Susanne, Penelope e l'Atlantico

Un'impresa al limite umano: attraversare in barca a vela l'Atlantico e in solitaria
Parte da zero. Impiega 3 anni per trovare gli sponsor ed il finanziamento per comprare la barca. Penelope è nata. E' solo un'idea, una lampadina che si è accesa dentro di se e che non sa più come fare a spegnere. Penelope cresce. Diventa progetto, coinvolge gente, sempre di più, sempre più appassionati. Fallisce più volte; tante porte in faccia, tante lacrime e delusioni, spesso vuole mollare e liberarsi di questo tarlo. Penelope c'è, esiste, alla fine ce l'hano fatta! Non lei, non da sola, il grande merito va a tutti gli amici che ci hanno creduto sempre, che non l'hanno mai abbandonata.

Penelope è nome della barca a vela che sta attraversando l’oceano Atlantico, mentre la ragazza che la conduce in solitaria si chiama Susanne Beyer. Per molti questo nome non dirà un granché, ma per alcuni bedoniesi è un nome famigliare, è infatti la figlia di Federici Laura, signora originaria della frazione di Alpe, anche se da diversi anni vive a Zoagli con la famiglia.
Ne parlo perché questa velista trentenne sta partecipando alla gara di attraversata atlantica in solitaria “Transat 650”, impresa quanto mai estrema e temeraria.

È salpata nei giorni scorsi da La Rochelle in Francia, con destinazione Salvador de Bahia in Brasile (4.200 Miglia, pari a 7.778 Km). I partecipanti sono quarantasei e il tempo impiegato sarà di circa quaranta giorni. Per chi volesse seguire via web la sua posizione, in questo momento è al venticinquesimo posto, può farlo consultando il sito ufficiale della barca o attraverso la pagina Facebook.
Il mio augurio è senza dubbi quello di destreggiarsi alla meglio su gli altri concorrenti, visto che in sfide come queste non conta tanto arrivare primi, quanto arrivare. E allora, cara Penelope: “Avanti tutta…”.
Un articolo del SecoloXIX - 15/10/2011 L'articolo della Gazzetta - Serata allo YC di Parma... L'intervista della Gazzetta (11/2013) L'intervista prima della partenza La pagina su Facebook...

Foto: partenza e attraversata...



115 Commenti
  1. Maddy

    Ma dai??? Che mito... io da sola avrei paura a fare 2 metri dalla spiaggia.. non sapevo che avesse questa passione!
    Le auguro di farcela!

  2. Dario

    Ciao Susanne sto' tifando per te........ avanti tutta!!!!
    Adesso ti seguo sul tracking..... sei al ventesimo posto

  3. Nadia F

    ......la mia mitica cuginetta!!! Vai alla grande, ora prima degli italiani in Serie!!!
    La tua forza e la tua tenacia finalmente ti stanno premiando! Buon Vento!

  4. Arturo Curà

    Come sempre, bravissimo, Gigi!
    Queste sono le belle cose di cui abbiamo bisogno per tirarci un po' su il morale. Intendo la Regata e il tuo prezioso servizio su uno sport misconosciuto che giornali e tv non tengono in considerazione ( c'è il calcio che imperversa e occupa tutto.... ).
    A questa "nostra" Susanne non posso che fare i complimenti per la passione, il coraggio e lo spirito d'avventura.
    Seguirò con ammirazione giorno per giorno la sua traversata anche se arrivasse ultima.

  5. Claudio Agazzi

    Bella la notizia Gigi, complimenti e forza Susanne.
    Claudio

  6. Giuseppina

    In .... alla balena come si dice tra i lupi di mare, e tanti complimenti ad una persona che non può che essere speciale per affrontare un'avventura così. Forza e ancora forza.

  7. Sister

    ..... Ed ora che non c resta che attendere... Il mio pensiero é rivolto a te Sister che della quotidianità hai fatto brodo e per stare tranquilla parti per sfidare l'oceano. La Mamy t ha dato coraggio ed il parmigiano sotto vuoto, Papá l'astuzia e l'amore per il mare, io t dedico ogni singola buona notte e visto che dicono che questa vita nn sia che una serata a teatro, io nn bado a spese e compro la prima fila aspettandoti qui all'asciutto. Bonne nave.

  8. Dony

    Susy.. hai il carattere forte di chi ha origini umili della nostra valle, che non si spaventa di nulla, che fa di ogni difficoltà una sfida, e hai dentro il richiamo del mare trasmesso da un papà davvero speciale... Un ottimo marinaio che ti accompagna sempre nelle tue avventure, che ti aiuta al timone e spiegare le vele... è li come il vento che ti spinge al traguardo!!!
    Sei donna davvero coraggiosa e molto molto speciale!!!
    Susy... noi siamo con te!!!

  9. Marco Biasotti

    e allora...forza Susanne, grande.!

  10. Vale bd

    mi associo alle parole degli altri bloggisti..... forza Susanne... la Valtaro-Valceno è con te....

  11. Roberto F.

    l tuo punto di forza è il carattere e la tenacia.....Susy fai gonfiare le vele e avanti tuttaaaa!!!! Siamo con te!

  12. Eli

    FORZA SUSY!!!!! Il tuo coraggio (perchè è anche di questo che si tratta) è strepitoso! Tifo per te!!!

  13. Ila

    forza susy, hai un grande coraggio, fai vedere chi sei... forzaaaaaaaaaaaaa!!!!!!

  14. NadiaF

    Finalmente a Madeira!!!! e finalmente un po' di meritato riposo, te lo sei guadagnato, prima tra gli italiani e diciannovesima in SERIE

    "Transat 650 - SERIE - Susy Beyer ha tagliato 19ma il traguardo di Funchal alle 13:44 36 - Tempo di percorrenza tappa: 9g 22h 27m 36s 40 minutes ago · reply · retweet · favorite (classe mini.it)"

  15. Franco

    auguri, quando torni ci facciamo due gotti sul monte penna... grande susy

  16. Remo Ponzini

    Sono sempre stato convinto che se ad un uomo tranciassero la sua capacità di fantasticare non avrebbe più la forza morale e psichica di vivere.
    Ecco perchè il mondo della vela riesce ad affascinare una massa di persone così imponente.

    Ho iniziato ad appassionarmi a questo sport già dagli anni 80 sulla scia dei successi di AZZURRA, MORO di VENEZIA, MASCALZONE LATINO, LUNA ROSSA ed altre nelle gare di COPPA AMERICA che è sempre stata la più importante manifestazione velica mondiale.
    Non mi perdevo mai una sfida anche quando i fusi orari mi costringevano a star desto tutta la notte. Questo mi ha permesso di imparare tutte le terminologie (orzare, bolina, genoa, strambare,randa, lasco ecc. ecc.) ed anche di avere una piccola infarinatura sulle tecniche di navigazione.

    Quando ho letto di SUSANNE sono rimasto sbigottito. Attraversare, da sola, tutto l'oceano Atlantico, dall'emisfero settentrionale e quello meridionale, è una impresa che solo poche persone al mondo sono in grado di realizzare.
    Significa fare una parte del percorso di bolina (controvento) con l'imbarcazione che si piega pericolosamente di lato, con la prua che prende delle sberle dalle onde che la fanno vibrare ed oscillare, che per avanzare di un miglio marino effettivo ne devi fare almeno il doppio in condizioni estreme.
    Il dormire che diventa un optional quasi inesistente, la solitudine che ti pervade e si impossessa della tua mente, le notti che diventano interminabili, le intemperie che ti costringono a sforzi immani ed a viaggiare intrisa d'acqua per giorni interi.

    Ma sull'altro piatto della bilancia c'è l'attrazione e l'incantesimo magico di questa avventura che ha fascino e suggestioni quasi sensuali.
    Penso a questa ragazza immersa in una distesa incommensurabile di acqua che le farà conoscere un mondo senza confini. Nel silenzio più assoluto; rotto solo dalle onde che si infrangono sulla sua Penelope. Penso anche alle albe ed ai tramonti fiabeschi che indoreranno il tuo cuore.
    Ma solo tu Susanne sarai in grado di farci condividere le tue incantevoli sensazioni. Spero che le tante persone che ti conoscono e che hanno postato su questo sito riescano a convincerti di venire qui a salutarci.

    Ci hai dimostrato che non ha senso una esistenza piatta ed insulsa. Ami cavalcare emozioni, affrontare sfide ostiche e traguardi perigliosi.
    Ovviamente per queste competizioni estreme occorre una preparazione fisica e tecnica davvero ragguardevole.
    Ma questo non basta. E' d'obbligo avere un equilibrio nervoso e psichico d'acciaio. Queste sono prove per atleti veri; e tu lo sei.

    In bocca alla balena e vento in poppa.
    Ciao.

  17. Susy - Penelope

    Questa è la prima volta in vita mia che entro in un blog (anche il mio dimentico!!!), ma mi sono imbattuta nel nome di Gigi e non ci potevo credere... ho seguito il link ed ora mi ritrovo qui seduta - nel villaggio della regata a collegarmi - in lacrime per l'emozione. E' incredibile quello che scrivete, non avete idea di come mi avete commosso!
    Soprattutto per il fatto che la mia metà montanara continui a navigare con me chiedendo all'altra metà marinaia la promessa di tuffarmi nei miei monti appena tornata. A mamma continuo a ripetere quanta voglia io abbia di tornare ad Alpe. Il vostro tifo mi dà una carica potentissima.
    .... allora vi racconterò un po' cosa sto facendo... visto che sembra interessarvi!
    E' stata una bellissima tappa. Per le mie capacità e per questioni di budget dovuti a carenza di sponsor (in Italia è vero, esiste solo il calcio!!) so di non essere all'altezza dei migliori. Questi sono regatanti oceanici per mestiere, io mi arrabatto..... come si dice a Genova. Sono una piccola pulce tra questi omaccioni oceanici, ma ho un tigrotto in me nato da tutti quelli che mi hanno dato una mano in questa impresa. Dove non sono arrivati i soldi sono arrivati gli amici, che mi hanno aiutato a preparare la barca, a trasportare tutto questo sogno in Francia, nell'Olimpo della vela oceanica, e a far sì che Penlope ed io fossimo sulla linea di partenza.
    Prima tappa bellissima dicevo. Come una pulce ho cercato di guadagnare un metro dopo l'altro. La concentrazione e l'energia hanno pagato e dove gli altri mettevano bravura e allenamento, io mettevo la mia esperienza in mare ed il buon umore. Quando gli altri erano stanchi io mi godevo dei cieli irripetibili, ascoltavo una musica che solo in Oceano si sente. Sister ed io stiamo in posti diversi di questo bel teatro;))) e sempre lei mi ha raccontato che a Capo Finisterre (che tanto temono i marinai), la notte di vento forte, ho recuperato 12 posizioni. Felice di saperlo perchè ci contavo, è un mio punto forte. l'Oceano sa essere violento e va sempre rispettato.
    Non ho mollato il timone per 14 ore filate e onda dopo onda, come una pulce, facevo un saltino in avanti. E' stato bello... faticoso, ma emozionante. Penelope era perfettamente equipaggiata ed io carica e felice di essere dov'ero. Come ho gà detto, questo è sempre stato il sogno degli altri, degli skipper "grandi, grossi e di solito francesi" che su barche incredibili attraversano oceani da soli.
    Il fatto che ora ci sia io qui in mezzo mi fa essere felice e piena di energia, qualunque siano le condizioni (stanca, fradicia o in difficoltà).
    opsss... credo che i post debbano essere un po' più brevi!
    Vi ringrazio tantissimo per il tifo... non per la figuraccia di lacrimucce e smoccico che mi state facendo fare tra i regatanti ed il pubblico;)!
    Ci berremo sopra, sul Monte Penna magari!!!!
    Cuori Alti
    Susy

  18. Remo Ponzini

    Ma grazie SUSANNE !!!!

    Io mi auguravo che venissi su Esvaso a fine crociera ed invece hai approfittato della pausa per farci questa visita inaspettata ma graditissima.

    Complimenti per come scrivi e per le emozioni che sei riuscita a trasmettere. Mi spiace che non ci sia una telecamerna per farci assistere in diretta alla tua traversata.

    Ora ti aspetta il tratto più lungo e, forse, più ostico. Ci risentiremo in Novembre, penso e spero.

    Ciao

  19. Chicchi

    Leggendo ciò che ha scritto Susanne, mi sono emozionata ed una lacrimuccia di ammirazione e di gioia è scesa anche a me... Complimenti Susy, ed in bocca al lupo per questa tua splendida avventura, ma ricordati che per noi valligiani hai gia vinto.



  20. Mara F.

    Grandissima Susy,
    come una piccola pulce hai fatto salti da record!!! Con coraggio, tenacia e umiltà sei alla prima tappa del tuo sogno, siamo tutti "virtualmente" al tuo fianco!!!!
    Riporto la frase del tuo sito minipenelope.it :
    " I sogni si realizzano; senza questa possibilità, la natura non c'inciterebbe a farne.
    John Updike "


  21. Arturo Curà

    Straordinaria questa avventura che sto seguendo con grande interesse e che ci insegna molte cose che la vita odierna così smemorata ci impone di dimenticare.
    Cara Susy, ti conoscerò di persona prima o poi anche se attraverso le tue parole e il tuo mirabolante viaggio in solitaria, magicamente, ti ho davanti agli occhi, come leggere un romanzo di Conrad....
    Davanti a fatti del genere, evitando ogni retorica, riusciamo ad avvicinarci ai veri valori, quelli dello spirito, dell'avventura, della ricerca di altro, dell'impegno individuale e della sfida verso traguardi difficili.
    Grazie e buona fortuna.

  22. NadiaF

    .....sembra che abbia prevalso il tigrotto che è in te!!! Fantastica.... ora ti aspetta il tratto più impegnativo, ma so con certezza che saprai affrontarlo con la tua forza, la tua tenacia e il tuo entusiasmo di sempre; ti seguo con l'emozione che riesci a trasmettere con le tue parole anche se sei così lontana... fai in fretta a tornare, ti aspettiamo per una mangiata di polenta e funghi!

