La storia in dodici mesi

Stampata la quarantesima edizione del famoso calendario borgotarese
Un paese senza ricordi è un paese morto. Non è il caso di Borgotaro. La memoria è anche sinonimo di tempo e qui gli anni che passano si segnano attraverso un calendario: Ar Lünariu Burg'zan.

Questa pubblicazione non è solo un calendario da appendere temporaneamente al chiodo della cucina, ma una sorta di libro da leggere mese dopo mese e conservare poi gelosamente. Un diario quotidiano, scritto totalmente in dialetto burgzan, dove sono racchiusi avvenimenti storici, leggende, tradizioni, proverbi, ricorrenze e folclore, oltre a fotografie del passato e vignette satiriche rivolte ai vari personaggi borgotaresi. Un insieme di particolari per salvaguardare e tramandare la cultura locale, facendo così meglio comprendere cosa è successo, ma anche cosa succede "Sü e zü pr'al Burgu".

Lo scorrere del tempo non è solo identificabile dai luoghi che cambiano o dalla facciata di Palazzo Boveri, ma anche attraverso il racconto che ogni persona porta dentro di sé. Ogni aneddoto non trascritto può essere un pezzetto della nostra storia andata perduta. Tutto merita di essere raccontato, ed è esattamente quello che sta facendo dal 1976 l'Associazione A. Emmanueli attraverso la passione di Giacomo Bernardi, Salvatore Oppo, Mario Reboli, Rita Feci, senza dimenticare l’apporto culturale dei compianti Pier Luigi Ferrai e Don Antonio Beccarelli, tutti “portatori sani di memoria”.

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1 Commenti
  1. Giacomo

    Grazie, Gigi. Hai saputo cogliere lo spirito del Lünariu burg'zan.25

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