La Val d'Elsa "In duplice filar"

Per immaginare la Toscana sarebbe sufficiente chiudere gli occhi: cipressi, vigneti, ulivi, girasoli, castelli e casali, però ho preferito non fantasticare e andare a visitare alcuni di quei luoghi.
La bellezza di questa regione è ormai indubbia, anzi, è stata una percezione persino eccessiva, quasi irreale, non c’è collina, strada o casolare che non sia estrapolato da una cartolina o da un film. Per non parlare poi del vino, specchio dell’anima toscana, perfetto sotto ogni aspetto, sia in bocca che al naso, per arrivare fino all’etichetta, solitamente associato a un nomignolo che ne rievoca l’indubbia paternità.

Saranno anche scenari che trasmettono impegno, riguardo e passione, oltre ad una sana tranquillità, ma alla fine della fiera sentivo quasi il bisogno di un po’ di disordine, di trasgredire a qualche regola, tanto per non sentirmi in un altro mondo pur essendo a un paio d’ore da casa… Invece no, i cipressi alti e schietti vanno “in duplice filar”, indicando la via padronale che arriva al casale o alla chiesetta; le dolci colline custodiscono, ancora per poco, i grappoli di Canaiolo, Sangiovese e Vernaccia; i girasoli, ormai dalla triste sembianza, attendono di essere colti; anche i borghi medievali, dai quali si ergono torri o campanili che perpetuano secoli di storia, sono rimasti praticamente immutati, tra questi San Gimignano, Volterra, Colle Val d’Elsa, Monteriggioni.

E in un simile scenario potevo forse sottrarmi dallo scattare qualche foto?

Foto: su e giù tra vigneti e cipressi, tra storia e turismo...



6 Commenti
  1. Arturo Curà

    Carissimo Gigi, ho appena visionato il tuo materiale fotografico come sempre puntuale, attentissimo, divertito e ironico. E infatti l'abilità di un fotografo, a parer mio, non è solo quella pura e semplice del "ritratto", ma quella di saper filtrare la realtà attraverso il suo occhio che diventa "racconto" personale. In poche parole questa strepitosa Toscana "vista e percorsa da Gigi" è un bell'esempio di contaminazione artistica dove alle Torri miracolose e agli scorci ardimentosi si mescolano allegramente le insegne da vecchia osteria e la pacata quotidianità di un tempo vissuto in perfetta armonia.
    Davanti a questa tua "rassegna" mi ha assalito lo sconcerto sapendo che in un Paese mirabolante ( tutta o quasi tutta l'Italia è mirabolante ) una Ministra dello sfascio culturale ha emanato un recente decreto scolastico che annulla o annullerebbe lo studio della Storia dell'Arte! Il che sarebbe come a dire che l'Arte, cioè l'Italia, è cosa inutile.....
    Quindi le Torri, le chiese, i campanili, i palazzi, le piazze, le stradine, i campi coltivati, le sculture, i dipinti, le poesie, i romanzi, il teatro, la musica, il cinema etc. non devono essere insegnate ai nostri ragazzi. E di seguito: quando un altro Grande Ministro dell'Economia ha detto con la sua arrogante sicumera che "con la cultura non si mangia" credo che ci sarebbero gli estremi per una impiccagione in piazza. Perchè se un Paese che sulle proprie bellezze dovrebbe camparci lautamente è indotto a dimenticarsene, significa che è perduto.
    Voglio sperare che almeno la Scuola disobbedisca alla signora Gelmini e mandi a quel paese quel genio incomprensibile di Tremonti.
    Caro Gigi, coraggio. Continua imperterrito a produrre questi tuoi viaggi perchè sono importanti "lezioni" culturali e umanitarie dentro la brodaglia che sta annegando questo Paese. Criminosamente.

  2. Fausto

    Foto 10 ed 84 over over over the top.

    La 10 per le motivazioni che ti ho già esposto e che se mi permetterai condividerò sul fotoclub.

    Ma, soprattutto, l'84 mi ha aperto ad un utilizzo nuovo della diagonale. Questa è una composizione geniale.

