The Mission

Realizzata una scuola in Kenia per opera "missionaria" dei cittadini borgotaresi
Quante volte c’è capitato di pensare a quelle persone che si danno un gran da fare per il prossimo pur restando lontani dai riflettori della popolarità? Allora se capita di conoscerne una è giusto prendere la palla al balzo e parlarne.
Tipico caso dell’Ing. Antonio Brugnoli di Borgotaro che ormai da cinque anni si dedica come volontario alla realizzazione di opere di pubblica utilità nella Repubblica Democratica del Congo.

Tutto iniziò nel 2007 quando un gruppo di amici decise di creare il Comitato “Pro Sanga” al fine di realizzare una scuola primaria a Sanga. Passano pochi mesi e Antonio effettua il suo primo sopralluogo in terra congolese, più che altro per rendersi personalmente conto delle problematiche locali, dopodiché parte la raccolta dei fondi necessari, un’iniziativa combinata con il Parroco di Sant’Antonino Don Angelo, il quale manterrà tutti i contatti con Padre Pier della Missione dei Severiani di Kinshasa.

Il Comitato inizia a dare le prime soddisfazioni, sono molti i cittadini borgotaresi/valtaresi che si entusiasmano al progetto, infatti nel 2010 la scuola è già a tetto ed ora è frequentata da più di 300 bambini (una classe varia dai 60 ai 90 alunni), ma sono così tante le domande di iscrizione che la Diocesi di Matadi, l’istituzione che gestisce la scuola, dovrà programmare due turni, portando così il numero degli alunni a circa 700.

Una piacevole curiosità, dopo aver terminato l’edificio, si è provveduto all’acquisto dell’arredamento, così su ogni banco è stato inciso “amorevolmente” il nome del donatore, inoltre anche il muro della scuola riporta il nominativo della cittadina valtarese.
I ragazzi che frequentano gli studi provengono dai villaggi vicini, anche se alcuni di loro devono percorrere giornalmente all’incirca 15 km, ovviamente a piedi e nutrendosi con una sola fetta di polenta di manioca, anche per questo motivo è in fase di progettazione/allestimento una nuova ala dell’edificio dedicata a ospitare i ragazzi che giungono da più lontano.
 
Si sa, le vie della misericordia non hanno mai fine, così come le molte realtà dell’Africa, motivo più che valido per il Comitato per decidere di sostenere un altro progetto. Il Centro di Maternità di Kinshasa è fatiscente e privo anche dei minimi requisiti sanitari, nonostante sia l’unico punto di un’ampia area dove le donne possono trovare un aiuto concreto per il travaglio… è da questa angosciante realtà che alla fine del 2011 nasce un nuovo progetto e quindi l’inizio dei lavori.

Da circa un anno il Centro di Maternità è stato totalmente ristrutturato e dotato dell’attrezzatura sanitaria indispensabile, compresa un’ambulanza per i casi più urgenti, prima di questa opportunità la partoriente veniva trasportata al Centro su di una bicicletta o su un carro trainato da animali.

Nello scorso mese di Aprile Antonio è rientrato dal suo quinto viaggio in Congo e qualche sera fa, in collaborazione con l’Organizzazione InterSOS, ha organizzato un incontro in Sala Imbriani per mostrare ai cittadini sostenitori quanto è stato realizzato in questi anni con i 145.000 Euro raccolti, un resoconto fotografico/video di quei sogni diventati realtà e affermare che le opere sono oggi dei punti di riferimento sociale, culturale e sanitario per migliaia di persone.

Ma la perspicacia di Antonio e del Comitato non si è ancora affievolita, qualche mese fa ha proposto una nuova iniziativa per la progettazione d’un ampliamento per una scuola secondaria, un’iniziativa che ha trovato il sostegno progettuale dell’Ordine degli Ingegneri e Architetti della Provincia di Parma, un’opera che sarà finanziata dal 20% dal Comitato Pro Sanga e il restante 80% da una ONG spagnola.

E dopotutto questo “traffico” Antonio mi ha anche chiesto di non parlarne… no dico, ma si può?