    Le imbarcazioni poi ripartiranno per la traversata atlantica in solitario, senza scalo e senza assistenza il 13 ottobre con rotta su Salvador de Bahia, in Brasile, che raggiungeranno dopo 3.100 miglia di navigazione in solitario.
    Per tenerci aggiornati.....(da http://www.federvela.it )

  23. Nadia F

    ....veramente molto divertente e appassionante, peccato che a causa della mia ignoranza in materia, non riesco a capire proprio tutti i termini tecnici, ma una cosa è certa, mai fidarsi degli uomini!!!

  24. Remo Ponzini

    Cara Susanne,
    i tuoi brogliacci di bordo sono un vero trattato di vita vissuta intensamente e pericolosamente. E' scontato che sia accompagnata da un appagamento personale adrenalitico talmente intenso e travolgente da farti dimenticare i momenti bui dell'angoscia. Penso anche ai tormenti che una impresa di questa portata ti può riservare anche inaspettatamente.
    Sono esperienze che forgiano lo spirito, che temprano il carattere, che fanno accrescere l'autostima e che fortificano l'organismo.
    Un impasto di benessere misto a inquietudini che ti renderà granitica ed atta ad affrontare anche i perigli più gravosi.

    L'unica mia esperienza velica (si fa per dire) l'ebbi cica 15 anni fa. Fui invitato a fare un giretto, dall'amico di un mio amico, nel golfo del Tigullio.
    La previsioni del tempo non erano certo ottimali ma uscimmo dal porto di Lavagna ugualmente. Durò solo un'ora ma non la scorderò mai. Erano gli altri a governarla ed il mio unico compito (!) era quello di tenermi aggrappato alla ringhierina di protezione. Fui sballottato per ogni dove, mi feci cento docce violente con le onde che sballottavano ed inondavano la barca. Si alzò pure il maestrale a complicare quella escursione ed il rapido ritorno in porto fu per me la fine di un incubo. Che sollievo mettere i piedi sulla terra ferma !!! Grondavo come uno scarico pluviale; lo stomaco era squassato ed il pallore aveva perforato anche l'abbronzatura del viso.
    Dopo una figuraccia così fantozziana compresi che ero più portato a seguire le regate in TV . Ma quando vedo una barca con le vele spiegate i miei pensieri salgono a bordo ed inizio a sognare.

    Non riesco a capire come tu, da sola, possa governare randa, genoa e spinnaker ed, al contempo, tenere la barca in rotta con il timone. Devi coprire tutti i ruoli; da quello nobile dello Skipper a quello più umile del mozzo. Ce lo spiegherai un dì ...se ti garberà.
    Continuerò a seguirti al pari delle tante persone che ti hanno espresso simpatia ed ammirazione. Il tuo sito l'ho locato nei preferiti e leggerò con emozione i tuoi report quotidiani.

    In bocca alla balena.
    Ciao. Remo.

    P.S. La Susy ha parlato anche del " traffico " oceanico. Se qualcuno fosse interessato a questo aspetto, segnalo questo sito:

    http://www.marinetraffic.com/ais/it/default.aspx

  25. Damiano

    grande grande un avventura che merita veramente di essere vissuta complimentoni

  26. Daniele

    Ammirevole la determinazione; eccezionale il coraggio. Brava e forza!

  27. Nadia F

    Seconda Tappa - Terzo giorno.
    ...brutte notizie per i nostri, il vento rinforzato, le raffiche a trenta nodi e la tempesta hanno causato danni, ma Susy resiste!!! Tieni duro, siamo tutti con te!!!

    Se siete interessati, segnalo l'articolo di oggi di Classe Mini:
    http://www.classemini.it

  28. Maura

    Il vento a trenta nodi non so come sia però.... ma la tempesta invece la immagino..... mamma che paura, nonostante questo hai recuprato posizioni in gara (14/a). Brava, brava. Sei una ragazza forte o coraggiosa. W LE DONNE

  29. Remo Ponzini

    Cara Nadia

    Se ho ben capito sei legata alla Susy da un rapporto di parentela strettissimo (tuo padre e sua madre sono fratelli). Da tuoi post traspare un eccitante entusiasmo ed una preoccupazione senz'altro comprensibile. Quando si è costretti a veleggiare con dei venti che superano i 50 km. orari ci vuole una abilità davvero eccezionale a gestire le tre vele ed il timone. Durante le notte poi, nel buio più assoluto, tutto diventa estremamente più difficile ed oneroso.
    Considera che nelle gare della Coppa America quando i venti superano i venti nodi (35 km. orari) la competizione viene rinviata per eccesso di vento. Ed in questo caso parliamo di imbarcazioni che hanno un equipaggio di quindici persone addestratissime e che veleggiano in prossimità della terra ferma.

    La Susanne invece, essendo sola ed immersa in una distesa d'acqua infinita, nei momenti difficili (ce ne sono parecchi) deve anche affrontare paure ed angosce. E poi ci sono le insidie dell'albero che si può spezzare, i possibili capovolgimenti della barca (rari nella vela perchè hanno il siluro che stabilizza), rottura del timone, delle vele e di quant'altro.
    Ma questa ragazza indomita ha una forza fisica e morale davvero mostruosa. Oltretutto sa competere e sa destreggiarsi meglio di tanti maschietti.
    Questa mattina alle 06.00 era in undicesima posizione. Ha recuperato molte posizioni ed ha già dimostrato tutto il suo valore.

    Spero che la dea bendata Le dia un valido supporto e che, sopratutto, gli eviti quei guasti imprevedibili che la costringerebbero ad una resa forzata.

    Ti ringrazio per avere postato il link di www.classemini.it che ci da modo di tenerci informati. Avrai capito che questo sport mi appassiona e mi coinvolge assai.

    Ciao e grazie.
    Remo

  30. Nadia F

    Ciao Remo,
    come hai detto tu sono molto legata a Susy, siamo prime cugine e abbiamo condiviso l'infanzia; ringrazio ancora Gigi che ha dato spazio alla sua avventura e tutti voi che avete postato e che le date tanta carica!
    L'ho sentita prima della sua partenza da Funchal ed era veramente entusiasta del nostro tifo soprattutto perchè non se lo aspettava.
    Come dici tu sono molto emozionata ma anche in apprensione, è stato un sollievo l'altro ieri aver letto che Penelope non aveva subito danni, dopo la spaventosa tempesta che ha causato il ritiro di Andrea Caracci, il nostro campione nazionale.
    Immagino che per Susy sarà stata una nottata spaventosa e faticosissima.

    Stasera purtroppo dalla cartografia non si capisce bene quale sia la posizione di Susy e soprattutto mi preoccupa il fatto che la sua rotta sembra diretta verso la costa.
    Non ci sono aggiornamenti nemmeno sul sito ufficiale della corsa, l'ultima notizia riporta il ritiro ufficiale di un altro italiano Giacomo Sabbatini, anche lui vittima di seri danni a causa di un urto contro un oggetto galleggiante.

    Come hai riportato tu Susy stava andando benissimo, anche le ultime notizie su di lei sul sito ufficiale riportano solo la sua ultima posizione, undicesima.
    Dovremo attendere domattina per avere notizie aggiornate...

    Ti ringrazio per le tue spiegazioni tecniche, per me utilissime.

    Ciao
    Nadia

  31. Nadia F

    Mi hanno spiegato che ieri sera il satellite era coperto e non riuscivano a rilevare la sua posizione, è quindicesima! Vai Susy, avanti tutta!

  32. Remo Ponzini

    Ciao Nadia,
    se ci fosse quella telecamerina di cui parlavo, agganciata all'albero e puntata sulla prua, sarebbe uno spettacolo davvero emozionante. Ci aiuterebbe a comprendere che cosa significhi fare una traversata oceanica con una barca a vela di 6,5 metri. E' come essere immersi in un frullatore/tritatutto che ti sballotta da tutte le parti e che ti fa scuotere e rintronare le membra ed il cervello. Ed in queste condizioni frastornanti devi accudire, da sola, a tutte quelle funzioni che il governo della imbarcazione richiede. Un lavoro complesso, estremamente articolato e svolto, sovente, in condizioni estreme.

    Io non conosco questa ragazza ma l'ammirazione che mi suscita è incommensurabile. La mia passione per la vela mi ha fatto seguire in TV moltissime competizioni e questo mi ha permesso di comprenderne le difficoltà tecniche ed a muovermi in quel guazzabuglio di mansioni che sono richieste.

    Immaginavo le tue apprensioni e me li hai confermate. Ma tu sai bene che la Susy non ha affrontato questa prova per un capriccio passeggero di gioventù.
    Il lavoro del padre l'ha introdotta in questo ambiente magico sin da piccina. Ha navigato per ben sedici anni ed ha avuto modo di imparare e di innamorarsi follemente delle vele che fluttuano al vento. Dal suo diario di bordo non traspare alcuna lagna. E' conscia delle difficoltà ma ha saputo metabolizzarle come fossero quisquilie. Questa tempra la possiedono solo i campioni.

    Non è affatto vero che sia troppo vicino alla costa. L'icona della sua barca è proprio a ridosso della linea tratteggiata che indica la rotta più breve.
    Ora è ventunesima ma il traguardo è ancora lontano. Fra qualche giorno saranno all'altezza delle isole di Capo Verde, poi la linea immaginaria dell'equatore ed infine la lunga diagonale atlantica sino a Salvador de Bahia.

    Che il dio Eolo gonfi il suo spinnaker.
    Ciao.

  33. Nadia F

    Susy in questi giorni mi sembra in grande forma, nonostante la tempesta di ieri e l'altro ieri con vento a 60 nodi!!! Speriamo sia riuscita ad evitarla, le notizie dicevano che era sulla sua traiettoria...

  34. Remo Ponzini

    Cara Nadia,
    non ho trovato notizie della furiosa tempeste di cui parli e quindi mi attengo a quanto affermi. Senz'altro i concorrenti ricevono continui aggiornamenti sulle condizioni del tempo ma in questo momento la distanza tra il primo e l'ultimo è molto elevata. Questo significa che solo alcuni potrebbero avere avuto problematiche significative.
    Spesso riescono ad evitare queste tempeste ma ciò richiede una variazione di rotta anche rilevante con la ovvia conseguenza di perdere diverse posizioni in classifica. Non deve essere semplice fare le scelte più opportune quando si veleggia in solitaria.
    Il motto olimpico " l'importante non è vincere ma partecipare " è caduto in disgrazia da quel di.

    In questo momento sono nei pressi dell'equatore e quindi la temperatura deve essere veramente ottimale... tempeste tropicali a parte.
    Se riesci ad avere notizie più dettagliate vedi di fornircele.
    Il sito http://www.classemini.it non viene più aggiornato da diversi giorni.
    Strano che gli organizzatori non abbiano un sito ufficiale da cui poter attingere.

    Ciao.
    Remo.

  35. Nadia F

    Ciao Remo,
    ho trovato le notizie sulla tempesta di cui accennavo sul sito ufficiale della regata, questo è il link della notizia in particolare se ti interessa, è solo in francese o in inglese.

    http://www.charentemaritime-bahia.transat650.net/fr/breves/page/2

    Anche l'articolo di lunedì scorso su classe mini ne parlava, purtoppo come dici tu, non lo aggiornano sempre e ho provato a cercare le notizie precedenti ma non sono in archivio, è possibile visualizzare solo l'articolo del giorno stesso.

    Oggi comunque c'è un articolo nuovo che ci aggiorna sulle ultime novità, purtroppo ci sono stati altri due abbandoni, Mathieu Claveau e Scott Cavanough, obbligati ad abbandonare i loro mini in mare, entrambi a causa di violente collisioni.
    Anche il nostro Sergio Frattaruolo che aveva ripreso la navigazione dopo la fermata forzata a Capo Verde, lunedì in mattinata ha invertito la rotta e ora sta per toccare terra a Mindelo, si attendono notizie dalla direzione di gara per spiegare la sua decisione.

    Quasi tutti hanno ormai superato il Pot o Noir, la fascia di convergenza equatoriale, una cintura larga qualche centinaio di chilometri a cavallo della linea dell’Equatore, in cui persiste un’area di basse pressioni, formata dalla convergenza di masse di aria calda e umida portate dagli Alisei, caratterizzata da caldo umido e assenza di vento.

    La nostra Susanne ora è in 26° posizione e sta navigando ad una velocità media di 4,26 nm, tallonando Simone Gesi in 25° posizione, l'unico italiano rimasto in gara nella classe dei Serie, dopo il dietrofront di Sergio. Ieri Gigi ha aggiunto tre foto di Susanne scattate in questi giorni, sembra in grande forma!

    L'altro italiano ancora in gara nella serie dei Proto è Maurizio Gallo che si trova in 26° posizione e sta attraversando in queste ore il Pot o Noir.

    Come dici tu è veramente un peccato non avere un sito ufficiale italiano aggiornato, farò il possibile per informarti delle ultime novità

    A presto
    Ciao

  36. Remo Ponzini

    Cara Nadia,
    sei stata di una gentilezza infinita con le informazioni che ci hai fornito. Sono entrato nel sito che hai indicato. L'ho letto nella versione in francese, lingua di cui ho ancora qualche ricordo, e poi, con Google Crome, ho inserito la traduzione automatica (è pessima ma qualcosa si capisce).

    Bisogna anche tenere presente che in queste gare nautiche ci sono classi e/o categorie diverse come avviene nei rally automobilistici. La velocità media della Susy è leggermente calata ma è pur sempre ragguardevole (circa 8 Km. orari) considerando che l'acqua fa una forte resistenza all'avanzamento. E poi ci sono i momenti di tempesta in cui devi ammainare quasi tutto per evitare di andare a picco ed i periodi di bonaccia dove si resta inchiodati in mezzo all'oceano a rimirar le stelle.

    Ho visto le tre nuove foto scattate dalla imbarcazione d'appoggio e che Gigi ha prontamente inserito. La si vede in campo lungo ma sembra bella tosta ed abbrustolita dal sole. E' indubbio che bisogna disporre di un fisico bestiale (come dice la nota canzone) e di un coraggio sterminato.
    Quando poi tornerà compilerà il suo diario di bordo e ci renderà partecipi. Sono affascinanti queste avventure al limite dell'umana sopportazione. E' uno sport estremo che trasmette adrenalina anche a chi lo segue con passione come noi.

