
Con l'occasione della serata al Bar Lucia, ovvero 'Il Ritorno del DJ', in molti, ma proprio tanti, mi hanno chiesto notizie della Piramide. E così mi sono reso così conto che parecchi ragazzi ne hanno solo sentito parlare, mentre altri manco sapevano fosse esistita.
Eh sì, ogni tanto mi passa di mente di considerare quanti anni ho. Ma una cosa è certa, là sotto, senza ombre di dubbi, ci ho passato il periodo più bello della mia vita, quello indimenticabile, quello di un ragazzo che andava incontro ai suoi diciotto anni.
Dico là sotto, perchè la Piramide era una discoteca che rimaneva proprio sotto al Mellini (o Bar Gianni). Ha avuto vita breve, quattro anni circa, dal Natale del 79 all'estate dell'83.
Era il punto di ritrovo estivo, l'unico nei generi, e poi aperto tutte le sante sere, un vero soffio vitale per le nostre serate, lo era un pò meno per il fegato.
La stagione iniziava alla fine di giugno e significava divertimento, con la chiusura a metà settembre l'oblio. Il motivo che mi lega alla Piramide è semplice. Ricordo ancora molto bene quando in paese è iniziata a girare la voce che quell'anno non avrebbe aperto, i soliti problemi di personale, c'era quindi in gioco l'estate del 1981. Il suicidio di massa? Quasi...! Di giorno c'era il Taro, al Groppo, ma la sera c'era soltanto quel locale.
E' così che è iniziato tutto, ci siamo dati da fare e l'abbiamo presa in gestione, non è stato facile convincere Gianni e la Rosetta, in fondo eravamo solo dei ragazzini, ma alla fine l'abbiamo spuntata: l'estate, almeno per quell'anno, era salva.
I nuovi 'gestori' erano così tre: io (16 anni) il DJ, Vittorio (17 anni) al bar e Davide (18 anni) alla cassa. E così, in quelle cento nottate d'estate, a 1.000 Lire d'ingresso, ci si divertiva cantando 'Tropicana' e ballando con Diana Ross, Boy George e i Village People; si beveva Pinot della Rocca, J&B o Porto; i dischi, anzi meglio chiamarli 45 giri ed LP, si sapevano a memoria, in fondo quelli disponibili erano solo una cinquantina; poi, a una certa ora, si spariva laggiù, nel buio delle ultime poltroncine, ognuno con la sua conquista.
La cuccagna andò avanti fino all'estate del 1983, periodo in cui chiudemmo definitivamente le porte, tuttavia da lì a poco le aprì "Il Centesimo", ma questa è un'altra storia.