Il tempo che vorrei
Mi piacerebbe che uno dei limiti del codice stradale, quello di non superare i 50 km/h, fosse una sorta di regola da rispettare anche nella vita. Pur di fermarli mi accontenterei degli anni che ho, sarebbe il tempo che vorrei, invece no, la vita corre e anche forte, senza nemmeno un deterrente per rallentare.
A nulla servono i detti consolatori di chi ha più anni di me: "Ma sì, la vita comincia a quarant’anni…", solo che ormai ho passato anche quelli, quindi non ho nemmeno più frasi rassicuranti su cui contare.
La "prova del nove", la certezza che il tempo è davvero passato e che lui mica scherza, si è resa concreta anche qualche giorno fa.
Mi ha scritto un amico delle medie/seminario, Alcide Tosi di Rapallo, era da quando avevo l’acne sul mento che non lo sentivo. Nel dargli risposta su cosa avevo combinato in questi anni, mi sono accorto che i conti non tornavano, i ricordi che trascrivevo sballavano tutti di dieci anni... consideravo fosse accaduto vent’anni fa e invece erano trenta, dieci anni fa ed erano venti. Brutto segno, mooolto brutto!
Mi rendo conto che la mia è un’età avversa, non facile da affrontare, faccio sempre finta che non mi riguardi, come se gli anni passassero solo agli altri. E' la prima volta che compio 48 anni e già mi fanno paura!
P.s.
Alcide, il tempo è passato, ma tu non sei per nulla cambiato, la mail e il cellulare che mi hai indicato sono entrambi sbagliati, se mai ricapiterai ancora su Esvaso… batti un colpo, forte e chiaro mi raccomando.
Alcide Tosi... un vero tuffo nel passato!
Caro GGG ( grande Gigi ),
ad una persona speciale
Solo un Augurio Speciale!
Caro Cavalli non arrenderti al tempo tu sei più forte!! Auguri
Gigi i miei auguri sono doppi, uno tutto per te e l'altro per la tolleranza e costanza con cui riesci a condividere le tue emozioni che spesso non sono altro che i nostri timori o le nostre gioie che la vita ci riserva.
Un bacio e un abbraccio
In primis tanti cari auguri da un amico sincero!
Poi non fare caso agli anni e tenterò di dirti il perché:
Non sappiamo cosa sia il tempo.
Ciò che noi definiamo "tempo", lo spiega bene l'Amico Albert, accelera, rallenta, e fa un sacco di cose strane, è indissolubile dallo spazio, il quale si curva si contorce ne fa di tutti i colori...
Noi, poveri umani siamo ancora prima dell'età della pietra per queste cose, pensa definiamo anno un giro di Gea intorno al sole e ci siamo messo a dividere questo fatto in 12 parti regolandoci sulla luna e poi corregendo gli errori, il giorno è un giro della terra su se stessa e siccome la circonferenza all'equatore è lunga circa 40.000 km all'equatore si gira a circa 1.667 Km/h ; ecco l'ora! Abbiamo diviso il giorno in 24 parti ma è completamente convenzionale difatti i fusi orari sono una delle cose che vanno più a zig-zag che abbiamo fatto, i secondi sono all'incirca i battiti del cuore di una persona forte sana e ben allenata.
Come il nostro sistema decimale così è, semplicemente perché abbiamo 10 dita, ma potevamo sceglier tranquillamente un'altra base che tutto sarebbe funzionato bene ugualmente.
Tutto questo per dirti, caro Gigi, che il tempo lo abbiamo inventato noi! Dunque anche il suo scorrere. I cambiamenti fisiologici che subiamo non avvengono a causa del tempo che scorre, ma sono loro che ci fanno percepire il tempo che scorre. Se noi nascessimo dopo una lunga gestazione già belli sviluppati con una apparente età di una venticinquina d'anni (per esempio) e così si rimanesse senza mutamenti per un tempo variabile da soggetto a soggeto e poi istantaneamente ed inaspettatamente arrivasse la morte noi percepiremmo lo scorrere del tempo solo osservando le altre cose che deperiscono o comunque si modificano.
Certo nella vita comunque in tutte le cose vi è un prima ed un dopo, ma è un fluire che non ha senso, che senso ha un prima che non esiste più ed un dopo che ancora non esiste e che si forma e si crea da solo via via che questo avviene, insomma il tempo lo definiamo, ma non sappiamo cosa sia, dunque tu puoi dire che da quando sei nato la terra ha girato intorno al sole 48 volte e solo con un termine di paragone puoi definire questo, ma in realtà quanto tempo hai non lo sai. Ed allora se ti levi 10 anni a me sta benissimo!