    In bocca alla balena a Susy ed ...anche a te.
    Ciao

  37. Remo Ponzini

    Ciao Nadia,
    siamo rimasti noi due a tener desto questo emozionante blog. Ma vedrai che quando la Susy sarà giunta alla meta ed avrà tempo e modo di sciorinarci il suo appassionante diario di bordo, ci sarà un risveglio totale. Ho letto l'articolo che ci hai linkato e mi ha piacevolmente sorpreso l'atteggiamento della americana Emma Creighton che ha trascorso la notte a fianco di un concorrente australiano che aveva disalberato. Gara compromessa definitivamente per questa ragazza ma il suo resterà un gesto da libro cuore.

    La nostra Susanne è incappata nel nemico numero uno dei velisti: la bonaccia. Spero che quel vento tanto auspicato da nord-est le sia poi venuto in soccorso spingendola a tutta forza verso il Brasile.

    Presumo che abbia una voglia pazza di terraferma. Non deve essere affatto facile sentirsi ballonzolare senza sosta per intere settimane. Solo una passione smisurata per il mare e per l'infinito può riuscire a fare superare disagi, asperità psico-fisiche e quant'altro.

    A presto. Ciao.

  38. Sister

    ...... E chissà tu cosa starai facendo , pensando.... Forse leggi, sicuro pensi, certo t godi le stelle... Io impazzisco perché il digitale terrestre non funziona.... Sei forte Sister continua così!

  39. Remo Ponzini

    Alle ore 18 di questa sera la nostra Susanne è sempre al 24 posto nella categoria Mini Transat 6,50. Va anche considerato che ha una dozzina di concorrenti alle spalle composta in prevalenza da ... maschietti.
    Veramente indomita questa ragazza marinara che odora di Monte Penna.
    Penso che ad Alpe saranno orgogliosi della loro concittadina che da lustro a tutto il paese. Ha attraversato l'emisfero settentrionale ed ora sta è alla prese con quello australe. Una classica eroina dei due mondi... verrebbe da pensare.

    Nella categoria maggiore invece, alla stesa ora, il leader Raison David era in prossimità del traguardo (28 Km.) che nel frattempo avrà raggiunto.
    Mi sono chiesto quanto occorrerà alla Susy prima di approdare a Salvador di Bahia. Non è facile fare calcoli perchè sarà il Dio Eolo a governare i venti ma penso che entro una settimana, max dieci gg, dovrebbe mettere i piedi sulla terraferma.

    Sempre in bocca alla balena.
    Ciao a te, a tua sorella ed a tua cugina Nadia che stanno particolarmente trepidando.

  40. Laura Federici

    Questa mattina ho deciso di iscrivermi a Facebook soprattutto per ringraziare tutti gli amici di ESVASO che hanno seguito Penelope in questa bella avventura. In particolare la mia nipotina Nadia che ha seguito cosi bene la regata, a volte era più facile seguire i suoi aggiornamenti che consultare il sito ufficiale.
    Grazie in particolare anche a Remo Ponzini che spero un giorno di conoscere.
    Oggi alle ore 11 Penelope viaggia a 8 nodi e la meta si avvicina, ma le condizioni sono peggiorate, la visibilità è pessima, le barche che sono arrivate questa notte procedevano con la tormentina (vela che si usa in condizioni di burrasca).
    Avventura fino all' ultimo ma come dice Susi " CUORI ALTI" .
    Grazie di nuovo a tutti!

  41. Elaine Gonçalves

    Grande cugina!!!
    Siamo con te, forza!!!

  42. Nadia F

    Grande zia!!!
    Quando Susy rientrerà le faremo una bella festa con tutti gli amici di Esvaso!
    Come riportato dal sito ufficiale della regata, da ieri sera un clima particolarmente difficile e insolito sta rendendo durissimo anche l'arrivo per i velisti, a conclusione di una gara che si è rivelata particolarmente difficile.

    Una depressione di grandi dimensioni si trova sul nord del Brasile e genera un forte vento d'oriente con raffiche a 35 nodi. Le barche devono affrontare il percorso in bolina, con le onde che schiaffeggiano la prua.

    Il vincitore ufficiale della classe Proto è David Raison che si aggiudica l'intera Transat, grazie al secondo posto ottenuto nella prima tappa.

    Gli italiani navigano bene, anche se ormai le loro posizioni sembrano congelate, Susy in 24° posizione, Simone Gesi in 26° (Serie) e Maurizio Gallo in 24° posizione nella classe Proto, ma ancora distante 900 miglia al traguardo.

    Ammirevole la costanza di Sergio Frattaruolo che è ripartito Sabato da Capo Verde, dopo aver riparato l'ennesima rottura, nonostante sia stato dichiarato fuori gara per un problema alla stazza; la sua posizione purtroppo non è più rilevabile.

    Questa sera inizieranno ad arrivare i primi velisti in Serie e credo che Susy riuscirà a terminare la sua avventura dopodomani.
    Aspetto con ansia qualche aggiornamento, una sua foto sorridente all'arrivo e soprattutto non vedo l'ora di leggere il suo divertente diario di bordo.

    Come abbiamo già scritto in tanti, è veramente un peccato che in Italia nessun mezzo di informazione si sia interessato a questa manifestazione.
    Nonostante ciò siamo riusciti a tenerci aggiornati!

    Vi segnalo un video particolarmente magico, registrato dal vincitore della categoria dei Proto, David Raison, durante la prima tappa della gara, assolutamente da vedere:

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=JHLvEFXy5yI

    Ciao a tutti!

  43. Remo Ponzini

    Gent.ma signora Laura

    Ma che bella sorpresa  !!!  E' un onore per noi conoscere colei che ha trasmesso questa passione avvincente a Susanne.
    Sono certo che anche Lei non avrebbe mai pensato che un giorno, quella ragazzina che sgusciava gioiosa sul Marea (barca di famiglia), sarebbe diventata una navigatrice trans-oceanica in solitaria.

    Avrà convissuto con lei progetti, emozioni ed esperienze appassionanti. Posso anche comprendere gli stati di inquietudine con cui sarà stata costretta a convivere in presenza di una impresa così piena di travagli e perigli.  Mi piace però pensare che non l'abbia ostacolata nei suoi avventurosi propositi. Avendo navigato a lungo anche Lei sarà ben conscia delle gioie e delle emozioni che può riservare una regata di questa portata.
    Inoltre conoscerà perfettamente le sue doti di consumata navigatrice avendo alle spalle decine di migliaia di miglia nautiche percorse in ogni latitudine.
    Questo dovrebbe consentirle di non tramutare una semplice apprensione in angoscia.

    La Nadia ci ha appena calato un bollettino sul tempo poco rassicurante ma la sua Susy ha le capacità di superare qualsiasi ostacolo.
    Anch'io spero di avere occasione di conoscere Lei e sua figlia. Mi sembra che si stia già respirando aria di festa nel suo bellissimo paese natio.
    Domani sera, con alcuni compagnoni di Esvaso, saremo in Alpe a farci una sonora mangiata con brindisi in onore della Susy e di tutti i vostri parenti ed amici. Questo blog ha già raggiunto la seconda posizione come numero di interventi e questo dimostra che c'è molta partecipazione in vallata.

    A presto.

  44. Remo Ponzini

    Ieri sera abbiamo cenato splendidamente in quel di Alpe paese natio della sign. Laura Federici mamma della nostra atleta che sta avvicinandosi sempre più alla meta. La conversazione è ovviamente caduta sull'impresa storica di questa tenace ragazza che sta ancora cavalcando onde ed affrontando cimenti ed insidie di ogni genere.

    La sua notorietà si sta espandendo sempre più e tutti la reclamano a fare da " testimonial " a manifestazioni.
    Il 16 Novembre in Genova ci sarà il FESTIVAL dell'ECCELLENZA al FEMMINILE e Lei sarà l'ospite d'onore.

    Ecco il link dell'articolo di GENOVA 24 :
    http://www.genova24.it/2011/11/festival-delleccellenza-al-femminile-si-riparte-da-ipazia-a-genova-dal-16-novembre-22431

    Ed ecco il link di IL MARE 24 ORE :
    http://www.ilmare24ore.com/it/vela-nautica/post.asp?id=transat-6-50-gli-italiani-vicini-al-brasile_174160

  45. Laura Federici

    Sono sicura che avrete passato una bellissima serata; chissà cosa penseranno gli "Alpigiani" di questa ragazza sola in mezzo al mare...
    Susi si avvicina alla meta (meno di 70 miglia) ma è stata una regata veramente dura.
    Uno dei ministi, Mary Renaud, ha fatto ieri naufragio, fortunatamente sulla spiaggia sabbiosa, perchè si era addormentato per la spossatezza.
    Grazie a Remo per i links che ha pubblicato, che sono sempre utili per risparmiare tempo di ricerca. Grazie a Gigi Cavalli e a tutti.

  46. Remo Ponzini

    Gent.ma sign. Laura

    Ieri sera in Alpe abbiamo passato una serata in spensierata allegria. Eravamo una dozzina ed ovviamente abbiamo parlata dell'impresa iperbolica della sua Susy ma tra di noi, i gestori ed un paio di avventori. Saprà certamente che il suo paesello in questa stagione è scarsamente abitato. Purtroppo la necessità di produrre un reddito spinge i giovani a migrare verso città o nella vicina Liguria.

    Mi sono ripetutamente chiesto come facciano a dormire questi navigatori solitari. Avranno senz'altro la possibilità di impostare la direzione e di bloccare i due timoni ma sappiamo anche che bastano poche folate di vento anomalo per scompaginare e frullare una imbarcazione. Presumo che un occhio dovranno sempre tenerlo aperto e che riescano solo ad assopirsi. L'incidente che ha citato ne è la dimostrazione. Pensiamo anche alla stanchezza che avranno accumulato in un mese di navigazione effettiva. Ecco perchè occorre essere veri atleti.

    Comunque nel giro di qualche ora approderà a Salvador de Bahia e potrà sprofondare in un letto vero con la mente totalmente sgombra e con l'orgoglio di aver compiuto una grande impresa. Immagino che Lei sia ormai molto più rilassata. Terra in vista per la Susy e noi aspetteremo impazienti di leggere i suoi diari di bordo.

    Sia fiera della sua ragazza (ma so che lo è) e si prepari ad abbracciarla anche per noi.

    A presto risentirci.

  47. Remo Ponzini

    E' ARRIVATA !!!!!!!!!!

    Impresa epica conclusa. La sagoma della sua imbarcazione è locata nell'amoroso abbraccio della baia di Salvador de Bahia.
    Chissà quanto avrà agognato questo approdo che mette fine ad un mese di battaglie contro il vento, contro le onde e contro l'imprevedibile.
    Penso che non riusciremo mai a concepire interamente le disavventure, le contrarietà e le peripezie che avrà dovuto affrontare.

    Diamo tempo a questa amazzone del mare di festeggiare e di concedersi una dormita poderosa.
    Sarà in pieno tripudio, con il cuore un po' in subbuglio ed un po' pervaso da una gioia e da un appagamento senza limiti.
    Mamma Laura nei suoi interventi ha evitato, mostrando ammirevole compostezza, di palesare apprensioni e patemi ma nel suo intimo deve averne vissuti tanti.

    Sei stata superlativa sotto ogni latitudine e/o longitudine cara SUSY. Spero che i nostri applausi tu li possa percepire anche dal lontano Brasile.
    Ovviamente attendiamo la pubblicazione del tuo diario. Quante cose avrai da raccontarci !!!

    Un caro saluto a tutti.
    Remo.

  48. Gigi Cavalli

    Cara Susanne complimenti!
    Non c'è stata volta, negli incontri con Remo e gli altri amici, che non ti abbiamo riservato un pensiero... ti immaginavamo tra le onde, nel vento, dentro la notte e con il cuore sempre in subbuglio... sì, hai compiuto una vera impresa. Brava!
    Ora, non appena ti riprenderai, ti aspettiamo per ascoltare dalle tue labbra le avventure atlantiche e quanto possa aver scosso la tua passione per il mare, magari cenando tutti assieme nella trattoria di Alpe...
    In attesa ti saluto complimentandomi ancora!

  49. Remo Ponzini

    Ma perchè non l'ho visto prima questo splendido video della SUSANNE intervistata prima della partenza di questa splendida avventura.
    Eppure bastava fare una semplice ricerca sul web.

    Ne apprezzerete la bellezza, il garbo, la dolcezza, la sua femminilità.

    http://www.youtube.com/watch?v=ro6uHuL9P74

  50. Remo Ponzini

    BREAKING NEWS - TRANSAT 650 - SUSANNE BEYER a BAHIA PRIMA DEGLI ITALIANI - IL SUO PRIMO COMMENTO -

    Poco dopo le tre di mattina ora locale di Bahia Susanne Beyer ha concluso la sua Transat 650 a bordo di Penelope tagliando il traguardo in ventitreesima posizione tra i serie e prima degli italiani. Ecco il suo primo commento a caldo:
    "Ciao a tutti e grazie per il tifo! Da poche ore in Brasile e ancora non ho dormito abbastanza per rendermi conto. Scrivero' poi con calma... Certo non me la sognavo cosi' la mia Transat, senza pilota dalle Canarie. Apprendo ora che stavo facendo una bella regata e infatti mi stavo divertendo un mondo. Poi e' stata la galera. L'Atlantico e' troppo lungo anche per un´ottimista indefessa come me.
    Dopo Capo Verde, quando anche l'altro pilota e' andato in panne, non avevo scelta che arrivare dall'altra parte, per questioni di budget (fermarmi in Africa era impensabile). Abbiamo trovato condizioni rare e particolarmente dure e vengo a sapere parlando ora con gli altri che la flotta e' stata decimata. Di sicuro e' stata un'esperienza incredibile, troppo troppo dura! Parlo a caldo... . e l'entusiasmo questa volta manca.
    Sono solo molto contenta di essere arrivata (e neanche ultima come pensavo...!) . Sono fortunata ad essere resistente come un mulo da soma e anche mentalmente non sono impazzita come altri, ma di certo oggi non avrei voglia di ripartire come al solito. Per ora mi rimane un grande dispiacere per essermi giocata una regata che mi pareva di poter fare bene, per l'ennesimo problema all'elettronica (per cui avevo speso un sacco di soldi prima di partire).
    Guardero' all'enorme esperienza umana - e sportiva in ogni caso - che ho vissuto.Ho una gran voglia di tornare in Italia per rivedervi tutti e farmi tirare un po' su il morale:).
    Vi abbraccio tutti. Grazie grazie grazie!!! "
    sabato 5 novembre 2011 h15:50 (UTC+1)

    postato da: navigamus (leggi articolo originale)
    (copia-incolla tratto da www.il mare 24 ore del 5.11.2011)

  51. Laura Federici

    Ciao Remo,
    grazie per il link, siete tutti così bravi a trovarli. Come ha detto la mia amica Clara, ora che Susi ha i piedi per terra dormiamo tutti sonni più tranquilli.... Susi continua a dire che vuole tornare a casa, ma non sono ancora riuscita a farmi dire una data. Saluti

  52. Monica

    Anch'io alla cena ad Alpe! Siete straordinari!