Foto: le opere realizzate



5 Commenti
  1. Marco Biasotti

    Grande persona, lui e la moglie.
    Lieto e orgoglioso di aver collaborato (troppo poco e sporadicamente) alle sue iniziative.
    Una polemica, qualcuno dirà sei sempre il solito...ma...guardate quest'uomo cosa ha realizzato con neanche 150 mila euro, pensate a cosa si potrebbe fare con 9 MILIONI DI EURO AL MESE, il costo della sciagurata missione mare nostrum che non serve a nessuno nè a loro nè a noi.
    Ah, nò, a qualcuno serve.... a lavarsi la coscienza!

  2. Sabina Z

    Ha ragione da vendere Biasotti, non ci sarebbe aiuto più concreto di quello di investire fondi sui paesi d’origine, permetterebbe di capire dove e come intervenire e le azioni sarebbero più pratiche e incisive. Anche la nostra coscienza ne troverebbe giovamento, oltre che del portafoglio.
    Ora i complimenti al comitato dei borgotaresi e alla persona incaricata di agire.

  3. Il Geom

    Avevo già avuto anni fà l'occasione di vedere le foto dell'operato "Pro-Sanga" e ora vorrei complimentarmi per l'operato di Antonio Brugnoli ed al suo staff, che con una cifra modesta hanno voluto e soprattutto realizzato un'opera di grande prestigio per la popolazione africana. Bravi Bravi Bravi

  4. Giovanni D.

    Fare del bene senza apparire... un gran calore al cuore. Un dono che possiede una persona che sa cosa vuol dire amare.

  5. Remo Ponzini

    Viviamo in un mondo dominato dal'egoismo e dall'affarismo che ci angustia e che ci fa apparire l'orizzonte sempre fosco manco fossimo condannati a vivere in una sorta di pantano.
    Ma poi ti capita, quasi d'incanto, di assistere all'operato di una persona che ti fa spalancare lo sguardo in uno squarcio di mondo dove,il bene elargito a piene mani, ti rinfocola l'animo.

    Io non sapevo nulla di questa opera benefica ed ammirevole posta in atto dall'Ing. A. Brugnoli.
    Eppure questo emerito abita nella nostra vallata ed i borgotaresi hanno la possibilità di incontrarlo e stringergli la mano. Una persona sublime che non cerca nè pubblicità e nè pubblici riconoscimenti.
    Che è riuscito a coinvolgere con il suo esempio altri che sono diventati suoi collaboratori.

    Non solo il male contagia ma anche il bene. Sto pensando alle difficoltà che avrà incontrato nel suo percorso costruttivo ma ora, vendendo i volti di tanti bambini sorridenti che avranno una educazione ed una istruzione, toccherà il cielo con un dito.
    Grazie a Lei ed a tutti quelli che si sono prestati. Avete acceso un arcobaleno d'amore che ha congiunto Borgotaro con la Repubblica Congolese.

Commenta

Somma e invia : 1 + 14 =
Accetto Non accetto


Resta aggiornato

Post simili

Dal ghiaccio dell'Artico al sole della Valtaro

Carlo Devoti, ideatore della Scuola di Sport Barilla, fu precursore indiscusso nell'ospitare in valle i giovani provenienti dalle repubbliche ex sovietiche. Nel periodo che stiamo vivendo viene naturale ripercorre queste sue esperienze

Giuliano Ibrahim Delnevo

Le origini valtaresi della famiglia Delnevo sono il motivo di questa intervista, solo per capirne di più

L'Italia umiliata

Coperte statue e dipinti, quindi la nostra cultura, per la visita di Rouhani a Roma

Un paese per sette bambini

Dalla Bielorussia con amore. Non è il titolo di un film ma un'azione concreta in scena a Borgotaro

Signora ricca di un certa età

Un eccentrico colloquio con una irriducibile comunista. E poi dicono che non esistono i radical chic?

Europa, solo andata

Il caso è quello dei sei migranti di Borgotaro: da una parte gli operatori, dall'altra la popolazione

Le fragole di Assan

La storia di un ragazzo ventenne che ho ascoltato, senza giudicare, solo per capire la sua scelta