Alla ricerca del tempo perduto
Ridare nuova vita al paesino di Sbuttoni sembrava impossibile, invece...
È uno dei tanti paesi delle nostre valli che hanno conosciuto lo spopolamento, la rassegnazione a rinunciare a tutto per una vita migliore, vuoi per l’insostenibilità di una vita magra o di un benessere economico cercato altrove, spesso all’estero.
Il punto di partenza del declino sociale, economico e urbano dei nostri piccoli paesi.
Oggi gli abitanti di Sbuttoni si contano sul palmo di una mano, un tempo erano oltre quindici le famiglie che lo vivevano. Recuperare il tempo perduto, riportare il paese a com’era un tempo sembrava impossibile, invece qualcosa si sta muovendo.
Tutto iniziò nel 2009, quando tre amici belgi, dopo aver individuato su internet una tipica casa contadina decisero di acquistarla per trascorrervi le vacanze. Carl, Michael e Albert non si sono però accontentati di godersi il meritato riposo nella tranquillità della Val Noveglia (in Belgio gestiscono due Bed&Breakfast e un ristorante), così decidono di acquistare altri cinque rustici inseriti in una corte, comprensiva di due caratteristici forni a legna.
Ora sono a metà dell’opera, ma i lavori procedono di pari passo al loro entusiasmo. L’intenzione è quella di offrire case vacanze ai loro connazionali, un’usanza già praticata con successo da altri belgi o olandesi che hanno acquistato in Valtaro/Valceno una proprietà in campagna.
Un’altra storia di persone che non hanno nessun tipo di radice locale, ma che scelgono ugualmente di investire nelle nostre valli per le peculiarità naturalistiche che offrono. Riportare in vita questi luoghi non è solo un benessere economico per tutti, è inventarsi il futuro.
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Complimenti e auguri questa è una cosa molto bella