli potresti prenderti un piccolo rustico in Bedonia o dintorni.
Quando puoi vieni a farti due chiacchiere su questi siti amici che ben conosci. Abbiamo bisogno anche del tuo apporto.
Ci vediamo in ottobre e vedi di portarti appresso il Peppo che ama le castagne.
A presto.