Insomma il tempo non ha alcuna importanza, ma se non ha importanza il quanto allora cosa ha importanza ? IL COME !!!!! Eccome se il come ha importanza ! Quello si ! Dunque è per questo che i miei auguri per il TUO COME sono veri, sinceri, e proficui, te ne mando una bella sacchettata, usali bene i miei auguri, ma non ti preoccupare quando li AVRAI (FUTURO) finiti dimmelo che te ne manderò ancora!
Ho tentato di dimostrarti il perché dei miei auguri, fatto sta che il vero motivo è che siamo Amici.
Con affetto tuo Amico Stefano
No, non rallentano, e tantomeno si fermano... io ci ho provato... 49,50,49,50,49.... e i prossimi saranno 67.... (e tu naturalmente la prima volta che mi incontri, mi dirai.. "ma non li dimostri" !!!)
A U G U R I !!
E' colpa del linguaggio se il tempo è il numero del movimento secondo un prima ed un poi; nel continuo della natura non si compiono anni. In ogni caso auguri.
Giuseppe Toffanin
Visto che tu hai condiviso questa riflessione con noi, voglio condividere anche la mia, che sarà un preambolo ad una serie di immagini che rappresenterà il mio e nostro percorso.
Titolo: Oggi, Noi
"Posso apprendere di tanti già passati,
posso sognare di tantissimi mai venuti,
ma Io, oggi, vivo di Voi,
come Voi vivete di Me."
Perciò GG, sappi che per me me è un onore vivere di te, sono davvero felice che nel mio presente ci sia una persona come te.
Il tuo Gusto per la Vita è contagioso e credo che solo coloro che la amano così profondamente abbiano il timore del tempo che inesorabile trascorre.
Perciò, per come la vedo io... fregatene dei limiti e corri al massimo perchè non tutti hanno i "Cavalli" che hai tu sotto al sedere :)
Corri, Gigi corri...
Ma quale Buon Compleanno. Ferma il Tempo, azzera gli anni! Comunque... Auguri lo stesso! Angela
E allora AUGURI!
In tanti ti hanno mandato post mooolto positivi, ma io concordo con te, sul fatto che fa fin senso dirlo (pensa io che ne compirò 50, aaagh!).
E nessuna consolazione mi viene da quelli che ti dicono che gli anni non sono quelli dell'anagrafe ma quelli che ti senti: me ne posso anche sentire 30 ma tanto son 50, e non ci posso fare niente, in più non vedo neanche tutta questa poesia a diventar vecchi, io ci vedo solo problemi.
Concordo con Fausto e anche io apprezzo molto il tuo gusto per la vita, nel perseguire i tuoi interessi (le foto, il blog ecc) fino quasi a farne un'arte.
Ancora auguri
ciao
Roberta
... sei come il buon vino, più invecchi e più è sei "buono", opsssss volevo dire simpatico :-)))
Sinceri auguri di buon compleanno, con affetto e stima
Cristina V.
Auguri auguri! Pensa quante cose belle farai in tempo a vedere: la quarta e la quinta repubblica, la decrescita felice, la giustizia in terra, ecc. E magari diventerai Governatore del Dipartimento TaroCeno che sostituirà quasi una decina di comuni. A Bedonia quand'ero piccolo, c'era una filastrocca che diceva "Pier Luigi nato a Parigi via Polenta numero trenta". Per motivi temporali non puoi essere tu tale Pier Luigi. Magari la filastrocca era arrivata dalla vicina Bettola via Monte Ragola.
Giuseppe Serpagli - Milano
Auguri a te e a tuo fratello Esvaso.
Insieme siete unici. Baci
GG mi bisso e ti rifaccio gli auguri solamente che non ho ben chiaro a chi rivolgermi .....all'amico Gigi o al fedele Esvaso?? Bacio e grazie di tutto!!!
Ma non sei neppure a metà della tua esistenza. Con i progressi che sta facendo la medicina sarai condannato a campare sino a centoventanni. Invece di contare le pecore pensa a tutte le pale eoliche che sarai costretto a decantare. Ce le piazzeranno anche sui tetti quando finiranno le riserve di petrolio.
