
Avevo cercato di calcolare tutto per una buona riuscita della serata, avevo però ignorato il fattore maltempo, senza dubbio ne ha condizionato una migliore riuscita, sì perché dalle sei del pomeriggio alle otto sono fioccate più disdette che fiocchi dal cielo: settanta circa le persone presenti che hanno comunque voluto “sfidare” le strade imbiancate per dare il loro sostegno al confronto.
Al tavolo dei relatori c’erano tutti, dal Consigliere Regionale Gabriele Ferrari, al Sindaco di Monteveglio “Valsamoggia” Daniele Ruscigno, ai Sindaci di Albareto, Borgo Val di Taro, Bedonia e Tornolo, solo il Sindaco di Compiano ha dato forfait, è probabile che abbia ritenuto che il nostro problema non fosse un suo problema.
Chi ha ascoltato con “orecchie accorte” la relazione sull’iter compiuto dalla Valsamoggia, una realtà oggettiva sulla fusione, non ha più avuto dubbi sulla scelta della strada che andrebbe percorsa dai nostri Comuni: una scelta moderna, lungimirante e per me inevitabile.
I Sindaci però non sono stati dello stesso parere, anzi c’era anche chi spacciava i dati esposti come discorsi troppi belli per essere veri, quindi non percorribili, non credibili, quasi fossero “In odor di favola”. La relazione sulla fusione sosteneva che ci sarebbero stati incentivi fiscali per le Amministrazioni per dieci anni, uscita dal patto di stabilità per due, sgravi tributari per i cittadini, servizi unificati e più efficienti, il tutto sostenuto e avvalorato anche dal Consigliere Regionale Gabriele Ferrari, ma nulla da fare, tutti arroccati dentro il loro orticello, a rievocare il passato, senza considerare il futuro o quello che ci aspetterà tra non molto.
Un insieme di logiche superate, soprattutto se viste in direzione dei tagli pubblici che arriveranno.
Quello che ne è invece uscito, interpretando le parole dei Sindaci, oltre ai campanilismi sempre presenti, che per ora non si farà nulla, magari in attesa di una decisione che arriverà sicuramente dall’alto.
Anche la strada dell’Unione dei Comuni, quella con il mantenimento di tutte e cinque le Amministrazioni, l’ho vista sbarrata, forse la sarebbe un po’ meno se tra questi non ci fosse il Comune di Borgo Val di Taro, sempre al centro di contese per timore di una sua egemonia sui Comuni più piccoli.
Aldilà di supporre una fusione a 4 (senza Borgotaro), molto probabilmente sta prendendo corpo un’altra ipotesi ormai “forzata”, ed è quella di sostituire la Comunità Montana, di prossima chiusura, da un’Unione di 13 o 15 Comuni. Il “peccato” però è che questa arriverebbe dopo due anni e mezzo che la Regione invita, anzi “striglia” i Comuni ad organizzarsi a tale forma e attuarla ora non sarà nient’altro che un’Unione forzata, una conseguenza dell'inadempienza dei nostri Comuni.
Dopodiché nessuno vieta di fare entrare i cinque comuni fusi, la “Valtaro” appunto, all’interno di questa grande Unione, anzi così facendo avremo il peso di 15.000 cittadini su una popolazione di 40.000…
In ogni caso, se c’è realmente questa possibilità, perché non se n’è parlato chiaramente, non era questa una buona occasione? Mica c’era un plotone d’esecuzione pronto a far fuoco.
Da qui mi viene il sospetto che ci sarà servito un altro piatto già pronto e cucinato dall’alto, conosciuto da pochi e all’insaputa di molti.
Chiudo con una metafora, ma che rispecchia la nostra realtà, la nostra valle, i nostri Amministratori: a nessuno di noi piacerebbe essere operato, ma se l’operazione ci permetterà di vivere meglio e più a lungo chi sarebbe quello sciagurato che non affronterebbe il rischio? Sempre che il chirurgo non la sbagli e finire subito all’altro mondo.
P.s.
Ora ringrazio una ad una le persone intervenute, proprio per non essersi fatte intimorire dalle condizioni meteorologiche, in particolare: Lorella Aviano (Milano), Mara Morini (Tizzano), Luigi Iughetti (Berceto), Daniele Ruscigno (Bologna), Gabriele Ferrari (Parma).
Un ringraziamento va poi all’Amministrazione di Albareto e al Sindaco Botti per la gentile disponibilità e per aver concesso gratuitamente il PalaFungo; a tutti gli Amministratori per aver accolto l’occasione di un civico confronto; ai cittadini che sono intervenuti al dibattito; ai media locali per aver dato ampio risalto all’iniziativa: Valtaro.it, RTA-VideoTaro, Gazzetta di Parma e TaroNews.