Tra la Macchina di Santa Rosa

Un'esperienza vissuta tra Sacro e Profano, tra Santa Rosa e Matteo Salvini
Se a Siena c’è il Palio, e a Venezia il Carnevale, a Viterbo c’è la “macchina di Santa Rosa”. Ogni 3 settembre, da più di 700 anni, nella città si svolge la celebrazione di questa Santa, divenuta poi patrona cittadina. Vi lascio quindi immaginare cosa può significare, anche in termini numerici, questa ricorrenza: decine di migliaia di persone affollano il centro storico di Viterbo già dalla prima mattina per conquistarsi la posizione migliore, oltre a prendere poi posto nelle tante tribune a pagamento. Quest’anno sono stato invitato a parteciparvi, e ne è valsa davvero la pena.

Devo però prima aprire una parentesi sulla celebrazione religiosa, per una nota tutta politica. Tra tutta quella moltitudine di gente, sul far della sera, sono usciti dalla Prefettura, per raggiungere i posti a loro riservati, alcuni dei nostri politici. Tra gli invitati si distinguevano il Presidente del Parlamento Europeo Tajani, il Ministro della Difesa Trenta, la Meloni, Gasparri, Fiano. Fin qui tutto regolare: strette di mano, sorrisi e scambio di battute tra le varie autorità… Ma è con l’arrivo di Salvini che gran parte della piazza si è letteralmente eccitata, dedicandogli a più riprese applausi, abbracci e acclamazioni del tipo: "Non mollare!", "Sei tutti noi", "Sei l'unica speranza", “Vai avanti così!” e così via; pochissimi invece i fischi verso il Ministro dell’Interno.
Una reazione che non mi sarei aspettato di vivere, perché non avevo mai sentito elogiare un governante in una pubblica piazza e al di fuori di un contesto politico; ma anche perché mi trovavo a Viterbo e non a Verona, ed il complimentarsi con una figura politica, in questi ultimi decenni, è l’eccezione e non la regola. Ho voluto riportare questo significativo aneddoto, anche se non sono un leghista “purosangue” alla Piero (ma comunque un sostenitore di questo governo).

Veniamo dunque a Lei, a Santa Rosa. Ogni anno, il 3 settembre, si svolge una processione con la cosiddetta “macchina”, un'imponente costruzione, una sorta di campanile mobile, sulla cui cima c'è la statua della Santa illuminata da centinaia di fiaccole, che si sposta per le vie e le piazze del centro cittadino: 30 metri l’altezza, 50 i quintali di peso, 100 e più i facchini che la trasportano fieramente e interamente a spalla lungo un percorso di oltre un chilometro, tutti agli ordini del leggendario e veterano “Capo-facchino”.
Il corteo viene fatto in ricordo della traslazione della salma di Santa Rosa, avvenuta nel 1278 da una chiesa ad un'altra di Viterbo. Da qualche anno è entrata a far parte delle tradizioni italiane riconosciute come patrimonio UNESCO.

Anch’io ero tra tutta quella gente, e tra i visi intorno a me trapelava un grande orgoglio per quanto si stava svolgendo: un’impresa eccezionalmente impegnativa, dove il minimo errore non è ammesso, un’azione sincronizzata e precisa tra braccia e cuore, di commozione mista all’euforia, un concentrato di fede e ingegneria (ogni 5 anni ne viene costruita una nuova e diversa) e con l'animo sospeso tra emozione, gioia e anche un certo timore di sbagliare qualcosa.

Il momento che non dimenticherò è la comparsa di quella “torre” illuminata, prima tra i tetti delle case, poi al centro delle vie buie come la notte, come sospesa tra cielo e terra, sfiorando tetti, balconi e palazzi. Un’apparizione annunciata dallo spegnimento simultaneo dei lampioni cittadini, così come delle luci di tutte le finestre e delle vetrine dei negozi. In quei momenti l’unica attenzione era solo per Lei, per Santa Rosa, anche se questa volta la popolarità dell'uomo forte del Governo ha finito per mescolare chiarori terreni alla luce della santità.

