Lettera a un sogno
Nella luce giallognola di via Corridoni ho incrociato, con solito passo spedito, Giuliana Anelli, la saluto e contraccambia, dopodichè aggiunge: "Vado ad aprire il Museo delle Mura", un pò come a dire "Ti conviene seguirmi" e io, a mò di cagnolino, non me lo faccio dire due volte.
In due parole mi spiega il tema della mostra collettiva: "Sogni di un bambino". In pratica tratta di poesie scritte da un gruppo di ragazzi ed affidate alla mano fantasiosa di altrettanti pittori. Quello che ne uscito è stato stupefacente, sono rimasto davvero sorpreso da così tanto talento.
Un'indiscutibile corrispondenza creativa per entrambi.
Tra le tante opere esposte due mi hanno veramente colpito: "Rapimento di un sogno" di Silvia Pattoneri e "Di crescere me ne sono dimenticata" di Renzo Costella. Le ho ritenute entrambe frutto della fantasia più sfrenata, quella appartenente ai sogni, appunto.
Cosa c'è di più onirico e fantastico di fregare la Luna per poi portarsela a casa dentro un'esile barchetta o quella di appoggiare una scala alle nuvole per poterci salire quando ti pare e piace?