    Le regole canoniche direbbero che il soggetto non è posto in prossimità dei 2/3 di destra, perciò l'utilizzo di una diagonale che spinge la lettura fuori dalla foto sarebbe tecnicamente sbagliata.

    Ma proprio grazie a quel posizionamento a latere si crea una metafora del trascorrere del tempo, ambientata in un paesaggio che per sua natura rappresenta una staticità temporale.

    Per farla semplice... ehehe la persona sembra spinta, inesorabilmente, fuori dalla scena.

    Perciò utilizzata in altri contesti una diagonale del genere potrebbe risultare molto utile per creare un racconto.

    PS. belle anche tante altre (solo alcune presentano del micromosso che denotano una certa fretta nello scatto).

  3. Claudio m.

    Stupende Tutte !
    Grazie per questa "Vacanza" toscana anche per i nostri occhi.
    L'Ente provinciale turismo dovrebbe esserti grato...

  4. Francesca

    Si bellissima la Val d'Elsa, ci sono stata l'estaste scorsa e mi ricordo benissimo le "O" dalle parti di Volterra. Infatti ci eravamo fermati a fare qualche foto anche noi. Al ritorno, abbiam scoperto che ci avevano manomesso la serratura della macchina, e aperta, per rubarmi la borsa che siccome siam stati via 15 minuti avevo lasciato sotto il sedile... maledetta Toscana!!!

  5. Monica Serpagli

    Posti bellissimi, ma soprattutto foto stupende, come sempre! Concordo appieno con quanto scritto da Arturo Curà. Bravo GG continua così, continua a regalarci la tua arte. Grazie. Questi momenti in cui scorro i tuoi pezzi che parlano dei posti della mia infanzia mi regalano dei bei momenti, le tue foto.... soprattutto la partecipazione di tante persone che costruttivamente esprimono il loro punto di vista, che meraviglia....
    Esvaso è diventato un piacevole appuntamento. Grazie a tuttiiiiiiiiiiiiiii

  6. Remo Ponzini

    Gigi detto "l'Etrusco" ha sentito il bisogno impellente di far visita alle terre dei suoi antenati. Chissà se il "gaglioffo", con il suo rinomato fiuto tartufesco, annusando e rimesdando nelle antiche tombe, sia mai riuscito ad arraffare, con guizzo solerte, qualche refuso o qualche coccio abbandonato da un tombarolo distratto.

    Spero che il ribollente farmacista Ruggero, quando avrà finito di scalciare senza fine con il tosto PK sui foschi complotti delle Torri Gemelle, trovi il tempo di venire a pascolare su questo blog più rasserenante ed a erudirci sui misfatti del suo esvasante amico necroforo noto profanatore di tombe antiche. Forza, o Ruggero, lascia i fumosi ed irrisolvibili intrighi internazionali, ed abbandonati alle nostre più sollazzanti dissertazioni.
    So che ti diletti a canzonar il Gigi e questa mi sembra l'arena più appropriata.

    Saprai che ama le neve e che è in procinto di partire per l'Alto Adige per raggiungere l'amico Speedy Pizza. Mi sorge il sospetto che questa sua manifesta passione nasconda una verità ben diversa. In quei luoghi, a 3mila metri d'altezza, fu trovato il cadavere congelato di OTZI vissuto 5mila anni fa.
    Mi fa pensare che pure lui voglia scoprire la carcassa di qualche cavernicolo.
    " Dall'ETRURIA al SUDTIROL " sarà il titolo del prossimo servizio. All'orizzonte si profilano antichi resti mortali.

    Questa sera ho sparato solo cacchiate dimenticando Volterra e San Gimignano. Non c'era più nulla da aggiungere dopo l'affresco del grande maestro Arturo Curà detto " il Prode ". Ho evitato un po' vilmente il confronto ma la suggestionante descrizione di quei luoghi era già stata sapientemente locata.
    Ovviamente la sua tracimante bile nei confronti del Berlusca ed accoliti è nuovamente esplosa con la solita veemenza.
    Penso anch'io che questo satrapo sia ormai giunto al capolinea. Rien ne va plus direbbero a Parigi.
    Ciao a tutti, lestofanti compresi.

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