VIDEO: i momenti del percorso


FOTO: il corteo con la 'Macchina'



10 Commenti
  1. Federico

    La gente che inneggia a Salvini... un fatto che la dice lunga sulla reale natura di gran parte del popolo italiano: basta che il primo invasato di turno cominci a parlare in termini qualunquistici, fomentando odio sociale e ricorrendo al vecchio trucco di individuare facili capri espiatori che ecco il popolo bue accorre in massa, armato della propria ignoranza.
    Brutta bestia il fascismo: evidentemente non sono bastati oltre vent'anni di dittatura e oscenità (ah, a proposito, proprio ieri 5 settembre ricorreva il triste anniversario dell'80° dall'emanazione delle leggi razziali da parte di Mussolini nei confronti degli ebrei... ma tanto chissenefrega della storia, vero? A quei tempi i treni arrivavano in orario ...).
    Poveri partigiani... vien quasi da pensare che abbiano combattuto inutilmente visti gli esiti sciagurati di questa nostra pseudo-civiltà.

  2. Roberto

    L'unico fascismo che vedo in giro sono certi provvedimenti giudiziari diretti a colpire gli avversari politici (cose che nelle vituperate Polonia e Ungheria, a cui si vogliono dare lezioni di democrazia, non succedono). Come l'unico razzismo è quello di chi si considera superiore al popolo bue...

  3. Maria Rosa

    Emblematico l'accostamento ed illuminante. Fede e tifo da stadio sportivo. Niente a che fare con la politica. Sono due fedi e chi é credente non ha bisogno di ragionare: crede e così si esprime

  4. DARIA

    ESPERIENZA UNICA E INDIMENTICABILE …….VERAMENTE BELLA!!

  5. ANCHE BASTA

    Il bello della democrazia è che non può essere presa per ostaggio PER SEMPRE dallo spauracchio del fascismo e dalla falsa retorica di chi ha portato l'Italia ad essere prima la discarica e poi il campo profughi dell'Europa fondando una Repubblica sull'omicicidio e l'oltraggio di gente innocente:

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/calci-e-sputi-salma-piazzale-loreto-che-non-muore-mai-958863.html

    Quelli del Nessuno Tocchi Caino...

    I nostri amici delle Targhe:

    http://www.secoloditalia.it/2017/09/anpi-agghiacciante-niente-targa-per-la-ragazzina-stuprata-e-uccisa-dai-partigiani/

  6. Paolo

    Grande Gigi, hai descritto perfettamente cosa provano i viterbesi per S. Rosa e come la pensano politicamente

  7. Ugo

    Una giornata fantastica in compagnia di amici in una cornice unica e con uno spettacolo mozzafiato indimenticabile. Grazie Gigi di rinnovare ancora quell' emozione

  8. Remo Ponzini

    Caro Federico, sono rimasto basito a leggere il suo commento. Prendo atto del suo libero pensiero ma mi chiedo se Lei crede veramente che solo la sinistra sia depositaria di ogni verità.
    Lei insulta gli elettori di Salvini & C. definendoli dei pecoroni ignoranti e qualificandoli come " popolo bue" e come "fascisti". Il classico atteggiamento della "intellighenzia di sinistra" che non ha alcun rispetto da chi la pensa diversamente.
    Allora le rinfresco la memoria sul passato fascista degli attuali (qualcuno è deceduto) stalinisti/togliattisti più famosi. Sono migliaia ma le cito solo i più noti:

    GIUSEPPE UNGARETTI che si definì "fascista eterno".
    GIORGIO BOCCA che incontrando in treno l'industriale Berardi gli diede un ceffone perchè osò dire che la "ormai la guerra era persa". Ecc. ecc. ecc.
    NORBERTO BOBBIO GIà iscritto al GUF ( organismo universitario fascista ) che conquisto una cattedra con una raccomandazione che suo padre fece direttamente al Duce).
    DARIO FO' - costui fu fascista fervente sino ala fine della guerra. Infatti fece parte della Repubblica di Salò dove erano asserragliati gli ultimi "fedelissimi" del Duce.

    Mi fermo qui, per non tediare chi ci legge, ma faccio l'ultimo inciso sui partigiani che ebbero meriti ma anche ...demeriti. Mi riferisco a quelli comunisti che si macchiarono anche d'infamia. Se non l'ha ancora letto le consiglio il libro di Gianpaolo Pansa (giornalista e scrittore di sinistra) titolato " Il sangue dei vinti". Si acculturi.
    La saluto cordialmente e senza risentimenti.

    P.S. Chiedo scusa a tutti perchè, a causa degli interventi precedenti, sono andato fuori tema. Perdonatemi.

  9. Maria

    Caro Gigi... che dire... Non avresti potuto descrivere meglio l'atmosfera e l'emozione di quella giornata e del momento in particolare!!
    Personalmente ho avuto il piacere di assistere a questo evento in vostra compagnia ... persone sensibili e capaci di apprezzarne la bellezza !!
    Grazie Daria Ugo Elena Gigi Paolo

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