    Ti voglio bene Su. Torna presto.

  53. Remo Ponzini

    Mi sono riletto l'intervista che la Susy ha rilasciato dopo l'arrivo (post n. 56 del 6/11). Quello che ha passato questa ragazza sperduta in mezzo all'Atlantico, con entrambi i timoni in avaria per un guasto elettronico al pilota, deve essere stato terrorizzante.
    Per coloro che sono completamente digiuni delle tecniche di navigazione preciso che queste barche a vela dispongono di una tecnologia che consente di inserire una sorta di pilota automatico che gestisce i timoni tenendo la barca nella direzione impostata. Ciò consente , quando il tempo non è eccessivamente avverso, di riposare un pochino e di sbrigare le incombenze di bordo. Preciso inoltre che i timoni sono due e sono posti ai lati della poppa.
    Ma non ne basta uno solo ... si chiederanno alcuni ??? In quelle a motore si ma nella vela quando si naviga di bolina (controvento) la barca si piega di lato ed uno dei due, quello opposto, resta sospeso fuori acqua.

    Quindi con l'avaria che è stata descritta è stata costretta a navigare senza poter riposare in quanto i timoni dovevano essere gestiti manualmente. Quando una ragazza come lei, che non si lagna mai di nulla, arriva a dichiarare che: " è stata troppo, troppo dura" significa che deve aver passato momenti terribili.
    Va anche considerato che queste imbarcazioni costano un sacco di soldi. Per recuperarne un pochino devono trovare degli sponsor che credono nella loro impresa. La Susy ne ha diversi e sono visualizzabili sul suo sito personale. Presumo però che se un atleta non riesce a portare a termine l'impresa rischia di vanificare questo contributo finanziario. O, quantomeno, di vederselo decurtato.

    Può essere che abbia scritto qualche stupidaggine in quanto possiedo solo una infarinature di conoscenze. Sarà la Susy stessa a correggermi quando e se vorrà.
    Ormai tutto è passato signora Laura. Può essere che abbia delle faccenduole da sbrigare ma presto l'avrà tra le sue braccia.

    A presto risentirci.

  54. Remo Ponzini

    IMMENSA SUSANNE BEYER: CHE IMPRESA IN ATLANTICO

    Erano le 3 di notte di venerdì sera, quando sulla linea di arrivo della Transat 6.50, a Bahia, arrivava Penelope, il Mini di Susanne Beyer, portando a compimento una regata ai limiti dell’impossibile. Susy è rimasta senza pilota automatico da Capo Verde, il primo pilota l’aveva già abbandonata alle Canarie, e non ha avuto altra scelta che timonare da sola fino all’arrivo. Giorni interi al timone in condizioni meteo molto impegnative, che solo una campionessa determinata come la Beyer ha potuto sopportare senza impazzire.

    Quando gli comunicano che è arrivata 23ma da un lato fa un sospiro di sollievo, perché nei giorni di isolamento al timone pensava ormai di essere ultima, ma dall’altra parte non può che provare disappunto per una regata che prima dei guasti tecnici poteva avere un altro risultato. Susy Beyer non si è ancora resa conto dell’impresa incredibile che ha portato a termine, qualcosa di veramente immenso: timonare da Capo Verde a Bahia, dormendo poco o niente, da sola contro l’Oceano.

    “ Apprendo ora che stavo facendo una bella regata e infatti mi stavo divertendo un mondo. Poi e’ stata la galera. L’Atlantico e’ troppo lungo anche per un´ottimista indefessa come me”, ha dichiarato sulla sua pagina Facebook poche ore dopo il suo arrivo. “Sono fortunata ad essere resistente come un mulo da soma e anche mentalmente non sono impazzita come altri, ma di certo oggi non avrei voglia di ripartire come al solito. Per ora mi rimane un grande dispiacere per essermi giocata una regata che mi pareva di poter fare bene, per l’ennesimo problema all’elettronica”, questo il commento a caldo di Susy. Bisognerebbe spiegare a questa piccola-grande donna, che timonare un Mini Transat in Oceano da Capo Verde a Bahia, senza l’ausilio di un pilota automatico, è più che vincere una regata: Susy ha battuto l’Oceano.
    Nel celebrare l’impresa della Beyer, non bisogna però dimenticare gli altri italiani: Simone Gesi è arrivato a Bahia il giorno dopo, anche lui ha dovuto lottare contro una serie di problemi tecnici che rischiavano di compromettere la sua regata. Maurizio Gallo è stato beffato da guai tecnici quando era ormai vicino a Bahia: per lui che è una guida di montagna, sarebbe stato un risultato meraviglioso portare a compimento questa Transat.

    Dobbiamo dirlo: è stata un’edizione davvero sfortunata per i nostri ragazzi. Ѐ successo davvero di tutto: disalberamenti, oggetti sommersi, problemi all’elettronica, timoni che saltano. Il nostro rispetto va quindi anche a Andrea Pendibene, Giacomo Sabbatini, Sergio Frattaruolo, Andrea Caracci e Tiziano Rossetti. Che non hanno potuto finire la loro regata. Non mollate ragazzi, sarà per la prossima.

    E se la FIV ogni tanto si accorgesse che nel mondo dell’altura, in Italia, stanno venendo fuori dei grandi campioni, potrebbe anche dare un bell’aiuto a chi, con grinta e pochissimi fondi, tiene alto il nome della vela italiana.


    (articolo tratto da : http://www.dotsail.it/blog/10694/regate-vela/immensa-susanne-beyer-che-impresa-in-atlantico.html )

  55. Nadia F

    Susanne Beyer si rimette dall'immensa fatica dovuta alla perdita dei suoi due piloti e dalle ore e ore passate alla barra del suo mini. Sul suo libro di bordo ha scritto giorno dopo giorno, lo stato d'animo in cui si trovava "Per non dimenticare" dice lei.
    Quando le si parla di sfida, lei dice: "Il mare,l'Oceano sono la mia vita da sempre, ma non li ho mai sfidati. Non vanno sfidati, vincono sempre, vanno rispettati".
    E per questo lei ci confida: "Gli ultimi giorni gli ho parlato, gli ho chiesto perchè mi faceva questo"
    Al suo arrivo venerdì nella notte diceva: "La solitaria non è per me".
    Dodici ore dopo sorridendo: "Ho paura di riprendermi e di riprovare questa Transat. E' per questo che voglio conservare il mio libro di bordo".

    tratto da: http://www.charentemaritime-bahia.transat650.net/fr/breves/page/2

  56. Giovanni Soldini

    Susanne sei grande!!! spero di vederti presto
    gio

  57. Remo Ponzini

    Anche il più grande navigatore solitario di tutti i tempi, il sign. GIOVANNI SOLDINI, si è affacciato su questo blog a porgere un saluto alla impareggiabile SUSANNE BEYER.
    Un segnale ed un riconoscimento di grandissimo rilievo che gli giunge dall'eccellenza mondiale della vela.

    Penso che la stragrande maggioranza di coloro che ci leggono conoscano le imprese impossibili di questo navigatore che ha circumnavigato l'intero mondo.
    Fu colui che, deviando dal suo percorso, soccorse in prossimità dell'Antartide una navigatrice francese che, a causa di perturbazioni catastrofiche, era naufragata in un luogo inaccessibile ai soccorsi. Gli salvò la vita e con difficoltà estrema (acqua gelida ed onde altissime) riusci a trarla a bordo. Ebbe anche dei riconoscimenti, per il gesto nobilissimo e per le sue memorabili imprese, dal governo francese e da quello italiano.

    Quando dialogo di questi accadimenti estremi mi capita di intercettare la solita espressione qualunquistica : ma chi glielo fa fare !!!!!!!!
    E' una frase talmente pressapochistica che il mio sistema nervoso fatica a tollerare.
    Non si rendono conto costoro che se il genere umano non avesse avuto, sin dalla prima apparizione sulla Terra, queste persone eccezionali ed impareggiabili, non avremmo avuto progresso e benessere ???

    Ma allora l'uomo non avrebbe dovuto andare sulla luna ???

    Per non uscire dall'argomento di cui stiamo parlando va riconosciuto che le imprese di questi temerari servono per testare nuovi materiali, per collaudare nuove tecnologie ed, in definitiva, per rendere più sicure le imbarcazioni che verranno. Con la sperimentazione si migliora il mondo in cui viviamo. Questo succede in ogni ambito in cui si opera. La tecnologia e la sicurezza delle nostre attuali autovetture deriva in grande parte dalle gare estreme di formula uno.

    Un plauso a Susanne ed a Soldini. Mi piace accostare questi due nomi.

  58. MartaM

    Alle 3 del mattino circa Susanne “Susy” Beyer è stata la prima italiana tagliare il traguardo della Mini Transat 2011 ed arrivare a Salvador de Bahia. Il tempo impiegato dalla nostra eroina per compiere la seconda tappa è stato di 22 giorni, 1 ora e 35 minuti.

    Grazie alla somma dei tempi Susy si conferma la più performante della flotta italiana dopo che già a Funchal era arrivata davanti a tutti i compagni. Per dare un po’ di dati sull’intera regata: sono 4813,51 le miglia realmente percorse alla media di 6,15 nodi, una delle più alte della flotta dei serie, 32 giorni e 13 ore di navigazione totale con 213,69 miglia come miglior performance nelle 24 ore.

    Appena arrivata Susy ha raccontato:
    “E’ stata una follia.Il pilota automatico appena un quarto d’ora dopo la partenza da Madeira ha smesso di funzionare. Poi al largo del Brasile è stata la volta del pilota automatico più piccolo. Ore e ore alla barra del timone. Sono esausta, nonostante tutto non ho fatto una brutta gara. Sono contenta di essere arrivata”.

    Complimenti Susy e un abbraccio!!!!

  59. Susy - Penelope

    Ciao a tutti!

    Ho finalmente avuto modo di entrare nel blog e leggere (un po' troppo velocemente) i vostri commenti.
    Sono sorpresa! Direi che grazie a voi ho capito un po' quel che succedeva.... Avete colto in pieno e con precisione quel che io non ero in grado di capire in mare: dove fossi rispetto agli altri.
    Dunque: io non avevo nessuna notizia perche' - appunto - la mia BLU non era in grado di captare la direzione di corsa, che dava meteo e posizioni.
    Il giorno dopo la foto "cuori alti" - il 23 compleanno di mamma - ho festeggiato incappando nei famosi 60 nodi di cui parlava Nadia e li' (non al largo del Brasile) il mio secondo pilota ha tirato le cuoia. Ero in contatto con la barca appoggio "Pen ar close", che ha comunicato la notizia al direttore di corsa. Fortunatamente la notizia non e' stata pubblicata, cosi' che mamma, sister e altri hanno continuato a dormire senza ulteriori preoccupazioni. Io , invece , ho smesso proprio di dormir :).
    L'unica decisione che potevo prendere era abbandonare Penelope in mezzo all'Atlantico! vi pare.... Insomma, ho comunicato alla barca appoggio che avrei continuato. Il resto non ve lo racconto, perche' devo ancora digerirlo. Fatto sta che ho messo in piedi un piano "militare" di sopravvivenza, per arrivare prima di finire il cibo e prima della partenza del cargo che porta la barca in Europa.
    Chi mi conosce sa che sono una mezza anarchica - confusionaria, ma in barca riesco ad essere precisa. Insomma... ha funzionato.
    Voi avete quindi notato la velocita' media che si abbassava e la rotta che ogni tanto pareva sghemba. Ecco spiegato:) Dovevo dormire un quarto d'ora ogni tanto e per farlo dovevo ammainare le vele.
    Cari amici, ho letto parole come "campionessa", ecc... Non e' cosi', non avevo scelta. E' la Transat: una volta la' in mezzo bisogna arrivare dall'altra parte. Nessun eroismo, solo una resistenza da mulo da soma... quello si. La barca era perfettamente preparata (e perfetta e' arrivata - una delle poche) ed io ero in forma. Questa e' stata la fortuna.
    Mamma ha ragione, non vedo l'ora di tornare a casa, devo solo aspettare di caricare Penelope sul cargo.
    Nelle infinite giornate al timone ho pensato cosi' tanto alle cose che vorro' fare. Alpe e' decisamente in testa alla lista: con la mia famiglia ed i miei amici, tutti voi... Non vi ringraziero' mai abbastanza per il tifo ed il sostegno. Ora mi hanno commosso e risollevato l'umore, danno nuova energia.
    Aspettando di abbracciarvi tutti (tra fiumi di vino e cibo buono, ve lo dico!!) vi mando un bacio.
    GRAZIE

  60. Remo Ponzini

    Bentornata fra noi SUSANNE !!!

    Spero che il tuo fisico, fortemente debilitato dalle avventure e disavventure atlantiche, stia recuperando il suo originario vigore.
    Mi auguro anche che tu riesca a dimenticare, almeno in parte, i momenti bui ed angoscianti della tua storica regata.