Abbiamo la nefasta abitudine di percepire gli anniversari come un minaccioso conteggio alla rovescia anziché come un ambito traguardo. Ingabbia gli affanni che il trascorrere del tempo cerca di infliggerci e vedi di ripescare gli sproni di cui disponi a iosa. Se poi dovessi abbisognare di particolari spinte energetiche puoi sempre ricorrere al Ruggente farmacista Ruggero che con qualche pastiglietta magica anfetaminica troverebbe il modo di farti risorgere o capitolare per sempre.
Mi è molto piaciuto lelogio commemorativo che ti ha confezionato Fausto B. che ha attinto persino alla sua vena poetica pur di celebrarti nel migliore dei modi. Come si fa a non essere daccordo con i suoi equilibrati e sinceri attestati di stima. Divertentissimo il suo invito a fare ricorso ai tuoi Cavalli per ritrovare energie biologicamente pure e non come quelle contaminate descritte nel paragrafo precedente.
Oggi non sono in grado di fare incazzare il Vulcanico Ruggero. Lho provocato anche su face-book ma non spruzza i soliti lapilli incandescenti. Tu Gigi continua ad operare secondo il tuo costume. Ci fornisci i mezzi tecnici per discutere delle nostre problematiche e ci consenti di dialogare fra noi ampliando le nostre conoscenze personali. Mi chiedo sempre come tu faccia a trovare argomenti nuovi ogni 3/4 giorni. Che Iddio ti preservi.
Auguri!! Sapere che altri la pensano così... bè fa sentire meno soli!!!
Io non ti conosco personalmente, sono entrata in contatto con questo stupendo blog dando una mano per la questione eolico Passo Santa Donna e ne sono rimasta colpita!!
Hai un'espressività rara sia come fotografo che come comunicatore!!!! Non importa quanti anni hai!! Mi sembri una persona davvero valida!!!! ciao Simona
Approfitto del compleanno per esprimerti la mia approvazione per quanto scrivi e il piacere di aver scoperto sto blog. Prima di tutto per riuscire a scrivere quasi un post al giorno che non è cosa di poco conto! Uno dei motivi per cui apro la pagina tutti i giorni è che sono sicuro di ritrovare un articolo nuovo e di sicuro interesse. E infine buon compleanno!
Auguri da chi i 50 li ha già sorpassati senza rallentare...tranquillo, è un attimo...ma poi passa...
Beati quelli che ci sono arrivati ai 50! Magari potessero dire le cose che hai detto tu.
Quelli che... Tosì.... sì era quello che frequentava una classe inferiore alla mia all' Istituto San Marco, a metà anni '70.
Io vedo tutti i fine settimana, o quasi, un altro tuo ex compagno di classe tale Decampoli. Lui non si ricorda di me, o meglio sembra che non si ricordi, mi pare sincero quando ci incrociamo in strada. Non mi ha mai guardato.
Vabbè, basta ricordi, auguri in ritardo e quando partirò io, tu avrai ancora un anno per godertela!
Dopo quello che ti ha scritto Fausto, fossi in te non morirei più
Non potendoli fermare io i 50 li ho passati da un pò e se ti devo dire la verità l'età ottimale è esattamente quella che ti ritrovi.........se vogliamo invece discuterne facciamolo sull'età degli altri...
Auguri Gigi
Auguroni Gigi e grazie per quello che scrivi e come scrivi.
I tuoi pensieri e le tue riflessioni sono come pillole per rilassarmi.
Ciao e di nuovo auguri
Luisa
Gli anni non contano, AUGURI anche ad ESVASO !! L'e un bravu fio.
Beh, vista l'intraprendenza che hai ultimamente... Auguri che sia un vero '48! :)
Sabato scorso sono stato al grande concerto di Francesco de Gregori al regio di Parma. Ad un certo punto, forse mentre cantava "Rimmel", ho realizzato che stavo applaudendo un signore di sessantatre anni di cui mi sono "innamorato" nel 1975...
Gigi carissimo,
che sono queste lamentazioni da "muro del pianto" a proposito di un anno che passa? La vita rotola come il "barattolo" di Gianni Meccia ( a proposito il cantautore è ancora in vita? ) Cantava: "... rotola, rotola, rotola... strada facendo rotola, come un amore inutile... quando mai finirà?" e noi ballavamo da Mellini il cha cha cha. Erano gli ultimissimi "anni 50", c'era già Mina che rivoluzionava lo stile canterino, pensa un po', e allo scadere della bella stagione ( novembre ) io compivo 20 anni il che vuol dire che quest'anno ne compirò la bellezza di 73!
Che devo fare, caro compagnone... impiccarmi all'albero?
Manco per sogno.
