I fumi della politica

Dopo il terremoto elettorale del 4 marzo, a Borgotaro si mettono in campo nuove strategie
Non si usano armi, ma è a tutti gli effetti una guerra civile. In quest’ultimo anno ci sono stati diversi scontri. In campo ci sono i favorevoli e i contrari al contesto della fabbrica. La lotta è sulla veridicità dei fatti: “E’ vero - Non è vero”, “L’aria è pulita – No è inquinata” – “Vogliamo il lavoro – No la salute prima di tutto”. Sono in molti a credere che questo “duello” non sia oggettivo, ma puramente politico, nel senso che l’aria malsana e i malori rilevati siano comprovati solo da chi non è del PD o comunque è ostile al Sindaco e alla sua Amministrazione. Tutte balle! La realtà riscontrata dai cittadini, le ultime misure cautelative degli Enti e i recenti comunicati politici, proprio del partito, stanno dimostrando che il prolema c'è eccome.
 
Se fino ad ora la diatriba è rimasta tra i due contendenti, adesso lo scontro si sposta su un altro campo: quello politico. Chi era rimasto indenne dalla curiosa “satira” politico/carnevalesca è invece oggi messo al centro del bersaglio in altro modo. Il primo colpo di precisione ha colpito un amico, nonchè il Presidente del Comitato Aria del Borgo, rappresentante di oltre mille iscritti, Marco Cacchioli: “Forse perché sono semplicemente il più grande rompicoglioni che potesse capitare sulla strada di certa gente?”.
 
Il tiro è partito da un anonimo biografo e da un’altrettanta anonima pagina Facebook della “bassa”. Perché scrivere così scrupolosamente per poi non indicare la firma? Forse per paura di scoprire i mandanti? E il fine di questa messa in scena quale sarebbe? Personalmente lo ritengo il tipico pistolotto da Circolo Che Guevara, scritto in una fumosa segretaria di partito e con il solo intento di assestare un colpo su commissione. Sono anche convinto che sia solo il primo di altri attacchi, quelli che non tarderanno a risalire il Taro per palesarsi localmente in maniera più diretta.
 
C’era da aspettarselo, con tutto il marasma che si è creato a Borgotaro la credibilità è poca e le rovine sono molte. C’è da ricostruire un paese, anche politicamente. I sogni nel cassetto hanno preso un’altra direzione e quegli 813 voti borgotaresi, sottratti al PD lo scorso 4 marzo “Perduti come lacrime nella pioggia”, sono lì da analizzare e si portano dentro serie riflessioni, sia a Borgotaro sia a Bologna: “Non si sai mai che abbia strane idee in testa, in tal caso è meglio “farlo fuori” prima che combatterlo dopo”.

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14 Commenti
  1. Barbara Cavalli

    Vedete, vi sono tre tipi di vigliacchi al mondo: i vigliacchi ingenui, convinti cioè che la loro vigliaccheria rappresenti la più alta nobiltà, i vigliacchi vergognosi, cioè quelli che si vergognano della propria vigliaccheria, avendo tuttavia l’intenzione di continuare a essere vigliacchi, e infine i vigliacchi puro sangue.

    Fëdor Dostoevskij

  2. Laura

    Sai Gigi, commento spesso i post del "caso" in modo sarcastico, più o meno incazzoso, ma mai ho fatto riferimento all'appartenenza politica. Ritengo che se uno e' un coglione o una marionetta lo e' al di la' del partito, altrettanto se e' una brava persona lo e' a prescindere.
    Non conoscevo Marco, l'ho conosciuto l'altra sera per caso. Mi sono presentata, abbiamo fatto due sane risate e mi e' sembrato solamente "un bravu fio". Che sia stato attaccato sul piano politico non e' un male, vuol dire che non c'era altro a cui attaccarsi (un tram forse sarebbe stato meglio).
    Alle prossime elezioni vorrei presentare la lista civica "quelli che aspettano sulla riva del Taro", se vuole aggregarsi e' il benvenuto (preciso che e' solo una battuta, prima che i soliti saltino fuori con "cus t'in freiga a ti c t ste' via).

