Dal Pennino, il giorno più lungo

Un'escursione notturna per godersi il giorno più lungo dell'anno
Lo scorso anno ero salito sul monte Trevine per guardare il tramonto più lungo dell’anno, mentre in questa occasione ho scelto il monte Penna. Era dal 1987 che non salivo più sulla cima del “Pennino”, quasi mi vergogno a scriverlo. Il pretesto è stato quello di aggregarmi all’escursione organizzata per ammirare da lassù, a quota 1.735 metri, il tramonto del 21 Giugno, il giorno più lungo dell’anno.

Siamo stati fortunati, solo un paio d’ore prima la cima era immersa nelle nuvole, ma poi è bastato che il vento cambiasse direzione per spazzare via tutto e far spazio allo sguardo.
Inutile dire che il paesaggio che si può osservare da qual punto è senza pari, questa volta il mare e le coste della Corsica non erano visibili per la foschia, ma le due vallate che si formano proprio da quel monte, la Valtaro e la Valceno, erano distese lì davanti agli occhi.

Sulla via del ritorno, dribblando faggi e abeti, saliva la notte e i riferimenti del sentiero apparivano come differenti, eppure Emanuele sembrava aver la meglio sull’oscurità, in quel silenzio quasi irreale avanzavamo sicuri, spediti e affamati, destinazione il rifugio CAI "Faggio dei Tre Comuni": gnocchi, asado e crostata non sono mai stati così buoni.
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Foto: il tramonto visto dalle Trevine e dal Pennino



12 Commenti
  1. Ettore Rulli

    La bellissima foto del tramonto visto dal Penna mi ha fatto ricordare un fenomeno straordinario. Correva l'anno 1951, assieme a Gigi Ponzini e Duccio Moglia eravamo in giro da qualche giorno: Compiano, Bedonia, Cornolo, Ragola, Ferriere, Crociglia, Santo Stefano. Salivamo al Penna per poi scendere a Santa Maria e prendere "finalmente" la corriera di Carpani per tornare a casa. Dal Penna assistemmo a un bellissimo tramonto come quello della foto di oggi. Troppo bello! Avremmo dovuto scendere col chiaro ma ci attardammo anche per osservare una grossa bianca nube a cumulo che saliva contro il Pennino dal versante Est. Quando il cumulo arrivò alla nostra altezza ... il miracolo! Così almeno l'avrebbe interpretato qualcuno in altri tempi. L'ombra della sagome della Madonna di San Marco si proiettava come su un grande schermo con un effetto straordinario!. Qualcuno poi mi disse che questo fenomeno ha un nome che non ricordo bene: "Fantama di......" poi un nome proprio in inglese. Qualcuno lo conosce?
    La discesa al buio a Santa Maria e come abbiamo dormito la notte ve la racconterò un'altra volta se ci sarà occasione.
    Ettore

  2. Manfredi Michele

    Ho sempre sognato di fotografare un tramonto dal Monte Penna durante il periodo del solstizio. Ricordo quando salii lassù con il mio babbo, era durante il mese di novembre e le rocce erano scivolose ma proseguimmo e fummo attraversati da una luce meravigliosa che illuminava tutta la scena fino al mare, un contrasto di colori accesi tra il cielo, le roccie, il candore della neve. Solo adesso mi rendo conto di non aver vissuto tutto di quella cima. Tornerò.

  3. Guido Sardella

    Il Penna è bellissimo, ma il paesaggio che puoi vedere dalla vetta non è "senza pari": lo sguardo sull'arco della Versilia, la costa ligure di ponente, l'arcipelago toscano che si gode dal Gottero come minimo lo eguaglia. Se vuoi verificare, batti un colpo... ;-)

  4. Reinhold

    Avviso a camminatori , escursionisti, alpinisti, sciatori, valligiani e non.. il rifugio Faggio dei 3 Comuni ha cambiato gestione.. gioite, gioite, gioite

  5. Marco Biasotti

    Ci sono andato con amici la sera dopo, non siamo stati così fortunati, nebbia e nuvole alte sull'orizzonte a ponente quindi il tramonto non si è acceso di rosso.... vabbè godo delle tue foto.
    Tanto le vette del massiccio e dei dintorni me le faccio tutte e tutti gli anni in estate e in inverno con gli sci, spesso in solitaria, molti non ne vogliono sentir parlare e, poi, vanno a fare scialpinismo in trentino, mah, non sanno cosa si perdono.
    Ora Gigi fai il salto di qualità, ti voglio sulla ferrata Mazzocchi, l'unica della nostra zona..... per ora, sono in arrivo sorprese!

  6. Valebd

    Eh che dire.....a parte la solita frase"stupende foto" che ormai è scontata, posso solo dire che siamo pari, anche per me erano anni anni di assenza dal Pennino. Nella foresta del Penna tantissime visite ma sul Pennino l'ultima volta deve essere stato nell'89 circa con la Scuola di Sport Barilla del grande Carlo, e dovrei vergognarmene anche io di aver aspettato tanto....ma si sa il tempo tra una cosa e l'altra a volte vola via veloce veloce....grazie a Emanuele che ci ha regalato questa nuova "avventura" tutta valtarese :)

  7. Vita

    ...Che invidia! Non faccio una cosa simile da troppo tempo, toccherà recuperare.
    Beati voi! Splendida escursione a giudicare dalle sempre splendide foto. :-)

  8. E. Mazzadi

    Come sempre, grazie Gigi: sempre ottimi e generosi i tuoi resoconti. Bellissime le foto. Gustare questi paesaggi in compagnia e bellissimo. Affrontare la salita insieme e' un'esperienza speciale. E' stato bello cenare insieme alle 11 di sera al Rifugio Faggio dei Tre Comuni: il nuovo gestore Claudio e' stato davvero gentilissimo! cucina ed ospitalità da provare!

  9. Enrico "Giulio" Serpagli

    Grande come sempre! Le tue foto del Pennino e della Madonna sono fantastiche. Io che salgo lassù, con la macchina fotografica, tutti gli anni da quando ne avevo 16, non sono mai riuscito a farne di così belle. Ci proverò anche quest'anno per la 62° volta ma so già
    che non riuscirò a eguagliare nemmeno uno dei tuoi scatti. Grazie Gigi.

  10. Dolores

    Gigi'che roba'! Penso ne farai un libro di tutto il materiale fantastico che hai! Sembrano paesaggi finti, talmente belli. Complimenti e grazie ancora della 'ricchezza' che ci doni.

  11. Valebd

    Ma la foto di gruppo ??? siamo rimasti in posa tipo mezzora!!!!!!!

  12. Remo Ponzini

    Hai ragione Valeria. Manca una foto di gruppo che suggelli la magnifica escursione che avete fatto. Mi piacerebbe anche vedere come ti eri bardata. Un tipo come te quando va sui monti si mette scafandri, scarponi speciali, zaini ripieni di sieri anti vipere, cassetta di pronto-soccorso, viveri per una settimana, indumenti di ogni genere, torce che illuminano a giorno, bastoni borchiati, spray anti zanzare,almeno venti litri di acqua. E poi chiodi, ramponi e corde per eventuali scalate ed un ... somarello che trasporti tutto l'equipaggiamento. Tu non improvvisi mai; tu programmi ogni cosa senza tralasciare nulla. Sei una escursionista perfetta.
    E le tue foto ? Avrai anche avuto la macchina fotografica con almeno tre obbiettivi di ricambio. Non ci fai vedere nulla ?

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