Italo Errigo: musica maestro
Un ricordo, in occasione della recente scomparsa, di una persona che è rimasta legata a Bedonia per mezzo secolo
Di Italo conservo dei piacevoli aneddoti, ma, per i suoi primi anni in paese, ricorro anche alla buona memoria di Maria Pina Agazzi: “Italo lo ricordo bene, fin da quando arrivò a Bedonia. Era un bel ragazzo, molto educato, riservato e gli piaceva molto la musica, tant’è che suonava diversi strumenti. Quell’anno, con il suo reparto – accampato nel “Bosco dei Soldati” – c’era anche la banda militare, e lui ne faceva parte con il ruolo di trombettista”.
L’aria che aveva respirato nell’Appennino parmense gli piacque fin da subito, forse perché gli ricordava Sarno – piccolo paese calabro ai piedi del Parco Nazionale dell'Aspromonte – o forse per le amicizie che si era creato. Suo figlio Gianluca mi dice che fu Bruno Battoglia di Tornolo a spronarlo a restare: “Fermati da noi, che formiamo un complessino per le serate estive… io alla fisarmonica, tu alla chitarra, poi sentiamo se ci sta anche quel batterista di Santo Stefano e la cosa è fatta”. E così andò, e allietarono tante serate alla “Terrazza” del Mellini, da Pansamora o al San Marco…
Ma il vero motivo della sua scelta a restare, e Maria Pina ce ne dà conferma, fu un altro: “Quell’estate conobbe una bellissima ragazza di Tornolo, e poco tempo dopo si sposarono. Italo ed Alba erano entrambi giovanissimi: fu così che nel 1966 aprirono una bottega di sartoria nella piazzetta di Falampo, attività che ebbe presto un buon riscontro, perché erano persone abili e capaci. Poi, agli inizi dei ’70, si spostarono in viale Europa in un’abitazione più spaziosa. Ormai, oltre al laboratorio, c’erano anche tre figli da tirar su: Simona, Gianluca e Fabiola”.
La ricordo bene anch’io, la loro sartoria. Vi ero andato accompagnato da mio padre… prima per le misure e poi per le prove dell’abito che mi stavano confezionando: un completo in gabardine grigia, che mi sarebbe servito per il 13 giugno del 1974, giorno del Corpus Domini e della mia Prima Comunione.
Tuttavia, il segno che Italo ha veramente lasciato a Bedonia è stato per un altro motivo: nel 1978, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il Sindaco Renato Cattaneo, fondò e diresse il Corpo Bandistico, meglio conosciuto come “Mini-Banda”. Il gruppo, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, era formato non solo da strumentisti ma anche da majorettes.
L’esordio musicale, dopo due anni di lezioni e prove, fu nella prima domenica di ottobre del 1980, in occasione della sagra parrocchiale bedoniese: e così, dopo il loro primo concerto e gli applausi dei bedoniesi, il folto gruppo si dispose al seguito della processione con la Madonna del Rosario.
Oltre ai tanti concerti bedoniesi, la banda venne invitata per due annualità al Carnevale di Busseto e nel 1988 ad una puntata di Linea Verde trasmessa da Rai 1. La Mini-Banda venne poi sciolta nel 1989.
Viste le diverse informazioni acquisite per questa occasione, seguirà un ulteriore approfondimento dedicato al Maestro Italo Errigo, quindi alla Mini-Banda e ai suoi componenti, poiché, in quella decina d’anni di esistenza, furono circa settanta i ragazzi e le ragazze che si alternarono agli strumenti musicali e al twirling (bastone dalle majorettes). A presto.
Ha collaborato a questo post:
Quanti Ricordi, che persona fantastica Italo, Maestro di musica e anche compositore di pezzi per la nosta Mini Banda, una passione per la musica infinita, mi ricordo quando con aiuto di mio papà e di tanti altri, da Fortunato a Carletto ecc ecc nacque la "Mini Banda di Bedonia", mi ricordo i solfeggi... le tante ore di prove... mi ricordo le tante manifestazioni a cui abbiamo partecipato, e ora dopo tanto gli devo le scuse per avere abbandonato un po' troppo presto forse quella magnifica compagnia, ma la scelta era per me più puntata sul basket allora.
Non sto a dire che grazie alla mini banda quelli che erano amici sono rimasti e diventati ancora più amici grazie a quella esperienza, e quindi grazie Italo ancora per quel che hai fatto, come per Gigi, tanti ricordi anche fuori dalla Banda, potrei ricordare episodi... aneddoti, e non posso non chiedergli scusa ancora per una giornata micidiale che avevamo passato suonando prima a Bedonia in paese, poi a San Marco (davanti a sua Eminenza Agostino Casaroli) poi (grazie a Don Costa) a Cereseto e a Credarola, poi a Bardi paese e poi alla fiera del cavallo Bardigiano.. dove noi (non faccio il nome dei miei complici.. neanche ora dopo 40 anni... stufi più che stanchi) con la classica voglia di rivolta dei 15/16 anni ci siamo rifiutati di suonare "AMICO E'", cantandola invece tutta a squarciagola con Italo che però la prese bene... insomma... benino... dopo ne ridemmo... ma li per li mi ricordò quanto di più vicino all'immagine di un Drago sputafuoco avessi mai visto fino ad allora...