Scusa se ci ho messo un po' a risponderti, sono pigro e poi amo troppo il mio passato di "bedoniese" a meta' che ho quasi paura di rincontrarlo. Ma parlami un po' di te', che fai? Sei sposato? Hai piu' visto Riccardo Benna e suo cugino Alberto? Ero particolarmente amico di quest'ultimo, sono in arretrato di 35 anni sui fatti del tuo bel paese!
Per quanto riguarda i tuoi 48 sono poi anche i miei ma il famoso fanciullino pascoliano e' sempre pronto a saltar fuori e a combinarne una delle sue, quando hai detto che non sono cambiato e' vero, mi basta l'occasione giusta per sfoderare il "meglio".
Ho un figlio di 17 anni che a volte,diciamo spesso,mi guarda perplesso. Ho bussato a sufficienza? Guardati sotto il letto Gigi, non vorrei che nel cuore della notte un seminarista per niente prete ti facesse il solletico ai piedi!
Ti ricordi quando giocavamo a palla nell'aula di scuola con della carta tenuta su' col nastro adesivo? Altro che game boy, play station, per non parlare dei dispetti agli insegnanti, una volta ho riempito le maniche del cappotto di quella di italiano con un mucchio di palle di carta, cosi' quando poi se l'e'infilato e' scappata carta dappertutto!
C'era poi un tipo che mi pare si chiamasse Lusardi che la carta se la mangiava, per non parlare della colla da bricolage, la Coccoina, faceva proprio schifo.
Mi sono sbagliato, quello che mangiava la carta e la colla era Ponzini, di' quell'Agazzi che ti scrive e' quello famoso che era in classe con noi? Per intenderci ,quello delle cave? Era un tipo simpatico, sai, mi piacerebbe fregare ancora le bottiglie d'aranciata Lynx dai camion parcheggiati di fronte al seminario. Ero io che le prendevo, nottetempo, he, he, he !!!
Per stasera ti mando quest'ultima e mail, il sigaro che mi stavo fumando mi sta' ormai bruciando le dita, sono le 1,52 di notte o di mattino, e' l'ora di fare la nanna!
Anche per te, a meno che domani mattina per sbaglio, ad uno che voleva una villa vista santuario, non gli rifili il vecchio vespasiano che sta' dietro al seminario, probabilmente ci dev'essere ancora qualche mio ricordino fossilizzato.
Ciao Cavallo Pazzo. By Alcide, genovese becca fighi.
Ciao, sono di nuovo io, a ricordarti il passato.
Sai, fra le persone piu' pittoresche che ho conosciuto a Bedonia c'era un prete, non so' se l'hai conosciuto, si chiamava Don Lino Bruschi, era originario di Bruschi di Sotto, i suoi gestivano la vecchia trattoria Bruschi, chissa' se la conosci! Era un tipo forte, era andato negli States negli anni 60 ed aveva fatto successo, a sentir lui, suonando la fisarmonica, poi, invecchiato era stato richiamato dalla diocesi di Piacenza e "confinato" nel seminario di Bedonia.
A volte a noi seminaristi ci portava a fare un giro per il paese con la sua 124 scassata, che quando prendeva le curve gli si apriva di botto la portiera di dietro. Era davvero un tipo picaresco ed in fondo molto triste; con sue uniche due compagne per la vecchiaia, la fisarmonica ed il fiasco.
Una delle ragioni che mi hanno spinto a lasciar perdere la strada che avevo preso e' forse anche la paura di finire come lui, solo come un cane.
Fra i miei vecchi compagni di seminario c'era anche un certo Spagnoli di Borgotaro, suonava bene la tromba ed una mattina si e' messo dalla sua finestra, lato santuario, a suonar bandiera rossa con la tromba, ricordo che il buon rettore gli ha fatto un culo tanto che gli deve dolere ancora, l'hai conosciuto?
Piu' rifletto ai miei anni passati a Bedonia e piu' li trovo simili ad una novella del Guareschi, chissa', forse un giorno potrei anche scrivere una serie di novelle dedicate a quegli anni!
Tornando ai nostri tempi, forse hai saputo che hanno tolto la corriera che collegava Chiavari al tuo bel paese, per me', se volessi tornare a farci un giro, sarebbe un grosso problema. Nel 2004 mi sono fatto un infarto, la conseguenza maggiore che per ora sembra avermi dato e' la narcolessia percio' ho dovuto rinunciare alla guida dell'auto, percio' niente mezzi pubblici, niente bedonia, sembra che per ora te la sia cavata ma studiero' qualcosa, he he he.