    Come dicevo nei post precedenti io sono sempre stato affascinato dal mondo del mare e da quello della vela in particolare. Questo mi ha permesso di comprendere la passione virulenta che ha ti ha avvinghiata a questo sport in un abbraccio inscindibile.
    Veleggiare da sola, in pieno oceano, nel buio profondo delle notti interminabili, con le onde che ti schiaffeggiano sbatacchiandoti manco fossi un fuscello, abbandonata da entrambi i piloti automatici e dalla radio, condannata a non dormire ecc. ecc. , deve essere stato davvero apocalittico.

    Grazie per le emozioni che ci hai regalato e per il bacio mediatico.
    CUORI ALTI !!!!

  61. Nadia F

    Ciao Susy,

    quando avrai "digerito" la disavventura della seconda tappa forse ti renderai conto che sei riuscita in un'impresa epica, solo pochi avrebbero potuto continuare la traversata nelle difficili condizioni in cui ti sei trovata. Conoscendoti, non avevo dubbi che saresti riuscita ad arrivare a tutti i costi! Ti aspettiamo.
    Ciao

  62. Susy - Penelope

    Grazie ancora ragazzi. E' vero l'articolo e' molto bello. Le emozioni me le avete regalate voi... questo e' certo. Ho appena prenotato il mio aereo di ritorno e vi faccio una proposta: perche' non organizziamo la famosa serata ad Alpe, diciamo dopo il 21, cosi' dopo abbandoniamo i toni "apocalittici"???? ah ah hah :) tutto questo mi imbarazza... bisogna berci su e finalmente riderete di me:) forse soffriro' anche l'altitudine e qualcuno dovra' reggermi !! Un abbraccio

  63. Remo Ponzini

    Ciao Susanne e bentornata nella nostra tribolata Italia.

    Ormai devi rassegnarti. Ti seguiremo ovunque tu vada a veleggiare e non solo. Ci siamo dotati di un GPS super-tecnologico che ci consente di captare la tua presenza in ogni angolo del mondo. Infatti in questo momento sei nuovamente segnalata sull'Atlantico (...basta oceani ed apprensioni per un po' !!!) ma che ti stai muovendo a 900 km. orari con rotta su Milano-Malpensa. La tua attuale velocità di crociera mi fa presumere che approderai in Italia fra poche ore.

    Ti attende la deliziosa località di Alpe dove avrai modo di riposare, nel silenzio più assoluto, sia le stanche membra che lo spirito.
    Non penso proprio che una atleta qual sei abbia la tema di soffrire il mal di montagna. Oltretutto in te scorre sangue montanaro (50%) anche se sei nata nella incantevole Zoagli.

    E, prossimamente su questo schermo, la sospirata cena da Corinne dove potrai scacciare le ansie accumulate in quella folle impresa che ricorderai in ogni istante della tua vita. So che Gigi ti ha contattata per accordarsi sulla data. Spero che ci sia un buchino anche per un attempato come me.

    A presto.

  64. Remo Ponzini

    Grande festa oggi a GENOVA per l'apertura del : FESTIVAL dell'ECCELLENZA al FEMMINILE nel segno di IPAZIA.

    Testimonial ed ospite d'onore: SUSANNE BEYER che ha attraversato l'Atlantico con il vessillo che garriva al vento.

    Ecco il link: http://goo.gl/AGSzQ

  65. Remo Ponzini

    Ma SUSANNE tutti parlano di te !!!!
    Anche questo articolo è molto bello e riferisce della tua partecipazione odierna al Festival dell'Eccellenza.

    Ecco il link : http://goo.gl/LhTny

  66. Remo Ponzini

    Ho appena letto una intervista a SUSANNE molto, molto interessante.
    Ogni giorno si riesce a recepire nuovi tasselli che ci aiutano a comporre il mosaico di questa fiera campionessa.
    Inoltre consentono, agli appassionati di mare come me, di veleggiare con il pensiero a fianco di questa tosta ragazza.

    Ma che cosa farà in futuro la SUSY ??? Non voglio bruciare il contenuto dell'intervista ma sembra che... non abbia intenzione di allevare caprette !!!
    Chissà se riusciremo a carpirle qualcosa alla cena di Alpe. Per ora resta abbottonatissima ma con l'aiuto di qualche bicchiere di vino potremmo essere i prima a sapere qualcosa.

    Ecco il link : http://goo.gl/dfx8i

  67. Gigi Cavalli

    Sabato 26 Novembre ci troveremo ad Alpe, presso la trattoria di Corinne, per trascorre una piacevole serata con la nostra Suzanne, dove ci farà senz'altro partecipi delle emozioni che ha vissuto e dove ci mostrerà un video inedito ripreso durante l'attraversata.
    Ovviamente l'invito è rivolto a tutti colori che hanno tifato l'impresa...

    Per altre informazioni potete scrivermi: esvaso@gmail.com

  68. Remo Ponzini

    Caro Gigi,
    visto che l'invito è rivolto a chi ha tifato per l'impresa, mi arrogo il diritto di essere presente alla grande festa.
    Senza tema di smentita ammetterai che io sono stato il suo più fervente estimatore. La passione verso la vela iniziò larvatamente ad incunearsi nel mio animo quando, ancora adolescente, leggevo delle imprese di Ulisse. Me la sono bevuta diverse volte l'Odissea e tanti brani me li imparai pure a memoria.

    Ma tu, da grande marpione qual sei, sapevi da tempo che sarei andato anche a piedi in Alpe pur di conoscerla.
    Ci sarà anche mamma Laura, la sister (non so come si chiami), la cugina Nadia e la truppa di amici e parenti.
    E dopo le emozioni, un po' troppo violente, della memorabile attraversata atlantica ora si imbocchi la via del gran galà dei festeggiamenti.

    SURSUM CORDA cara Susy; è la versione in latino del tuo noto: CUORI ALTI

  69. Remo Ponzini

    La Susy sugli allori anche a Castelnuovo (La Spezia) dove gli è stato conferito il premio " Fair Play " come prima donna italiana a tagliare il traguardo della Mini Transat.

    Ecco parte dell'articolo che La riguarda tratto dal quotidiano : " Città della Spezia " del 22.12.2011 :

    L’altro premio “Fair Play” è andato a Susanne Beyer, prima donna italiana a tagliare il traguardo della Mini Transat 2011 ed arrivare a Salvador de Bahia, mentre nel corso della serata l’Amministrazione ha consegnato anche i “Premi Querciola” ai cittadini castelnovesi che si sono distinti nel corso del 2011 nei più vari campi, dalla Cultura, allo Sport, allo Spettacolo e all’Attualità. Fra questi il segretario Comunale Dott. Guido Rosa; il Luogotenente Gandolfo Lombardo; la Squadra della Protezione Civile di Castelnuovo Magra lo chef del ristorante Bacher di Berceto Francesco Ambrosini, vincitore la finalissima della nota trasmissione televisiva “La prova del cuoco” e l’Environmental Ocean Team, che si occupa di divulgazione scientifica e di ricerca in campo ambientale, in particolare in quello oceanografico.

  70. Remo Ponzini

    Mi unisco all'appello di Nadia a favore della nostra grande velista SUSANNE BEYER.

    Chi sarà il VELISTA dell'anno 2012 ???

    Sul sito on-line "IL GIORNALE della VELA " si VOTA per designare il MIGLIORE tra 12 duellanti.

    Dobbiamo sostenere la nostra compaesana SUSANNE BEYER che ha solide radici in Alpe di Bedonia.

    VOTATELA !!! Ecco il link : http://goo.gl/9uIl2

  71. Remo Ponzini

    Anche degli stupidi hacker contro la nostra SUSANNE BEYER. Hanno fatto di tutto per favorire illegalmente i suoi più diretti inseguitori ma i gestori del sito "GIORNALE DELLA VELA" si sono accorti del misfatto ed hanno provveduto ad azzerare le votazioni fasulle di ieri pomeriggio.

    Ecco la notizia pubblicata sul sito delle votazioni:

    " Le persone scorrette e antisportive ci sono (ahinoi) dappertutto, ma non ci saremmo mai aspettati di vederle all'opera in maniera così violenta (e stupida) nel corso delle votazioni per eleggere il Velista dell'Anno 2012. E invece? Solo ieri vi ringraziavamo per i 3000 voti ricevuti nei primi due giorni del sondaggio, che vedevano in testa Susi Beyer, seguita da Simone Pierotti, Francesco Bruni e Veronica Fanciulli.

    Che cosa è accaduto nel pomeriggio? In poche ore 1035 voti si sono riversati sui nostri server. Un boom incredibile, ma... ma le bugie hanno le gambe corte e in breve ci siamo resi conto che qualcosa non funzionava. Tutti questi voti sono arrivati da soli 38 computer (beata informatica, che consente di tracciare gli indirizzi IP degli ingressi sul sito) e destinati a due candidati. Un vero e proprio attacco informatico (pure stupido, perché facile da scoprire) che ha sballato completamente le votazioni. Risultato: tutte le votazioni di ieri giovedì 12 gennaio sono state annullate (e ci dispiace per tutti gli onesti, che però da adesso hanno la possibilità di votare nuovamente) e da ora abbiamo anche eliminato la possibilità di dare le preferenze multiple. Per proteste, rivolgersi ai disonesti. Votate il vostro preferito! "

    Giustizia è stata fatta e la SUSY, grazie al vostro onesto contributo, è tornata in testa alla classifica. Non si tratta solo di tifo paesano e personalistico ma quello che Lei ha compiuto Le da il diritto di occupare l'attuale posizione.
    Mi sono preso la briga di andare ad indagare sull'operato dei suoi concorrenti. Sia ben chiaro che meritano tutti la nostra considerazione ed ammirazione ma quello che ha compiuto la SUSY è veramente superlativo ed unico.

    Continuate a votarla con lealtà e con cadenza quotidiana. E' Lei la migliore.

    Ecco di nuovo il link : http://goo.gl/9uIl2

  72. Remo Ponzini

    Un APPELLO urgentissimo a tutti i frequentatori del FORUM e di ESVASO.

    La nostra SUSANNE BEYER che, grazie al vostro contributo, era salita saldamente in testa alla classifica, vede ora insidiato il suo trono dal concorrente Marco Nannini che ha avuto un recupero sensazionale in questi ultimi giorni.

    E' necessario che venga VOTATA costantemente TUTTI i GIORNI.
    Il sito GIORNALE del VELISTA non precisa quando avrà termine la competizione. Ecco perchè DEVE essere VOTATA con REGOLARITA' e SISTEMATICAMENTE.


    VOTATE SUSANNE BEYER la velista dei nostri monti!!!!

    Sono sufficienti cinque secondi. Ecco di nuovo il link :

    http://goo.gl/G7XQ6 .

    Grazie per la collaborazione.

  73. Remo Ponzini

    La SUSANNE BEYER con i più grandi velisti italiani Giovanni SOLDINI, Mauro PELASCHIER e Pasquale DE GREGORIO, veleggia sulle onde della SOLIDARIETA'.

    Ecco l'articolo tratto dal sito: www.zerogradinord.net dove viene riportato l'evento che mostra tutta la sua nobiltà d'animo.

    Incollo:

    VELA e SOLIDARIETA' - 10.000 VELE di SOLIDARIETA' IN ROTTA VERSO LA SECONDA BOA

    Trieste – Prosegue a pieno ritmo anche nel 2012 l’impegno dell’Associazione 10.000 Vele di Solidarietà per la raccolta fondi a favore delle popolazioni liguri colpite dall’alluvione dell’ottobre scorso.

    Il primo atto, svoltosi nel Golfo dei Poeti, si è concluso il 4 dicembre; l’evento nonostante le previsioni meteo sfavorevoli ha visto la partecipazione di ben cento imbarcazioni a bordo delle quali si sono ritrovati appassionati e grandi nomi del mondo della vela, tra i quali Mauro Pelaschier, Pasquale De Gregorio, Susanne Beyer e Giovanni Soldini.

    La prima boa è stata raggiunta: hanno vinto tutti, nessuno escluso. In acqua la prima barca sul traguardo è stata quella della Sezione Velica della Marina Militare di La Spezia che ha ottenuto in premio un quadro del pittore spezzino Mimmo Ceccarelli. Il quadro, su proposta dei vincitori, è stato poi rimesso in palio per la tappa successiva.

    Con lo svolgimento del primo atto sono stati raccolti ben ventiseimila euro. La somma è stata destinata all’acquisto di due furgoni a favore della Cooperativa Sociale Gulliver per il trasporto di bambini e disabili. Il primo dei due furgoni è stato già consegnato ai responsabili dell’Associazione, il secondo, già acquistato, sarà consegnato nelle prossime settimane.

    Un vero e proprio villaggio della vela, aperto a tutti gli appassionati ed ai partecipanti è stato allestito all’interno delle strutture del Porto Mirabello, il quale ha concesso gratuitamente l’utilizzo dei propri spazi.

    La rotta per il raggiungimento della seconda boa vedrà lo svolgimento della seconda veleggiata nel Golfo dei Poeti dal 7 al 9 aprile, in concomitanza al weekend di Pasqua. La flotta virtuale continuerà fino a Primavera il suo cammino, si invita tutti, pertanto, ad iscrivere online barche vere o di fantasia che siano per aumentare il numero delle donazioni ed aiutare chi è stato colpito da questo drammatico evento. Sul sito www.10000vele.it si possono trovare tutti i moduli d’iscrizione e tutte le informazioni sul progetto.

    I fondi raccolti con le iscrizioni online alla regata e le donazioni volontarie non vengono utilizzati per coprire le spese organizzative, sostenute dall’impegno di numerosi volontari e aiuti degli sponsor.

    Ricordatevi di continuare a VOTARLA. E'stata scalzata dal primo posto in classifica. Ha bisogno dell'aiuto di tutti per riconquistarlo.
    VOTATELA tutte le volte che accendete il computer. Bastano cinque secondi. Grazie.

    Ecco di nuovo il link : http://goo.gl/G7XQ6

  74. Nadia F. 19/01/2012 ore 18.48

    Mi unisco all'appello di Remo; Forza Ragazzi votate! Dobbiamo recuperare posizioni!
    Grazie a tutti!