  3. Catone

    Il mio modesto consiglio è che questo ragazzo è un vincente a lui và il mio migliore ringraziamento come presidente dell'Aria del Borgo e ancor di più per il suo carisma politico ,continuare senza vacillare ai primi colpi della codardia e dell' invidia politica. Un augurio per essere riuscito, forse inconsapevolmente, a tirare fuori la Val Taro dalla pochezza e nefasta idea politica che purtroppo da molti, troppi anni sta opprimendo la Valle e i suoi abitanti. Da parte mia e non solo semplicemente Grazie

  4. Fausto

    Io non dirò nulla sull'argomento, mi limito a specificare che la foto di copertina (glie l'ho rubata) lo ritrae mentre sta guardando i rappresentati politici locali partecipare al corteo indetto per la tutela del Punto Nascita di Borgotaro.

    Quella è la faccia dello sdegno più onesto che ci possa essere di fronte a certi personaggi.

    Da parte mia solo un grazie Marco, di cuore e per tutto.

  5. Mente Semplice

    Quando non si hanno argomenti intelligenti o perlomeno vagamente sostenibili, poi si passa all'attacco personale indiscriminato: i tristissimi cartelloni di Carnevale sono stati l'antipasto indigesto delle recenti bischerate social; il tutto fa intuire una mezza scadente e ottusa regia (ma chi ci casca più?). "Calunniate, calunniate qualcosa resterà". Un tempo forse una strategia che poteva funzionare, oggi non più.
    Peccato infatti che Marco Cacchioli abbia tantissimi amici bypartisan, e che sia diventato sempre più, grazie al suo impegno disinteressato e concreto, una persona universalmente apprezzata, senza distinzioni di credo politico; peccato che il web e i social siano una brutta bestia, un terreno scivoloso, per chi non ne conosce bene le regole: con pochi passaggi si possono capire tante cose, fra cui i possibili insospettabili "mandati" (anche locali) e i possibili insospettabili "untori-diffusori" (anche locali).
    Possibili mandanti e untori che con queste mosse azzardate, con questo astio umanamente incomprensibile verso le persone, con questa mancanza di scrupoli nel cercare di mettere in cattiva luce ad ogni costo chi pensa e agisce differente rispetto ad una certa ortodossia di pensiero (fortunatamente calante, se non estinta!), hanno messo una lapide eterna sulla loro reputazione politica e sociale, nonché su tutta la loro rete di sostenitori. Per capirci meglio, citerò una frase di mio nonno, persona molto saggia: "i peggiori mangiapreti, quelli più accaniti, alla fine, scopri che sono sono proprio quelli che hanno studiato in Seminario!"

  6. Daniele Uboldi

    Io mi auguro che, in tempi brevi, l'altra Borgotaro, quella che non ci sta, quella che non chiude tutt'e due gli occhi, quella che ha la dignità di dire di "no", inizi a pensare al proprio futuro politico.
    Il Paese, la Valle, hanno bisogno di un profondo rinnovamento. Serve una nuova classe dirigente, consapevole che, nel terzo millennio, occorra sapere innovare quanto conservare. Innovare, pensando a forme di produzione che siano in grado di sviluppare una economia biocompatibile, all'insegna del pieno rispetto per l'ambiente e la salute delle persone. Conservare pensando alle migliori tradizioni di questi luoghi, alla vita tranquilla, serena e solidale del passato. Aspetti entrambi compromessi dal male oscuro dello spopolamento e, ancora di piu', dai tentativi maldestri di arginarli, tramite risposte sbagliate. La valle non ha bisogno di eco-mostri. Ha bisogno di intelligenti programmi che guardino alla new economy, alla valorizzazione del Capitale Naturale, piu' che alla sua dissennata spogliazione. Serve cambiare aria: in tutti i sensi.
    Il Comitato Aria del Borgo, un risultato lo ha già ottenuto: quello di avere imposto all'attenzione dell'opinione pubblica una nuova maniera di pensare lo sviluppo, che non può prescindere dalla qualità della vita e dell'ambiente dei cittadini e dei luoghi nei quali vivono. Una nuova classe dirigente si è "fatta le ossa" ed è cresciuta, cimentandosi con una realtà complessa. Quello che si è realizzato a Borgotaro, in questi lunghi mesi, è uno scontro tra idee alternative di progresso. La prima idea, quella degli altri, è all'insegna di un modello economico che ha fatto il suo tempo e che, giustamente, va consegnato alla storia dell'ottocento e del novecento.Un'idea, secondo la quale, l'inquinamento ambientale è un doloroso effetto collaterale da contenere nei limiti possibili. L'altra idea, la nostra, è quella che lo sviluppo non necessariamente è nemico dell'ambiente e debba gravare sulla qualità della vita e sulla salute delle persone. La sostenibilità dei progetti non è una parola vuota, priva di contenuto. Bene, a prescindere da come finirà la nostra battaglia ( e noi siamo ottimisti!), un grande risultato lo abbiamo già ottenuto: quello di avere dato un contributo essenziale alla costruzione del pensiero alternativo, che è cosa bypartisan e rimescola le carte, tra la vecchia idea di destra e sinistra; anch'essa consegnata alla storia del novecento. Questo risultato è dovuto soprattutto a Marco Cacchioli, alla sua grande capacità di sapere guardare avanti, di sapere essere ragionevole e mediatore tra punti di vista diversi, quanto capace di tenere la barra a dritta. Credo che tutti abbiamo la consapevolezza che a Borgotaro e in valle è avvenuto qualcosa di importante e che siamo ad una svolta decisiva. C'è solo da augurarsi che, da questa consapevolezza, ne nascano anche decisioni conseguenti e che questa nuova forza che è nell'aria (e non è solo un gioco di parole), porti a degli sbocchi positivi, per il governo del territorio.

