Costalissera e Terra Rossa

No, per fare una passeggiata non tutti i luoghi sono uguali. Il mio preferito rimane sempre quello di Costalissera per poi proseguire per Terra Rossa. Che li frequento è dall'età di dieci anni, mi ci accompagnò per la prima volta Ida, i suoi genitori erano un tempo mezzadri di quelle terre, poi alla nostra compagnia si aggiunse la mia nipotina Barbara, fatto sta che da allora ho continuato a frequentarli regolarmente.

Distano solo un paio di chilometri dal centro di Bedonia (quando si è giunti al 'Cristo' si prosegue per la stradina sterrata), ma una volta lassù si è davvero fuori dal mondo. Là mi riaffiorano tanti ricordi, rivedo altrettante situazioni che nonostante gli anni sono rimaste intatte, una sorta di cura prodigiosa contro il tempo che fugge.

Rivedo la stessa pianta di mele dove con il coltellino intagliavo la corteccia per mettere un segno ai periodi della mia crescita; una capanna sull'albero, quasi identica a quella che costruii io, anche se il 'proprietario' di oggi l'ha resa un pò più tecnologica; c'è ancora 'u Negrettu' a tagliare la legna e a trasportarla a casa con il trattore; le stesse pozzanghere da evitare per non imbrattare le scarpe se no a casa erano 'rosari'; i pini di 'Galli' ora altissimi e fittissimi, mentre allora riuscivo comodamente a portarne a casa uno, rinchiuso furtivamente dentro al sacco di patate, per fare poi l'albero di Natale a casa di Ida.

Solitamente mi fermo per una mezz'ora, per la canonica fumata di sigaro, e ho modo di riascoltare anche gli stessi suoni famigliari a quei luoghi: i cani di 'Zucca' che si sgolano a fare lo stesso identico trambusto, si sentono le api come gli aerei passare, poi il canto del 'Cucù' contrastare quell'apparente silenzio e, nonostante sia primavera, sentivo persino le castagne cadere.

Altre foto



0 Commenti

Commenta

Somma e invia : 5 + 2 =
Accetto Non accetto


Resta aggiornato

Post simili

Tre giorni di gennaio sul Monte Penna

Un taccuino di viaggio pubblicato nel 1880 dall'allora trentenne Giovanni Mariotti

Settimo

Settimo Anelli era nato nel 1938 e per l'intera vita ha vissuto in casa della famiglia Biasotti

Ti lascio con la penna e mai col cuore

Maria e Vittore Belli, durante la Prima Guerra Mondiale, si scambiarono 359 lettere

Storie di lavoro e silenzi

Negli anni '50 la cementifera era considerata la soluzione nel problema. E oggi cosa abbiamo imparato?

Sandrino

Alessandro Barbieri: in ricordo e al tempo stesso un omaggio ad un bedoniese meritevole