    Votate: http://goo.gl/xcx5o

  75. Remo Ponzini

    Ciao Nadia

    Ho fatto tutto quello che era umanamente possibile per la Susy. Ho mandato e-mail a tutte le persone che conoscevo ed mi sono appoggiato ai navigatori di Facebook chiedendo il loro contributo. Devo ringraziare Gigi, Ruggero e Valeria in primis per il loro attivismo encomiabile.

    La partita è ancora aperta e non sappiamo neppure quando verrà chiusa. Il sito Giornale della Vela non da informazioni al riguardo.
    Nella tarda mattinata la Susy era balzata al primo posto ma c'è stata subito una controffensiva del suo rivale.

    Le regole della competizione nessuno le conosce e risulta davvero difficile interpretare come ci si debba comportare.
    L'unica deduzione scontata è quella di farla votare con assiduità sperando che non ci siano altri inciucci come quello che era stato individuato dagli stessi gestori del sito.

    Navighiamo al buio anche noi come la Susy nello sterminato Atlantico. Forza e coraggio. Non bisogna mai demordere.
    In questo momento abbiamo meno di due punti percentuali da recuperare. Con l'impegno di tutti possiamo ancora farcela.

    Ripeto di nuovo il link : http://goo.gl/xcx5o

    VOTATE senza sosta !!! Grazie.

  76. Remo Ponzini

    APPELLO URGENTISSIMO pro SUSANNE BEYER - Una NAVIGATRICE dei NOSTRI MONTI all'ultima DISFIDA.

    Mancano pochi giorni (mezzanotte del 25/1) per designare il miglior VELISTA del 2012.

    CHIEDO un ulteriore AIUTO a tutti. In questo momento è in difficoltà ed ha bisogno del Vostro SOSTEGNO.

    E' sufficiente cliccare e VOTARE SUSANNE BEYER a questo link tutte le volte che accendete in computer. Bastano pochi attimi. Grazie.

    http://goo.gl/G7XQ6

  77. Remo Ponzini

    Grazie ragazze. E' molto bella la condivisione che mostrate verso Susanne. In questo momento è davvero in balia di turbolenze ma non può accontentarsi di un secondo posto, anche se onorevolissimo. Ha compiuto una impresa strabiliante ed estremamente rischiosa. Continuiamo da darle il nostro supporto sino all'ultimo minuto. Anche le imprese impossibili si possono concretizzare. Lei ce l'ha dimostrato.

    Mi auguro che ora questa competizione si stia svolgendo con lealtà. C'erano stati brogli informatici identificati e sventati dai gestori del sito. Speriamo che questi mistificatori non abbiano percorso altre sordide vie atte a sfalsare e/o favorire l'attuale leader sign. Marco Nannini che, essendo un grande campione, mai e poi mai vorrebbe vincere con slealtà.

    VOTATE con il solito entusiasmo la nostra SUSANNE BEYER.
    Bastano sempre tre secondi.

    Ecco il link : http://goo.gl/G7XQ6

  78. Remo Ponzini

    SUSANNE BEYER non ce l'ha fatta a vincere la competizione e deve accontentarsi della piazza d'onore. Una sfida combattutissima che l'ha vista duellare con MARCO NANNINI, senz'altro un grande della vela, ma che non possiede ancora nel suo carniere una impresa epica e temeraria come quella della SUSY.
    Intendo dire che la nostra velista aveva già dimostrato al mondo intero il suo valore mentre il suo avversario, per ora, possiede solo solide aspettative.
    Andava premiata l'IMPRESA compiuta e non le ATTESE che ... potrebbero anche non concretizzarsi.
    Ed invece ne ha beneficiato un ottimo marinaio anzichè una autentica atleta che, oltre alla preparazione tecnico-professionale, ha dimostrato di avere un CUORE ALTO sino al cielo.

    Sei tu, o SUSY, la degna vincitrice. Tu hai navigato da SOLA affrontando perigli inimmaginabili e mettendo in fila tutti gli altri concorrenti italiani, maschietti compresi. Bastava ed avanzava per collocarti sul gradino più alto del podio. Io non riesco a metabolizzare questo secondo posto perchè lo considero una mera ingiustizia. Le lacune sulla gestione di questa competizione le ho già espresse e non voglio ulteriormente infierire.

    Comunque e sempre CUORI ALTI.
    A presto.

  79. Susy - Penelope

    Carissimo Remo,
    il tuo tifo sfegatato come al solito mi fa piacere, ma sei troppo di parte!!

    La “competizione” è stata molto divertente e non credo affatto che il risultato sia un'ingiustizia. Marco Nannini sta facendo il giro del mondo – un sogno per molti di noi -, i suoi sostenitori sono moltissimi e gli hanno fatto vincere il premio. Bravi! E bravo Marco.
    Io sono un marinaio, come tanti altri. La Transat è stata dura, ma ci sono sportivi che hanno compiuto imprese molto più dure e faticose della mia (un giro del mondo non è uno scherzo).
    Se tu mi elevi ad “atleta epica” è per affetto ed io lo ricambio, ma continui ad essere di parte!
    A Parma ti farò conoscere qualcuno che ha fatto di molto peggio;))!

    Fa tutto parte dello sport ed è bello così. Anche il fatto che tu – caro Remo – da tifoso ti dispiaccia per la sconfitta e a me fa solo che piacere.
    Io credo – invece – che in questa occasione abbiano vinto in tanti: io ho portato a termine il mio progetto realizzando il mio sogno, Nannini sta realizzando il suo e gli auguro di concluderlo al meglio; lo sport della vela ha vinto! Nuovi appassionati come voi si sono interessati a questo mondo ed è una vittoria bellissima.
    Tutti potremo condividere una serata insieme grazie a questa manifestazione! Cosa possiamo volere di più?!

    Spero di vederti a Parma, insieme a tanti altri di questa bellissima “tifoseria montana”.

    Grazie a tutti per il sostegno!

    P.S. Come ci vengo io a Parma?!??! in slitta?!??!!

    Susy

  80. Remo Ponzini

    Ciao Susy,

    sapevo che saresti riapparsa a farci un fischio. Avrei voluto intonare, insieme a te ed a tutti i tuoi sostenitori, la marcia trionfale della Aida ma, visto che il bruciore si è attenuato, ... ce la canteremo ugualmente. Magari al Teatro Regio di Parma dove verrai premiata sperando che non ci siano i "loggionisti" ad ascoltarci.
    So benissimo che il Nannini è un grande ma, visto che la sua impresa è ancora in corso, avrebbe potuto aspettare il prossimo anno... perdio!!! E poi, forse, l'avrei votato pure io. Evidentemente disponeva di una rete fittissima di supporter che l'hanno sostenuto con una costanza ed una pervicacia inesauribile.

    Comunque hai raccolto una bella marea di voti. Un autentico spareggio, dall'esito incerto sino all'ultimo giorno. Solo briciole per gli altri dieci concorrenti anche se avevano evidenziato gesta molto apprezzabili.
    Come al solito sei più brava a lodare gli altri che te stessa. Anzi, tendi a minimizzare tutto quello che fai smussando e facendo apparire la tue imprese poco più che delle ordinarie scampagnate marine. Tu non sei un marinaio come tanti altri, sei un CAPITANO con i fiocchi ed con i merletti.
    Sappiamo tutti che ti sei accollata dei rischi considerevoli. Sappiamo tutti che per compiere attraversate oceaniche in solitaria occorre essere atleti veri. Inoltre bisogna disporre di forza fisica e psichica ed, ovviamente, di competenze tecniche ragguardevoli.

    Ma non basta. Ricorderai quello che diceva Don Abbondio auto-riflettendo sul suo operato : "se uno il coraggio non ce l'ha, non se lo può mica dare".
    Contrariamente a lui tu hai dimostrato di averne avuto almeno tre cesti ricolmi... resto mancia.

    Avrai letto dell'attivismo che abbiamo profuso per farti votare a man bassa. Tutti i lettori di Esvaso e di Forum Valtaro si sono prodigati in massa usando moltissimo le e-mail e facebook. Permettimi di citare Gigi, Ruggero, Valeria, Marco B., Claudio, Monica, Francesca, Katia e tanti altri.

    Per quanto riguarda la nostra partecipazione in Parma alla tua premiazione ho chiesto a Gigi ma è indisponibile per una vacanza già programmata.
    Lancio un appello su questo blog per vedere se c'è qualche voglioso ... con la speranza che il tempo ci sia amico.
    Mi farebbe proprio piacere farti un applauso al REGIO di PARMA.

    Sempre e comunque CUORI ALTI.
    Un abbraccio. Ciao.

  81. Remo Ponzini

    UN'ALTRA POSSIBILE SFIDA per SUSANNE BEYER ?

    Il ROYAL WESTERN YACH CLUB ha dato vita ad una nuova regata oceanica riservata esclusivamente alle donne.

    Una competizione in coppia, tutta al femminile, che avrà luogo il prossimo mese di Ottobre.

    Incollo l'articolo apparso su DotSail.it dove si ipotizza una possibile partecipazione d SUSANNE :


    VELA IN ROSA: È NATA WOW, LA PRIMA REGATA OCEANICA DEDICATA ALLE DONNE

    Da un’idea di Team Concise, del Royal Western Yacht Club e dell’ Antigua Yacht Club, in collaborazione con l’Università di Plymouth, nasce WOW, Women’s Offshore Worlds, la prima regata oceanica dedicata esclusivamente alle donne.
    Il percorso stabilito prevede la partenza da Plymouth il prossimo 28 ottobre e, lasciando le Azzorre a destra, la regata arriverà ad Antigua dopo oltre 3 mila miglia di navigazione. L’iscrizione è aperta ad equipaggi in coppia, che affronteranno la traversata atlantica a bordo dei monotipi Beneteau Figaro 2. Si tratta di una barca molto veloce, utilizzata in Francia per l’omonimo circuito, e ottimizzata per essere condotta in equipaggio ridotto.
    WOW come detto è il primo progetto di regata oceanica dedicato alle donne, e l’ambiente velico ha accolto con molto favore l’iniziativa. Tra i promotori della regata anche un nome importante dell’altura interazionale, la veterana Samantha Davies, che tuttavia non parteciperà perché nello stesso periodo sarà impegnata nel ben più temibile Vendee Globe.
    Il primo equipaggio iscritto è quello delle inglesi Hannah Jenner e Sammie Evans, ma nei prossimi mesi si attende una buona partecipazione. Per il momento nessuna notizia di equipaggi italiani, ma la speranza è ovviamente quella di vederne qualcuno alla partenza di ottobre.
    Buttiamo un nome a caso: SUSANNE BEYER ?

  82. Remo Ponzini

    Ecco l'articolo di PARMA TODAY del 8.2.2012 relativo alla premiazione di SUSANNE BAYER come " MIGLIORE IMPRESA VELICA DELL'ANNO ".

    Nulla di meglio per lo YACHT CLUB di PARMA che festeggiare una propria concittadina.


    Lo YACHT CLUB di PARMA ospita il PREMIO NAZIONALE " VELISTA dell'ANNO " ParmaToday -

    Giovedì 9, alle 19.30, al Ridotto del Teatro Regio: il vincitore Marco Nannini, presenti Susanne Beyer e Carlo Croce (presidente della FIV);ingresso libero. E'possibile accreditarsi sul sito www.yachtclubparma.it
    di Federico Ranauro 08/02/2012

    Per il secondo anno consecutivo, lo Yacht Club Parma è stato scelto per ospitare il prestigioso premio "Velista dell'Anno", indetto dalla rivista Il Giornale della Vela. In più, novità assoluta, sarà presente a Parma il presidente della Federazione Italiana Vela, Carlo Croce. Un altro grande passo in avanti per il primo club nautico della provincia, ormai affermatosi tra le maggiori realtà nazionali e voluto come ente organizzatore dell'evento per i meriti sportivi e divulgativi.
    La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 9 febbraio alle ore 19.30 al Ridotto del Teatro Regio: è possibile prenotare il posto accreditandosi sul sito internet www.yachtclubparma.it; ingresso libero dopo le 19.30, salvo disponibilità. Quest'anno la manifestazione riceve il patrocinio del Comune di Parma e ancora una volta, grazie al contributo di Schiatti Class e Fidenza Village, viene offerta con accesso gratuito a tutti i parmigiani, appassionati e praticanti.
    Velisti di livello elevatissimo si sono contesi l'ambito premio nazionale. Alla fine l'ha spuntata Marco Nannini, 33enne torinese, al momento l'unico italiano impegnato con buon grado di competitività nelle regate oceaniche che tradizionalmente vedono imporsi francesi e inglesi. È lui, dunque, il "Velista dell'Anno". Basti dire che ha preso un anno di aspettativa dal suo lavoro nel cuore della finanza londinese ed è partito per la Global Ocean Race, la regata attorno al mondo con i Class 40.
    A SUSANNE BEYER, 33enne originaria di BEDONIA con papà tedesco, andrà invece il premio per la MIGLIORE IMPRESA VELICA DELL'ANNO, avendo partecipato in solitario alla Mini Transat, regata transatlantica per barche di 6,5 metri, nella quale ha battuto gli altri italiani (tutti uomini): 4.200 miglia da sola in 32 giorni di navigazione.
    Per lo Yacht Club Parma, affiliato alla Fiv (Federazione Italiana Vela) e riconosciuto dal Coni, è il primo evento del 2012. Assegnato dai lettori de Il Giornale della Vela, il "Velista dell'Anno" è già stato appannaggio di personaggi molto popolari quali Paul Cayard (1992), Giovanni Soldini (1994), Francesco De Angelis (1995), Alessandra Sensini (1996, 2000, 2004 e 2008), Tommaso Chieffi (1997) e, un anno fa a Parma, Alessandro Di Benedetto che nel 2010 aveva compiuto il record di circumnavigare il mondo in solitario (e senza scalo) su una minuscola barca.“

  83. Remo Ponzini

    Un autentico tripudio per SUSANNE BEYER al REGIO di PARMA.
    La navigatrice più famosa d'Italia, che in solitaria ha attraversato gli oceani dalla Francia al Brasile, ha ricevuto il premio come : MIGLIORE IMPRESA VELICA DELL'ANNO.