Ti saluto Gigi, fatti sentire, a me' i soliloqui piacciono ma non voglio farlo sapere, non vorrei finire a Collegno con una bella camicia un po' troppo stretta, Alcide.
P.S.
Dimenticavo una cosa importante che fra l'altro si scrive in ogni buon romanzo di "fantasia":
OGNI RIFERIMENTO A FATTI O PERSONE REALMENTE ESISTENTI E' PURAMENTE CASUALE.
per stasera ciao, Alcide.
Caro Gigi,
mi ha davvero fatto piacere questa tua anche se in parte apportatrice di ferali notizie; dimmi un po', adesso se ti corro dietro per rifilarti una spulciata dietro a chi ti nasconderai?
HE! HE! HE!
La morte e' solo una porta, anche se non sono un novantenne , per certi versi ora posso capire la serenita' dei nostri vecchi. Anch'io, prima di fare l'infermiere ho fatto diversi lavori, anche piuttosto faticosi. Nel 1984 ho abbandonato il Seminario o viceversa, non ricordo.
Una volta fuori mio padre mi disse che "chi non lavora neppure mangi", cosi' sono andato a fare il manovale nella ditta edile per la quale lavorava anche lui. Io sono stato sempre una buona forchetta, ma la prima settimana di lavoro quando alla sera giungevo a casa non avevo neanche la forza di riempirmi il burgher. Dopo un anno di lavoro però avevo delle braccia che Braccio di ferro se le sognava di notte!
Dio benedica la Naja che mi salvò, cosi' per un anno mi feci mantenere dallo Stato,piu' o meno come faccio ora, he he he. Mi mandarono ad Udine ,negli alpini, montagne poche ,polveriere tante. E' stato il periodo nel quale ho dormito meno in vita mia. Il fatto è che io, di notte, russo come un mantice e quella brava gente dei miei camerati faceva a gara a chi mi svegliava per primo, questo andò avanti finche' non mi misi a girare per le loro brande, a notte fonda, con la baionetta in mano, il giorno dopo la mia camera da sei letti divenne il mio personale monolocale, nessuno piu' mi sentì russare, miracolo. HE HE HE... E bada i miei cari colleghi non erano Fiorellini, non so' se hai mai sentito parlare di Centocelle, Torpignatara, Cinecitta , Torbellamonaca. Tutti quartieri In della nostra Capitale, in sì, in galera. Bè, il militare purtroppo finì, fu molto istruttivo, se vuoi deminare campi minati sulla spiaggia!!!
Al mio ritorno la questione lavoro si fece sempre più pressante, così trovai lavoro in una cava d'ardesia, li' capii come mai vi stanno cosi' tanto sui coglioni i genovesi doc.
Mi feci un culo se possibile ancora peggiore di quand'ero manovale, non era solo la polvere d'ardesia, l'acqua alle ginocchia per 7 ore, la compagnia di gente che ti accusava quasi apertamente di rubargli il lavoro, per non parlare di qualche strano incidente che ogni tanto accadeva e che posso raccontare solo grazie al mio casco di vetroresina e sughero.
Ad un certo punto, era d'inverno e mi trovavo seduto sopra un blocco d'ardesia bagnato, sulle ginocchia avevo la mia gavetta gelida, giacché la cava non ti passava manco un fornelletto per scaldarti la sbobba, bè, dicevo, ero lì seduto e mi venne in mente, tipo fulmine dal cielo "LA BANDA", no, quelli erano i Blues Brothers, mi venne in mente, invece, una esortazione molto spirituale tipo "STUDIA COGLIONE!" e così colpito dall'illuminazione iniziai il Corso Infermieri Professionali, allora potevi accedervi anche solo con il biennio Ginnasiale, ora ti ci vuole un diploma e devi pagare tre anni di tasse universitarie.
Caro Gigi, chiudo questa mia chiedendoti di una persona, sei mica parente di un'infermiera di Lavagna, da poco vedova, che fa il tuo stesso cognome? Se è sì, salutamela caramente, ho lavorato 5 anni con lei, di quel posto te ne parlerò in seguito. Era per me un vero sollievo sentirla parlare di Bedonia e d'intorni, giacche lì ho lasciato la mia meglio gioventù e spero che la Madonnina di S. Marco me la conservi per farmela rivivere, magari in sogno, prima di andare a rompere le scatole a Riccardo, ci scommetto che sta facendo carte false per potersi reincarnare!!!
Ciao, tuo Alcide.