Ludovico Einaudi

Noi tutti siamo circondati da emozioni, basta saperle cogliere: lo scrittore le trasforma in poesie o in racconti fantastici; il pittore le fa rivivere attraverso le sfumature del colore e con l'energia di una pennellata; il fotografo le afferra per assicurarle al futuro; un musicista invece le modella unitamente alle note.
Penna, pennello, macchina fotografica o strumento che sia il risultato è sempre quello: trasmettere ad altri ciò che la fantasia, la mente, il cuore, vive in un preciso momento.
Credo proprio che Ludovico Einaudi, attraverso il pianoforte, riesca a fare tutto questo, basta ascoltarlo con tutti i sensi 'accesi'. E' successo a me ad un suo concerto, qualche settimana fa a Carrara. Da quella sedia in piazza del Teatro, con la "Luna sui tetti" e Garibaldi "vestito di bianco", non mi sono mosso, eppure mi sono sentito sprofondato nel mezzo di un campo di grano; ho avvertito un soffio di vento carico di pioggia.
Mi sono addentrato nella profondità infinita del buio; ho avuto la percezione di un bacio non dato; ho guardato nuvole bianche rincorrersi come bimbi; ho ascoltato il mare schiaffeggiare gli scogli e subito dopo lambire la spiaggia; ho persino riavvolto i giorni passati, volando via, svanendo, ritornando.


5 Commenti
  1. Annalisa Antonietti

    E' vero che ho una passione per Ludovico Einaudi... è vero che vanno di più gli argomenti culinari e locali... ma mi aspettavo qualche commento in più su questo articolo, o la curiosità di ascoltare qualche brano, non fosse altro perchè l'ha consigliato Esvaso o perchè in lui ha prodotto le sensazioni di cui parla...
    Intanto voglio ringraziarlo per avermi reso indirettamente partecipe di un evento a cui non ho potuto partecipare, e poi avrei giurato che ne avrebbe parlato...Chissà perchè...!
    Siccome, prima di interpretare male, voglio capire, mi piacerebbe che il Tenente Montini mi spiegasse il collegamento tra l'articolo su Einaudi e Tafazzi...
    Poi ne riparliamo...

  2. Tenente Montini

    Cara Annalisa, che dire?
    Il rammarico di non aver potuto partecipare a tale evento mi ha gettato in uno sconforto da cui, a stento, sto cercando di uscire.
    Ascoltando il brano di Einaudi l'anima è stata scossa da vibrazioni, i sensi si sono persi in un oceano di luci, colori, profumi.
    Difficile descrivere con le parole questa tempesta emozionale, il modo più efficace per farvene partecipi mi è sembrato quello di paragonarle al piacere che si puà provare randellandosi i maroni.

    PS: mio cugino Strazza è sempre in attesa di un invito per fare un giretto alla diga di Cantiga.

  3. Annalisa

    Caro Tenente Montini, o, forse, Ponchia,
    non so se indignarmi o ridere...
    Anche stavolta avevo intuito qualcosa...Alla fine mi ero anche chiesta che fine avevate fatto, tu e tuo cugino, cioè Cip e Ciop...!
    Lavorando con i ragazzi, mi salvano una certa curiosità per il genere umano nella sua "varietà", ed una buona dose di senso dell'umorismo...!
    Proverà a rimanere seria ed equilibrata (faccio fatica soprattutto per quest'ultima...!)
    A parte il fatto che mi risulta difficile pensare che una persona non possa provare qualche sensazione positiva (anche solo benefico sonno...) nell'ascoltare la musica di Einaudi, certo si puà preferire altro genere, ma addirittura paragonarlo all'autopestaggio del Tafazzi...
    Se poi il musicista è conosciuto, apprezzato e seguito a livello mondiale in un contesto autorevole, non sarà poi così da denigrare...(Se ti puà convincere ha scritto le colonne sonore di molti film recenti e la base della pubblicità della Peugeot )
    Non so quanti anni hai, ma mi sembra di avere a che fare con certi ragazzini che rifuggono da sensazioni interiori, che hanno paura o vergogna di provare emozioni, che se non sono circondati da baccano (ma poi c'è baccano e baccano...!), utile a frastornarli, non si sentono bene, ma, soprattutto, che considerano "sfigati" tutti quelli che non sono come loro...
    Peccato...! Ogni tanto devo ricredermi sul mio ottimismo...!
    A proposito dell'invito del tuo cugino simpaticone, (ma tutti così, in famiglia...?), digli che se avessi avuto anche solo 10 anni di meno e fossi stata libera, l'avrei invitato volentieri a Cantiga, sempre che non avesse avuto gli stessi tuoi gusti...
    Io non demordo...! Vuoi provare a sentire qualche altro brano per vedere se ti piacciono di più?
    Prova "Divenire" o "Nuvole bianche", che è la mia preferita, oppure "Eden rok" che è più movimentata...
    (Per questa volta ce l'ho fatta...non mi sono arrabbiata! Potenza del blog...!)
    Con simpatia
    Annalisa


Commenta

Somma e invia : 7 + 10 =
Accetto Non accetto


Resta aggiornato