    Nella fastosa cornice di uno dei più noti teatri del mondo, questa ragazza di 33 anni, originaria di Alpe di Bedonia, è stata festeggiata con il massimo degli onori. Una sacrosanta legittimazione, una gratificazione immensa ed una apoteosi di riconoscimenti meritatissimi che Le sono piovuti a scroscio da ogni dove.

    Erano presenti Il Presidente della Federazione Italiana Vela, Il Presidente dello Yacht Club di Parma che ha organizzato l'evento, l'intero staff giornalistico di Giornale della Vela, i campioni premiati negli anni precedenti, varie testate specialistiche e non, TV ed un pubblico festoso che l'ha sommersa di applausi incessanti.
    E' stata Lei la protagonista in assoluto della serata ed è riuscita ad attrarre l'attenzione di tutti. E non per campanilismo, in quanto le sue radici non sono state citate, ma per quello che ha compiuto.

    Una marea di persone competenti che ha riempito in ogni ordine di posto tutto il teatro. Mi ha veramente sorpreso che la nebbiosa città ducale, lontana dai mari, potesse avere tanti appassionati di vela.
    Perchè è stata scelta Parma ??? Senz'altro per l'attivismo del Yacht Club locale ma anche, come è stato affermato con un pizzico di umor, perchè è equidistante tra il mare Adriatico ed quello Ligure.

    Un paio d'ore trascorse in un lampo a seguire, su uno schermo mega, alcuni scorci della sua navigazione tempestosa inframezzati a spaccati di vita personale che la riprendevano quando, ancora piccina, scorrazzava con la sorella su MAREA imbarcazione velica di famiglia.

    Brava SUSANNE !!! Ti hanno stordito con gli applausi e con gli encomi. Premiata sul palco ma anche da tutta la platea. So che ci regalerai altre emozioni.
    In bocca alla balena.
    Ciao.

    PS: un grazie anche all'amico Davide che mi ha accompagnato in questa trasferta cittadina.

  84. Remo Ponzini

    Il più grande velista del mondo GIOVANNI SOLDINI (amico dI SUSANNE BEYER) ha rilasciato una intervista a Daniele Mastrogiacomo estremamente interessante.

    Da La REPUBBLICA del 18.02.2012 :

    Il velista e quei lunghi periodi sulla barca senza vedere nessuno
    “Ti abitui ad un altro ritmo che aiuta a sentire altre cose”
    L’ORIZZONTE DI SOLDINI “LONTANO DAL MONDO VICINO A ME STESSO”

    «La cosa più bella ? Al­cu­ni co­lo­ri. Li ve­di so­lo in ac­qua. A cer­te la­ti­tu­di­ni co­gli del­le sfu­ma­tu­re che ti sem­bra­no qua­si ir­rea­li. Ve­ri qua­dri». Gio­van­ni Sol­di­ni vol­ge lo sguar­do al­l’o­riz­zon­te. Cer­ca il fo­to­gram­ma che gli è ri­ma­sto im­pres­so nel­l’a­ni­ma. Quel­lo che non lo ha mai più ab­ban­do­na­to e che lo ac­com­pa­gna in ogni av­ven­tu­ra in gi­ro per i ma­ri del mon­do. So­lo, con la sua bar­ca a ve­la. Si vol­ta, ti­ra l’en­ne­si­ma boc­ca­ta al­l’en­ne­si­ma si­ga­ret­ta, e con­clu­de: «Sì, è co­sì. Il ver­de del­la Pa­ta­go­nia, il bian­co ghiac­cia­to di Ushua­ia, da­van­ti a Ca­po Horn. Ec­co, so­no lu­ci e om­bre che non tro­vi al­tro­ve. Ti riem­pio­no lo spi­ri­to, re­sti­tui­sco­no un sen­so al­l’e­si­sten­za. Ti fan­no su­pe­ra­re la tua so­li­tu­di­ne». Il ve­li­sta ita­lia­no più fa­mo­so del pia­ne­ta va per ma­re da quan­do ave­va 16 an­ni. Spes­so in so­li­ta­rio. Una con­di­zio­ne dif­fi­ci­le, qua­si im­pos­si­bi­le. «De­vi tro­va­re un tuo equi­li­brio», spie­ga, «de­vi met­ter­ti in pa­ce con te stes­so. L’a­dat­ta­men­to non è sem­pli­ce ma al­la fi­ne ci rie­sci. Cer­to, di­pen­de mol­to dal tuo ca­rat­te­re. Quan­do stai in ma­re ti mi­su­ri e ti sfi­di. Pau­re? Mol­te, è nor­ma­le. Co­me gli at­tac­chi di no­stal­gia, i mo­men­ti di so­li­tu­di­ne for­tis­si­ma che ti ag­gre­di­sco­no e ti sfian­ca­no».

    «Sei sot­to­po­sto a con­ti­nue pro­ve di re­si­sten­za — am­met­te Sol­di­ni — Ma è una co­sa mol­to bel­la. Si crea un rap­por­to spe­cia­le tra te e la bar­ca. Fai tut­to tu, nel tuo mo­do, la­sci an­da­re le co­se. Di­ven­ti mol­to me­to­di­co e in­sie­me mol­to sen­si­bi­le. Im­pa­ri a sen­ti­re la bar­ca, ascol­ti la sua vo­ce. En­tri in sin­to­nia e fi­ni­sci per sta­bi­li­re un rap­por­to che non è so­lo ma­te­ria­le. An­che quan­do sei mez­zo ad­dor­men­ta­to, stra­vol­to dal­la stan­chez­za, quan­do cu­ci­ni sbal­lot­ta­to dal­le on­de, quan­do ti chiu­di sot­to co­per­ta, con lo sca­fo che sfrec­cia a 20 no­di, e leg­gi qual­che pa­gi­na di un li­bro. Ec­co, in quei mo­men­ti sen­ti di non es­se­re so­lo. Lei, la bar­ca, è sem­pre lì, con te. È una per­so­na. Si la­men­ta, si en­tu­sia­sma. E ti aiu­ta. Mi è ca­pi­ta­to spes­so di af­fron­ta­re ma­ri in bur­ra­sca, av­vol­to dal­la for­za del­la na­tu­ra e sen­ti­re uno stra­no ru­mo­ri­no. Sco­pri­vo ma­ga­ri che c’e­ra un ti­ran­te che si sta­va rom­pen­do.

    Qual­co­sa di im­por­tan­te, im­pos­si­bi­le da ca­pi­re nor­mal­men­te. Era lei, la bar­ca, che mi av­ver­ti­va. Mi sal­va­va la vi­ta. Co­me una per­so­na ».

    Sol­di­ni ha mo­glie e quat­tro fi­gli. Ma que­sto non cam­bia la sua con­di­zio­ne di na­vi­ga­to­re so­li­ta­rio. «È chia­ro che pen­so al­la fa­mi­glia. Ma an­che lo­ro ne han­no trat­to dei van­tag­gi: mi han­no se­gui­to via ter­ra spes­so e han­no avu­to oc­ca­sio­ne di ve­de­re po­sti che, for­se, non avreb­be­ro mai vi­sto. Il ma­re, so­prat­tut­to la ve­la, ti è com­ple­men­ta­re.

    Ti av­vol­ge, ti for­ma, ti aiu­ta, ti ac­com­pa­gna. Ser­ve a ca­pi­re, te stes­so e gli al­tri».

    Sol­di­ni sor­ri­de, pri­ma di ri­pren­de­re la sua cor­sa in­fi­ni­ta. An­nui­sce, ec­ci­ta­to co­me il pri­mo gior­no. Sa­lu­ta con la ma­no. Si ag­grap­pa al­le sar­tie, don­do­la: «Fa par­te del­la mia vi­ta. Mi sen­to for­tu­na­to.

    Non ne pos­so più fa­re a me-no. Di­ven­to suo pri­gio­nie­ro e mi la­scio por­ta­re». Og­gi, mil­le av­ven­tu­re do­po, scal­pi­ta sul suo nuo­vo sca­fo co­me fos­se il pri­mo gior­no. Ep­pu­re ha vin­to e fat­to tut­to: due vol­te il gi­ro del mon­do a tap­pe in so­li­ta­rio, una vol­ta la Qué­bec- Saint Ma­lo. E poi in­fi­ni­te tra­ver­sa­te atlan­ti­che, la Vol­vo Ocean ra­ce. Da so­lo, con equi­pag­gio, in cop­pia, in re­ga­ta, in cro­cie­ra. «Ogni vol­ta sem­bra la pri­ma», spie­ga do­po l’en­ne­si­ma sfi­da con la qua­le ha bat­tu­to il re­cord a cui pun­ta­va: 10 gior­ni, 23 ore, 9 mi­nu­ti. Da Ca­di­ce, in Por­to­gal­lo, a San Sal­va­dor, nel­le Ba­ha­mas. Un bel pro­get­to, il co­ro­na­men­to di un so­gno in­se­gui­to sin da quan­do era ra­gaz­zo. Ha for­ma­to un team tut­to ita­lia­no. Con al­tri no­ve na­vi­ga­to­ri sta già pen­san­do al­le due pros­si­me sfi­de. La pri­ma, da Mia­mi a New York, a mar­zo. E poi, la se­con­da, ad apri­le, for­se la più am­bi­zio­sa: bru­cia­re il pri­ma­to che ha re­si­sti­to per un se­co­lo e che ades­so è in ma­no ai fran­ce­si. La tra­ver­sa­ta del­l’A­tlan­ti­co. Ma da Ove­st a Est: da New York a Ca­pe Li­zard, il pun­to più a sud del­la Gran Bre­ta­gna, una pe­ni­so­la che si af­fac­cia sul­la Ma­ni­ca. Cer­can­do il re­cord.

    Il sim­bo­lo del­la ve­la ita­lia­na rac­con­ta lo sca­fo su cui don­do­la in mez­zo ai Ca­rai­bi. «È un Vor 70. Un mo­no­sca­fo di 20 me­tri. Un al­be­ro di 30 in car­bo­nio. Ap­par­tie­ne al­la clas­se con cui si cor­re la Ocean ra­ce. L’ab­bia­mo mo­di­fi­ca­ta: una chi­glia ba­scu­lan­te che pos­sia­mo sol­le­va­re su un la­to quan­do la bar­ca si pie­ga. Ve­lo­ci­tà rad­dop­pia­ta. E poi tec­no­lo­gia in­ter­na mol­to so­fi­sti­ca­ta, al­tre due de­ri­ve mo­bi­li a prua che si pos­so­no al­za­re e ab­bas­sa­re, pan­nel­li so­la­ri per ali­men­ta­re la stru­men­ta­zio­ne e il mec­ca­ni­smo ro­tan­te. Il re­sto, l’in­ter­no, è com­ple­ta­men­te vuo­to. Ab­bia­mo so­lo lo stret­to ne­ces­sa­rio: per­fi­no il ci­bo è lio­fi­liz­za­to. Pe­sa di me­no: non stia­mo fa­cen­do una pas­seg­gia­ta, ab­bia­mo dei re­cord da bat­te­re».

    Il no­me è già un pro­gram­ma: Ma­se­ra­ti. Non è so­lo il tri­bu­to al­la no­ta ca­sa au­to­mo­bi­li­sti­ca, tra gli spon­sor; è un au­gu­rio, una pre­mes­sa, un obiet­ti­vo. «Que­sta è una bar­ca che sfrec­cia fi­no a 40 no­di. Di me­dia fa i 26. Si la­vo­ra co­me paz­zi, si dor­me po­co e ma­le su del­le bran­di­ne du­re co­me un sas­so. Non tut­ti se la sen­to­no. Ma è la più bel­la av­ven­tu­ra del­la vi­ta». Il Vor 70 è di John El­kann, il pre­si­den­te del­la Fiat. «I sol­di», rac­con­ta Sol­di­ni, «li ha mes­si lui. Di ta­sca pro­pria. Sia­mo sta­ti in­sie­me du­ran­te una tra­ver­sa­ta tra le Ca­na­rie e i Ca­rai­bi. È ve­nu­to da so­lo, ha fat­to i suoi tur­ni. Con lo Steal­th, la bar­ca del­l’Av­vo­ca­to ».

  85. Remo Ponzini

    AVVISO ai NAVIGANTI :

    Gigi ha caricato il link dell'articolo della Gazzetta di Parma relativo alla premiazione di SUSANNE BEYER.
    Evento realizzato dallo YACHT CLUB di PARMA presso il TEATRO REGIO il 9/02/12 .
    Anche TV PARMA trasmette, con una certa periodicità, l'intera manifestazione che dura circa due ore.

  86. Remo Ponzini

    Due brevi video della SUSANNE BAYER dove, nel primo, ci viene illustrato, molto sinteticamente, l'aspirazione, eriditata dal padre di diventare prima un grande marinaio ed a seguire il comandante di una splendida barche d'epoca in legno (Tirrenea II del 1914).
    C'è anche un commento del più grande navigatore del mondo Giovanni SOLDINI:

    goo.gl/w1tyE

    e nel secondo dieci consigli su quello che bisogna sapere e fare per navigare sicuri:

    goo.gl/vrwwB

    Sono molto interessanti perchè forniscono ai non addetti una mini infarinatura sul mondo della vela.

  87. Remo Ponzini

    La nostra SUSANNE BEYER viene continuamente invitata in tutta Italia a promuovere lo sport della vela di altura.
    Mercoledì 28 marzo sarà a Ferrara con altri due noti navigatori (Andrea Fantini ed il celeberrimo Pasquale de Gregorio) ad illustrare le sue imprese ed a soddisfare le curiosità dei novelli velisti che stanno compiendo corsi di addestramento di vela oceanica.

    E chi, meglio di Lei, è in grado di illustrare tutti i requisiti che occorrono per affrontare simili imprese ???

    Ecco il link: http://goo.gl/EOVza

  88. Remo Ponzini

    SUSANNE BEYER, la velista più famosa d'Italia, sta compiendo un autentico "tour de force" a zonzo per tutta la nostra penisola. Dopo la sua apparizione a Ferrara di ieri è ora attesa a Monza per il 4 aprile presso la scuola di vela Orsa Minore. Tutti vogliono sapere i dettagli della sua epica impresa.