  7. Federico

    Tutto condivisibile, mi permetto però di suggerire una correzione: invece di circolo "Che Guevara" sarebbe meglio parlare di prassi democristiana, dato che il Pd con la Sinistra non c'entra un fico secco.

  8. Beppe

    Cacchioli, non te la prendere. L'elenco di chi ha apprezzato quel articolo dovrebbe farti riflettere. Nessun nome di rilevo del partito che ha organizzato l'attacco ma molte persone riconducibili al Pd:

    La figlia del più GRANDE segretario della storia del Pd di Borgotaro
    La figlia dell’attuale segretario del Pd di Borgotaro
    La figlia di un vecchio compagno del Pd
    Il segretario dei giovani Pd
    Un membro del comitato della fiera del fungo IPd
    Il fratello di una consigliera del Pd di Bedonia
    L’ex portaborse dei parlamentari del Pd
    Il compagno della rivoluzione al bar con gli amici del Pd

    E l'elenco potrebbe continuare.

  9. Informataro

    Oltre le persone che abitano in valle, tutt'intorno c'è una nazione.
    Visti gli ultimi fatti di cronaca, la sua popolazione si è fatta un idea ben precisa:
    Da un lato i cittadini, che mossi dai fatti concreti esercitano il loro diritto ad essere informati e cercare tutte le possibili soluzioni per risolvere il problema, dall' altro un amministrazione che nonostante il dovere di tutelare e dare risposte concrete, chiude gli occhi di fronte alla realtà e aggrava la sua posizione quando vengono espressi dubbi circa l' iter autorizzativo... Per salvare facce e poltrone bisognerebbe fare un tantino di più che lettere o post sui social..la fuori ci sono 60 milioni di occhi che guardano i fatti..e giudicano.. Buon lavoro a Cacchioli e cittadini coinvolti.

  10. Raffaele

    Ti ringrazio per quello che stai facendo, che ci metti la tua faccia ....che ti presenti di prima persona come dovrebbero fare tutte le persone coinvolte in questo progetto disatroso per tutta la Val Taro.

  11. Claudio Agazzi

    Buonasera

    Io credo che tutti coloro che sottraggono del tempo personale per la collettività siano da ringraziare. Anche coloro che non la pensano come noi. Quindi grazie a Marco per tutto il suo impegno.

    Claudio Agazzi

  12. Castore

    Hanno messo in moto la macchina del fango.quell'infamata di quel sito di Facebook temo sia solo una delle tante che sono state messe in cantiere. Ma avanti così, che il tempo è galantuomo

  13. San Tommaso

    Dopo aver espresso piena solidarietà a Marco Cacchioli per l'ingiusto attacco ricevuto, mi chiedo se non sia il caso di dare le indicazioni che consentano anche ai profani del web come me di rintracciare e leggere l'articolo incriminato...

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