Ora alla sua famiglia, voglio solo dire che Italo ha sempre fatto parte e farà parte delle cose positive della mia vita. Un abbracicio a voi e speriamo di vederci presto qui, magari per ricordare quegli anni fantastici.
Ricordo un altro pezzo epico di Errigo, ancora oggi quando mi capita di riascoltare ROSA MUNDA il mio pensiero va sempre a lui. Rip maestro. Ciao Bedonia
La notizia della scomparsa del maestro Errigo ha colpito molto anche me. E oggi scrivo perché credo giusto omaggiare la memoria di una persona che ha portato qualcosa di nuovo e di diverso al paese. Ormai, Grazie al Maestro Cacchioli, diamo tutti per "scontato" che ci sia la Banda a Bedonia, ma quando noi eravamo bambini non era poi così ovvio. Ritengo che la maggior innovazione però siano state le Majorettes, di cui io facevo parte e, assieme a Giorgia, Fabiola, Lorena, Cristina, e non ricordo bene se Marica fummo le prime majorettes della banda.
Una banda con majorettes non si era mai vista in zona, e credo, immagino che molti pezzi fossero scelti dal maestro proprio per dare la possibilità a noi bambine di esibirci. Ricordo che mio Zio Fortunato Agazzi fu presidente per alcuni anni o forse per tutto il periodo e credo Carletto Biasotti vicepresidente.
Ricordo le trasferte, il caldo torrido in certe giornate, il freddo, il mantello di stoffa pesante (che sofferenza per noi majorettes, ci "tagliava" la gola e un po' ci impediva i movimenti) creato assieme ad una delle divise più belle, da Clara Centinaro. Andai con papà a Roma nel suo Atelier e la vidi su un manichino in anteprima. I corsi di Twirling con la mitica Carmen di Agazzano di Piacenza e poi gli esami di Twirling, con pernottamento a Piacenza per ben due volte, che emozione, arrivammo al secondo o terzo livello; esame dato davanti ad una commissione giudicatrice, tipo ballando con le stelle... quanto ci siamo divertiti. E poi le amicizie che si sono create e sono rimaste, anche con Fabiola che non vedo spesso purtroppo e che ci faceva sempre ridere di gusto.
Italo era severo ma dolce e disponibile con noi bambine, partecipava sempre, se possibile alle nostre prove, assieme a Fortunato, per assicurarsi che tutto andasse bene. Ricordo anche quando si metteva dietro a mio fratello e ai suoi "soci" e per spronarli ripeteva ad alta voce le note DO FA SOL SI LA SOOOOOOOLLLLL a proposito... se uno poco poco si ricorda della banda un poco vi conosce e vi riconosce in foto non farà fatica a capire chi erano gli ammutinati di Bardi...
Per concludere mi associo a quanto detto da Nicola poco sopra e spero che presto si possa fare una serata in ricordo della mini banda per ritrovarci un po' tutti, più o meno, e ricordare con tanto affetto, ma in modo allegro il maestro Italo a cui abbiamo voluto bene e che ha lasciato in noi un ricordo indelebile e molto piacevole.
Colombo ti ricordi anche Campagnola Bella? assieme a Rosamunda sono le canzoni che più mi rammentano la mini banda.
Un abbraccio a Simona, Gianluca, Fabiola e alla sempre bellissima mamma Alba.
Grazie a tutti voi che ricordate papà con affetto e grazie agli autori dell’articolo, sono certa che dal cielo il mio papà sarà molto felice di questa gratitudine.
I ricordi rimarranno indelebili dentro ognuno di noi.
Da parte mia, dei miei fratelli e della mia mamma, ringrazio tutti anche a nome di papà e della sua musica che lo ha tenuto vivo e felice fino all’ultimo giorno della sua vita.
Simona
Veramente un pioniere della "Mini Banda" il caro Maestro Errigo.
Persona dotata di grande "Humor" e affabile.
Gran giocatore di "Boccette " sul panno verde del biliardo dl "Mellini" (ancora oggi visibile), tra il fumo degli spettatori delle carambole e dei filotti che atterravano i birilli bianchi... effettuati da Italo. Quanti ricordi, davvero, lascia questo bravo e intelligente muscista-sarto.
Belle anche le foto Gigi.
Ciao caro Italo.
Claudio M.
Breve testimonianza: tutti ricordano la sua passione per le note. Io rimpiango la gentilezza e le parole di benvenuto che mi riservava ogni volta che varcavo la sua dimora. Grande Uomo!
Mio zio Italo abitava a Parma da qualche anno ormai ma aveva una stanza dove ogni tanto suonava la tastiera e sopra in bella vista aveva appese le foto e i ricordi della banda... e se gli si ricordava un nome, anche negli ultimi anni, di ognuno dei "suoi" ragazzi ricordava tutto e quale strumento suonasse o se aveva fatto parte delle majorettes... ne è sempre stato molto orgoglioso! Come lo sarà di questo bel ricordo... Grazie !