Il bosco di ghiaccio

Un albero trasformato dal ghiaccio in una meravigliosa scultura temporanea
L’immagine che si ha davanti è davvero meravigliosa, sembra una delle tante scene fantascientifiche ritrovate nel film Le Cronache di Narnia, uno dei suoi castelli imbiancati. In questo caso non si tratta dell’incantesimo di un medium, ma di una scultura temporanea, creata nel mondo reale. Siamo poco dopo l'abitato di Sambuceto -Compiano-, a fianco della famosa “fontanella”, quella posta sulla strada Bedonia-Bardi.

Ad osservare attentamente quell’albero, attorniato solo dal silenzio –rotto dai primi canti degli uccellini– il pensiero non può che andare ad uno scultore rinascimentale, solo lui potrebbe esprimere cotanto splendore: il ghiaccio, pur essendo avvolto tra i rami dell’albero e ai fili d'erba, è perfettamente arrotondato e levigato, algido e lucente.

L’autore dell’opera è Madre Natura, tramite uno dei tanti scenari che l’esperta cesellatrice dell’inverno ci offre, complice la rottura di una tubazione. Così, per tornare alla realtà, ho segnalato il guasto a Montagna 2000: “Tutto normale, è una presa che è stata mandata in scarico nel periodo invernale. La valvola fa schizzare l'acqua in alto e in queste notti, con minime a -12, si forma il ghiaccio”. La fine dell'incanto sarà perciò prossima.

Ha collaborato a questo post:


I particolari della 'scultura' di ghiaccio



4 Commenti
  1. Nicola Cattaneo

    Caso vuole che ci sia passato davanti proprio ieri...e che lo abbia notato e pensato di avvisarti... ma mi hai preceduto.
    Ricorda le sculture naturali che nei paesi di montagna vengono fatte nello stesso modo per abbellire i centri dei paesi o lungo o i fiumi.
    Mi ha rispedito in un colpo a Ortisei...

  2. Piero Rizzi Bianchi

    La bellezza dell'Inverno è come quella di una donna austera e riservata: non è per tutti, è più incantata e profonda... Complimenti a chi sa coglierla!

  3. Dolores

    Che meraviglia!
    Ma in quel bosco che sta sciogliendo l'ultima neve e nasconde già un accenno di risveglio primaverile. In fondo non è poi grandissima quella scultura... ma proprio per quello stupisce nella sua unicità solitaria... come un'apparizione.
    E con gli scatti sapienti e profondi che il Gigi sa cogliere... in curiose prospettive che l'acqua nevosa e il freddo hanno creato dando vita a rivoli e stalattiti.
    Ogni sguardo può dare la sua interpretazione... ora di pioggia... di lacrime... di intrighi... di ramificazioni... di mani rugose... pensieri contorti o di esseri immaginari.
    Io... ritornando bambina... vedo "i candero'ti" che andavo sempre a cercare coi miei compagni di giochi vicino le rocce dietro il nostro paese di Scopolo.... felici ne facevamo gran scorta e sfidando "u picchettu" alle mani... tornavamo a casa sgranocchiandoli "a tutta na"... non sapendo che in fondo in fondo... non saremmo mai cresciuti del tutto.

  4. Davide della Dugura

    E' comunque uno spreco assurdo di acqua potabile !!
    Non c' è altra soluzione tecnica che lasciare aperta una valvola ?
    E' acqua che paghiamo noi.
    Montagna2000 se ci sei batti un colpo !

Commenta

Somma e invia : 8 + 10 =
Accetto Non accetto


Resta aggiornato

Post simili

Il senso della Malvasia

L'evoluzione enologica parmense: quando non basta essere "Food Valley"

Il profumo del Tiglio

Un profumo che va oltre la sua essenza, racchiude piacevoli frammenti di vita

Il vino della Val di Vara

Nel piccolo paesino di Carro si produce da qualche anno vino di qualità, tra cui una vera sorpresa: il Vermentino

Don Chisciotte

Oltrepassato il Passo Santadonna sono comparse delle strane forme in mezzo ad un campo e così...

La notte alle Trevine

Una passeggiata notturna nella faggeta del monte Penna