    Ecco il link dell'articolo pubblicato da VELANET : http://goo.gl/FRAeD

  89. Nadia Federici

    E noi la aspettiamo anche qui a Bedonia per trascorrere un po' di tempo con i bambini della Scuola elementare, che dopo aver letto parte del suo Diario di Bordo hanno tante domande da farle; speriamo che riesca a ritagliare un po' di tempo per passare a trovarci al più presto! Vi terrò informati.
    Ciao a tutti.

  90. Remo Ponzini

    Mi capita spesso di pensare alla velista dei nostri monti SUSANNE BEYER. In questo momento si trova in NUOVA ZELANDA ad Auckland, capitale mondiale della vela.
    Nel sito di MINI PENELOPE ( http://goo.gl/0Hu4K ) ha voluto ricordare uno dei più grandi velisti di tutti i tempi: PETER BLAKE che fu il suo idolo sin da quando era ragazzina. Ebbene questo grande navigatore, che era capitano del famoso veliero Steinlager, morì assassinato in Brasile nel 2001 da una banda di rapinatori che si impossessarono di un orologio e di un motore fuoribordo.

    Un breve articolo correlato da due video (i link li trovate all'interno del sito sopra citato) che ci illustrano come si affrontavano i giri del mondo spinti unicamente dalla forza dal vento.
    Un vero spettacolo che consiglio a tutti di vedere.

  91. Remo Ponzini

    Questa notte ho ricevuto una email da SUSANNE BAYER , la nostra indimenticabile navigatrice solitaria che ci ha regalato infinite emozioni.
    L'ha mandata ad una cerchia ristretta di amici ed io mi onoro di essere fra questi.

    Proprio oggi è il "complenno" della sua prima notte sull'oceano Atlantico. Mi sono emozionato e commosso a leggerla.
    Ovviamente mi ha autorizzato a renderla pubbica su ESVASO.

    Incollo :

    Buona notte.

    Esattamente un anno fa stavo trascorrendo la mia prima notte in solitaria in Oceano.
    Sto rivivendo quei momenti, quei giorni.

    Mi torna alla mente tutto: l’agitazione, la preparazione della barca, il tentativo di raccogliere le idee per partire serena; ma più di tutto mi torna in mente la grande solidarietà di tutti voi che mi avete accompagnato fino a La Rochelle, fino all’ormeggio di Penelope, poi oltre la chiusa e poi ancora in Brasile.

    Alcuni di voi hanno vissuto l’avventura dall’inizio, dandomi un supporto morale e materiale che mi ha permesso di non mollare mai, anche quando mi sembrava di non avere più risorse. La vostra energia è diventata la mia.
    Altri sono stati un regalo stesso di quell’avventura. Amici che ho incontrato strada facendo e che mi hanno dato consigli, piccoli oggetti o anche solo affetto.

    Penelope è cresciuta piano piano, grazie all’aiuto di tutti voi.

    Il 25 settembre è stato di sicuro il giorno piu emozionante della mia vita, da festeggiare molto più del compleanno o altre ricorrenze. La partenza – e non l’arrivo – perché il solo fatto di essere lì quel giorno per me è stato un traguardo.

    Coloro che mi hanno accompagnato in banchina quella mattina hanno condiviso con me un'emozione grande. Non volevo piu sciogliermi dal loro abbraccio e allo stesso tempo non vedevo l’ora di partire.

    Un’infinità di volte ho pensato che non sarei stata all’altezza. Attraversare tutto un Oceano, da sola, su un guscio di noce era un’impresa che non mi sembrava alla mia portata e troppe volte mi sono sentita schiacciata dalle vostre aspettative. Ne ho anche sofferto, ma ora mi rendo conto che mi è servito quando la mia motivazione cedeva.

    Fino ad un momento prima di mollare gli ormeggi mi sono domandata se ero realmente cosciente di ciò che mi aspettava e per tutta la notte tra il 24 e il 25 continuavo a rivoltarmi nel letto… “tra qualche ora parto…! Ti rendi conto???”

    E’ andata.

    E’ andata alla grande, pur con tutte le difficoltà. Se sono arrivata “di là” è perché dopo tanta fatica proprio non potevo mollare e oggi ne sono contenta.

    Forse non mi sentirò mai più così forte e cocciuta come là in mezzo, tra acqua e vento.

    Come ho già detto tante volte, io non mi sono mai sentita sola. Penelope ha portato con sé tanti amici, il cui affetto mi ha tenuto compagnia per tutta la traversata, dandomi una carica incredibile.

    Ad ognuno di voi (non ê un 'invia a tutti'!!) sono grata per l'amicizia e il sostegno.

    Non vi ripagherò mai abbastanza. Grazie!

    Cuori Alti!

    Per fare un Oceano ci vogliono acqua e vento.
    Anzi… acqua, vento e una grande avventura.

    Susanne

  92. Monica

    Per fare un'amica ci vogliono amore e condivisione.
    Anzi...amore, condivisione e tante grandi avventure.

    Continua a viverne e rendici partecipi!!

    Ti voglio bene Su :-)

  93. Remo Ponzini

    La nostra SUSANNE sta veleggiando verso l'isola di Malta dove si fermerà un mese a fare regate.
    Mi ha pregato di salutare tutti gli amici di ESVASO che ricorda sempre con grande affetto.
    Vi incollo una parte della mail che mi ha mandato :

    Al momento (1 h della notte) stiamo discendendo la costa corsa e sul muso ci aspetta un bell'avviso di burrasca che affronteremo fra qualche ora. L'equipaggio è formato da altri 3 alle prime armi e la situazione non è per nulla rilassante. Pero' sono nel mio e sto bene.
    Quest'anno abbiamo raccolto moltissimi funghi, ma ho lavorato come una pazza fino al momento della partenza e non ho potuto assaporare i frutti del bosco davanti alla stufa di Alpe. Pazienza. Appena torno faro' in modo di farci un salto e farmi una buona polenta con i funghi tra le coccole dei miei zietti :)

    Tu stai bene ? Saluta la banda di esvaso. Appena riesco cercherò di scrivere due righe.
    Un abbraccio
    Susy

  94. Remo Ponzini

    Quando in Italia si parla di "eccellenze al femminile" la nostra SUSANNE BAYER è sempre presente.
    Ecco un elenco di quindici donne considerate ai vertici di questa classifica nazionale che si ritroveranno in Genova dal 23 al 25 Novembre al noto Festival "Tutto al Femminile" che si celebra ogni anno.

    Genova, 10 novembre 2012 -

    LADY TRUCK, imprese eccellenti al femminile

    al Salone delle Identità Territoriali

    Si tinge di rosa il Salone delle Identità Territoriali, il nuovo appuntamento dedicato alla valorizzazione dei prodotti e delle eccellenze dei territori in programma alla Fiera di Genova dal 23 al 25 novembre.
    Grazie alla collaborazione con il Festival delle Eccellenze al Femminile, la più importante manifestazione “di genere” in Italia, in programma nel capoluogo ligure dal 19 al 25 novembre, il Sit ospiterà Lady Truck: Imprese Eccellenti al Femminile, un progetto di valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali femminili che con la forza e la qualità del loro impegno sono uscite con risultati straordinari dai confini del territorio. Il titolo fa riferimento in modo provocatorio ai mestieri più difficili per le donne e per contrasto alla loro capacità e volontà di conservare i valori e l’identità del femminile come nel caso eclatante delle Lady Truck, ovvero le donne camioniste. Lady Truck darà voce, con un’installazione museale a 15 donne emblematiche di questa capacità - imprenditrici, docenti universitarie, donne impegnate nella politica e nel sociale, donne di sport e di scienza - :

    1)SUSANNE BEYER, velista
    2) PATRIZIA DE LUISE, presidente Confesercenti liguria
    3) CAMILLA SPADAVECCHIA, responsabile Un Women genova
    4) DORA IACOBELLI, presidente Commissione pari opportunità Legacoop
    5) PAOLA GIRDINIO, già preside facoltà ingegneria Università di Genova
    6) MARIA PAOLA PROFUMO, presidente Musei del mare e della navigazione
    7) MARINA DONDERO, già vicepresidente della Provincia di Genova
    8) SOFIA GIOIA VEDANI, amministratore delegato Planetaria Hotels
    9) MERCEDES BRESSO, europarlamentare
    10) IRENE PIVETTI, già presidente della Camera dei deputati, imprenditrice
    11) LORELLA ZANARDO, manager e scrittrice
    12) PIERA GAUDENZI, esperta d’arte e titolare galleria "Il vicolo"
    13) AMIRA CHARTOUNI, architetto
    14) LUIGIA CRISTINA GAMBETTA, imprenditrice, titolare Liapull
    15) MANUELA ARATA, presidente Festival della scienza

    Le protagoniste di Lady Truck 2012 saranno al centro di una serie di incontri focalizzati sulla capacità di fare al femminile. Nella prima giornata di Salone, venerdì 23 novembre, alle 16.30 è in programma “Identità e cooperazione – Le donne e la Coop Liguria” con la partecipazione di Dora Iacobelli e di Silvana Bannacchioni di Coop Liguria; alle 17.30 “Donne nella scienza e nella tecnologia” con Manuela Arata e lo scrittore Stefano Moriggi, alle 18.30 “Impresa mare-La carta delle buone pratiche” con Maria Paola Profumo e Angelo Berlangieri, assessore al turismo della Regione Liguria. Sabato 24 alle 17.30 “Senza chiedere permesso”, un dialogo con Lorella Zanardo, la direttrice di “Lei Web” del gruppo RCS Simona Tedesco e la sociologa Luisa Stagi. Domenica 25 novembre “Europa Futura-Impresa Donna di Pace” con Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento Europeo e Camilla Spadavecchia.

  95. Ruggero

    Su 105 commenti di questo post ben 48 provengono dalle dita di Remo!!!
    Sono ormai certo che se Susanne Beyer ripetesse l'attraversata atlantica su un galeone spagnolo..... Remo pur di seguire le gesta della sua eroina dal vivo sarebbe capace di sostituirsi alla Sirena che da sempre caratterizza la prua di quegli storici velieri!!!

  96. Remo Ponzini

    Tu non puoi capire l'emozione che si prova su una barca sospinta dalla forza del vento.
    Tu non puoi capire la sublimazione che dona il dolce sciabordio della prua che fende le onde.
    Tu non puoi capire l'ebbrezza che si prova ad impugnare il timone procedendo di bolina.
    Tu non puoi capire l'estasi che si prova a rimirar l'orizzonte infinito.

    Tu sei un ragazzo grezzo che trae voluttà pestando i pedali di un triciclo.
    Tu sei un ragazzo vacuo che si nutre di frivolezze.
    Tu sei un ragazzo che favella di scempiaggini.

    TU TI DEVI ELEVARE !!!! Ricordati quello che scrisse il divino Dante Alighieri, circa 800 anni fa, per tipi come te :
    " FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CONOSCENZA ".

  97. Remo Ponzini

    Ma che ti devo dire o Ruggero.

    Ti posso apparire come un fustigatore ma in realtà sono io che mi diverto a farlo.
    Ti presti ad essere fustigato perchè sei un irruento, un tumultuoso e pure un provocatore.
    Ci divertiamo entrambi come fossimo due ragazzotti ma io, che potrei esserti padre, anzichè rendermi conto che non ho più l'età di giocare,continuo imperterrito a comportarmi come se l'ora del trapasso non dovesse mai arrivare ( fa persino rima).
    Ed allora continuiamo a giocare.

    P.S. Chiedo scusa alla SUSANNE BAYER per aver profanato questo angole che è a Lei dedicato. Vorrà dire che io e Ruggero verremo a fare i mozzi sulla tua barca armati esclusivamenti di ramazza e di un pela patate. Ovviamente senza stipendio.

  98. Remo Ponzini

    Buon Compleanno SUSANNE BEYER , amica e grande navigatrice. Ci hai regalato tante emozioni con la tua attraversata atlantica in solitaria.
    Tu sei riuscita a concretizzare la mia passione per la vela con un gesto, con una impresa che resterà per sempre impressa nei ricordi più belli della mia vita. Penso di poter interpretare il pensiero dei tanti amici che hai nella nostra vallata e che ti hanno seguito sul mitico sito di ESVASO.it .
    Non so se stai navigando in qualche mare o se stai facendoti coccolare da mamma Laura nella tua casa di Zoagli ma sappi che c'è uno stuolo di persona, in Alta Val Taro, che ti ha seguito nelle tue imprese e che sarà al tuo fianco, non solo con il pensiero, ma con tanto affetto.
    Remo.

  99. Remo Ponzini

    SUSANNE BEYER nostra concittadina di Alpe (da parte della madre Laura Federici), di nuovo in mare per una regata competitiva di 900 miglia (circa 1600 km.) nel mare Mediterraneo. Questa volta con minori patemi d’animo in quanto veleggerà con equipaggio.
    E’ già in mare ed ha iniziato nel migliore dei modi. Incollo il link dell’’articolo tratto dal sito: farevela.net :

    http://goo.gl/KEmYL

  100. Claudio Agazzi

    Buongiorno

    Prima di tutto grazie a Remo perchè con costanza, attenzione e aggiungo io piacere ci tiene aggiornati sulle vicende della "nostra" Susanne.

    Lasciami essere orgoglioso Remo di questa ragazza. Non la conosco, non ho avuto modo di partecipare alla cena che ci fu ad Alpe in suo onore, ma sento tutta la sua bellezza e la sua passione.

    Grazie Susanne e grazie Remo.

    Claudio Agazzi

  101. Gigi Cavalli

    Domenica 15 dicembre Susanne Beyer, la "nostra" navigatrice solitaria, sara' ospite della trasmissione di RAI 3 "Alle falde del kilimangiaro"... alle ore 15.00

  102. Gigi Cavalli

    Tra i link (sotto al post) è possibile rivedere la puntata de "Alle falde del Kilimangiaro" dove la conduttrice Licia Colò intervista Susanne.

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