Per le strade di Philadelphia

Da New York si imbocca il tunnel che passa sotto il fiume Hudson e dopo tre chilometri si sbuca nel New Jersey. Da lì si prosegue fino ad arrivare nel Delaware per giungere poi in Pennsylvania.
 
Se c’è una cosa che contraddistingue all'istante la città di Philadelphia, rispetto a New York, è la tranquillità. Finalmente… la frenesia, la bolgia e gli eccessi rimangono solo un ricordo. Nonostante sia una metropoli abitata da qualche milione di abitanti si riesce a respirare un’aria diversa, in tutti i sensi, e all’apparenza è un luogo tranquillamente vivibile. 

Tutto richiama alla memoria un suo cittadino illustre, no, non "Rocky Balboa", perchè qui furono girati i film, ma Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, ed è qui che si firmarono la dichiarazione di Indipendenza e la successiva Costituzione statunitense.
 
Da questa città partì poi lo sviluppo economico, industriale e politico di tutti gli Stati Uniti, infatti le targhe sugli edifici riportano con orgoglio che lì sono state create molte realtà americane: le prime banche, le prime assicurazioni e i primi fondi sociali. Fu invece proprio Franklin che ideò la prima biblioteca pubblica, fondò l'Università di Philadelphia e il primo dipartimento di vigili del fuoco volontari. A lui vanno attribuite anche decine di invenzioni ancora oggi in uso, tra queste l'ora legale e il parafulmine, tant’è che è una delle persone a comparire sui Dollari (sul biglietto da cento) pur non essendo stato un Presidente americano.
 Dal 1790 riposa nel piccolo cimitero ai bordi della city e quello che più mi ha stupito è che la sua tomba è identica a quella degli altri comuni mortali, una semplice lastra di granito con indicato il nome e l’anno di morte.  Ehh… sti merican!
LINK: C'era una volta New York

Foto: le strade di Philadelphia...



9 Commenti
  1. Monica

    Piu` leggo i tuoi post, e piu`, m`innamoro di questa grande America

  2. Ruggero

    Rimango colpito dal fatto che il nostro "Patrizio Roversi" metta in fondo al suo articolo un video del cantante che non apprezza per niente!! Non sono pero' convinto del tutto che sua moglie si senta come Syusy Bladi, parli allo stesso modo e con le stesse idee!! Da quello che ho sentito alle cene è la parte ancora sana della famiglia, spero resista e non lo accompagni in questo suo giro del mondo alla "Soldini", navigatore in solitario!!

  3. Laura/Fabrizio

    Nel nostro diario di bordo c’è anche questa città. Siamo andati in viaggio di nozze negli USA e nel nostro lungo percorso siamo passati anche per Philadelphia è vero che il centro della città è vivibile e piccolo, ci sono solo una decina di grattaceli….. e è una bella città. Ci siamo fermati poco perché siamo ripartiti per Washington. Grazie Cavalli per questo ricordo inaspettato e piacevole.

  4. Cri Cri

    La grande capacità di Gigi, oltre a fare delle stupende foto, è di scrivere quelle 15 righe, che rispolverano le conoscenze scolastiche archiviate e fanno tornare la voglia di ricordare come la storia lasci le sue impronte indelebile.
    Proprio perchè sono poche righe, in cui dice tutto, in cui fa trasparire quello che ha provato, quello che un luogo gli ha trasmesso, indirizza la mente (almeno per quello che mi riguarda) a ricercare le SUE sensazioni nelle SUE immagini.
    e ci riesce veramente benissimo...
    ancora grazie...

  5. Claudik

    Dopo aver vissuto per 16 giorni negli States per studio il ritorno è stato impressionante. Anch’io sono rimasto senza parole, è un altro mondo, è un mondo di paesaggi da film. I panorami sono piatti e sterminati, i grattacieli infinitamente alti, giorni passati lungo le mitiche strade ad ammirare luoghi così diversi e notti che parevano non arrivare mai. Anche a Filadelfia ho trovato la stessa efficienza americana, città moderna e dall’aspetto anglosassone. Mi hai fatto tornare là e ti assicuro che ripartirei .....caffè e intrugli vari a parte.

  6. Remo Ponzini

    Ho sempre pensato che negli Stati Uniti ogni singola città rappresentasse un piccolo mondo. Una nazione in grado di conglobare al suo interno una miriade di razze e di culture. Capace, nel tempo, di redimere i conflitti razziali, di accorpare popoli diversi e di farli convivere nei dettami e nei principi democratici.

    La raffigurazione, anche visiva, che il Gigi ci ha fatto di New York e di Philadelphia ci dimostra ed avvalora quanto siano diverse queste due metropoli nonostante che distino solo 160 Km.. Frenetica, innovativa, modernissima la prima; più compassata, manierata, ovattata e tradizionale la seconda.
    Penso che il fascino di questo stato, che ha accolto genti provenienti da ogni angolo del globo, susciti in tutti noi un profondo senso di stima e di ammirazione.

    Le foto dei quartieri storici di Philadelphia odorano veramente di serenità e di calore avvolgente. Tutto ciò ci induce a ritenere che in quei luoghi riusciremmo a vivere con estrema piacevolezza. Quartieri che, pur essendo posti nel centro di metropoli, sono stati isolati dal traffico convulso e sembrano concepiti per salvaguardare la popolazione dagli assilli che sovrastano il vivere quotidiano.

    Caro Gigi, il solito roboante Ruggero in quattro righe ha voluto squassare i tuoi peregrinanti riti turistici ed i tuoi "disgusti" musicali. Questo improvvido ragazzaccio si diletta a ficcare naso nei risvolti del tuo modo di vivere irridendo e biasimando. Mi sa che dovremo rassegnarci a tenercelo così come è; tumultuoso ma anche estremamente accattivante.
    Tu comunque potrai pur sempre consolarti rileggendoti il commento della Cri-Cri. Ricordo che questa ragazza disse, tempo fa, di aver scritto un romanzo e di averlo riposto ...in un cantuccio. Spero che si decida a parlarcene quando vorrà e quando le garberà.

    Un cordiale saluto a tutti.

  7. Martina Bertacchi

    Ciao Gigi!
    Sono spettacolari le foto
    ci sono dei colori fantastici! :)
    sei proprio innamorato di questa America!

  8. Cri Cri

    Caro Remo,
    sto pensando... sto preparando...
    al momento giusto, leggerai, e mi auguo tanto... apprezzerai!!!!
    ma è solo un diletto in cui non riesco poi cosi bene!!! puro piacere personale!!!

  9. Remo Ponzini

    Cara Cri-Cri

    Come ben sai anche il grande A.Manzoni, prima della pubblicazione dei "Promessi Sposi", si recò in Firenze (l'italiano si parlava solo lì) a sciacquare il suo romanzo nell'Arno. Presumo che anche tu stia facendo altrettanto in qualche ruscelletto che scorre vicino a casa tua.
    Noi restiamo in paziente attesa senza alcuna fretta e senza esercitare pressioni. Avevo perfettamente compreso che tu l'avessi scritto per diletto e, molto probabilmente, per un legittimo desiderio di appagamento personale.
    In bocca al lupo Cristina e facci sapere.
    Ciao. Remo.

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