A Barcellona, sulle orme di Gaudì

Barcellona senza Gaudì è come Venezia senz'acqua
Ti offre di tutto Barcellona. C'è la "Rambla", piena di vita ad ogni ora del giorno e della notte, dove si esibiscono artisti, mimi, giocolieri, cantanti, dove trovi migliaia di persone festose e curiose. Ci sono i meravigliosi palazzi Liberty, l'avveniristica Torre di Agbar in vetro, il Parco della Ciutadella, il Palazzo della Musica Catalana, i ristoranti tipici e i luoghi dove si balla il flamenco.
Poi c'è l'arte, le sue chiese, la sua meravigliosa Cattedrale e ci sono le opere di Antoni Gaudì al quale riserverei un riguardo speciale. Nel momento in cui si laureò in architettura (1878) il professore di Gaudì disse alla commissione: 'Le alternative sono due o stiamo dando la laurea ad un pazzo o a un genio'.

Senza dubbi penso che Gaudì fosse un genio senza eguali, basta visitare "Casa Batllo", la 'Casa Milà-Pedrera" o "Parc Guell" per rimanerne affascinati. Sono 'palazzi' bellissimi, pieni d'innovazioni, di opere d'arte, dal caminetto alla maniglia, dal lampadario alle porte, il tutto perfettamente funzionale e che dona allo sguardo del visitatore un senso di avvolgente armonia.
E poi che dire della "Sagrada Familia", un'opera colossale, quasi al limite dell'incredibile, che svetta verso l'alto. Un'opera ancora in costruzione che volutamente risente dei vari periodi in cui è stata realizzata, ma ciò nonostante gli attuali progettisti seguono ancora il progetto originale di Guadì. E' una chiesa meravigliosa che vedrà la sua ultimazione nel 2030.
Le sue opere hanno praticamente influenzato quasi tutto l'aspetto architettonico di Barcellona, infatti ho dedotto che: "Barcellona senza Gaudì è come Venezia senz'acqua".

FOTO: una città architettonica



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